Recensione della serie Netflix “Julie and the Phantoms”🎤


Buonasera cuolovers, anche voi sentite la nostalgia dei prodotti di Disney Channel dei primi anni 2000? Ho trovato il giusto rimedio per colmare la lacuna: Julie and The Phantoms ❤️, una nuova serie Netflix diretta da Kenny Ortega, regista di HSM e Descendants. Il target è certamente indirizzato ad un pubblico di giovanissimi, ma vi assicuro che l’effetto nostalgia, le canzoni e la bellezza del protagonista maschile potranno coinvolgere chiunque. Io sono diventata fin da subito una fan accanita dei Sunset Curve ed in particolare di Luke 🥰. È brevissima e super scorrevole, la divorerete.

nel piattino abbiamo:

Julie and the Phantoms

DISPONIBILE SU Netflix
EPISODI 9
DURATA circa 30 minuti

TRAMA
Julie è una giovane ragazza che, nonostante ami la musica, dopo la morte di sua madre avvenuta un anno prima, non riesce più a suonare e comporre. Mentre è intenta a sgomberare lo studio di sua madre, nel catalogare le sue cose, trova un CD, decide di ascoltarlo e all’improvviso appaiono dal nulla tre ragazzi musicisti morti nel 1995.

Una bella visione, QUATTRO TAZZINE E UN PO’

Sono cresciuta con i film di Disney Channel diretti da Kenny Ortega, in particolare ero e sono tuttora una grande fan di HSM (High School Musical). Chi non era fan di Zac Efron all’epoca?! Adoravo la colonna sonora, le coreografie e l’idea di amore in salsa Disney, austero e da fiaba. Per caso ho sentito parlare su YT di “Julie and The Phantoms” e l’attrattiva principale è stata il fatto che fosse diretta da Kenny Ortega, così, spinta anche dal breve minutaggio degli episodi, ho deciso di concedergli un’opportunità: non sono rimasta delusa!

Fin da subito la serie intrattiene e coinvolge tramite canzoni e coreografie in salsa Disney. I richiami alla saga di HSM sono notevoli: la regia è quella, il sound pure e la bellezza del protagonista maschile richiama in modo inequivocabile quella di Zac Efron del primo HSM. “Julie and The Phantoms” mi ha riportata ad essere la bambina pazza per le canzoni dei suoi musical preferiti e una fangirl scatenata 😍
Ho davvero apprezzato la scelta di non realizzare un film, ma di optare per il formato serie tv. È maggiormente consono allo sviluppo dei personaggi; permette di spalmare le canzoni in più momenti diversi senza che così risultino eccessive e consente di trattare tematiche profonde e poco indagate nei programmi per ragazzi.

Il superamento del lutto è una delle tematiche principali, anche se apparentemente celata dalla dinamica musical. Julie ha perso da poco la madre mentre i Sunset Curve (Luke, Alex e Reggie) sono appena tornati dalla morte avvenuta ben 25 anni prima. In entrambi i casi è l’amore per la musica ad innescare la scintilla che consente ai ragazzi di aggrapparsi a quel qual cosa che li spinge a proseguire il loro cammino. Insieme si aiutano, confidano e cercano di risolvere i problemi reciproci.
Essendo i ragazzi ritornati in vita sotto forma di fantasmi, sono presenti tutte le dinamiche classiche del fantasma che può parlare solo con una persona che è l’unica a vederlo ed a poter interagire con lui. Il tutto è condito dalla giusta dose di ironia e di freschezza necessaria.

Luke, interpretato da Charlie Gillespie, è certamente il mio personaggio preferito. È a mio avviso il classico bello che, però in questo caso, balla😂. Ha una voce stupenda e un’ottima presenza scenica, quando sale sul palco attira tutta l’attenzione su di se. È stato ben caratterizzato e sviluppato, nulla è lasciato al caso.
I suoi compagni, invece, Alex, ragazzo super affascinate e dichiaratamente omosessuale, e Reggie, il comic relief di turno, sono stati esplorati meno, soprattutto Reggie del cui passato non viene accennato nulla.
Julie, la protagonista della serie, è interpretata dall’attrice e bravissima cantante Madison Reyes una ragazza sedicenne proprio come il personaggio a cui presta il volto. Finalmente una serie tv in cui l’attrice protagonista ha la stessa età del suo personaggio e non anni e anni di differenza. Scelta che merita di essere apprezzata e condivisa, purtroppo siamo sempre più abituati a vedere nei panni di adolescenti attori che superano i venticinque anni d’età e siamo indotti così a pensare che l’aspetto di quei personaggi sia la normalità nelle scuole, cosa assolutamente non veritiera e che porta i ragazzi a sentirsi a volte in difetto e non a loro agio. Spero tanto che la scelta di Netflix venga seguita anche da altre case di produzione.

La trama apparentemente classica dei prodotti a stampo Disney in realtà acquisisce quel tocco fantasy che la rende diversa e particolare per prodotti del genere.
Le canzoni sono orecchiabili, ritmate e con il sound giusto per entrarti nelle orecchie, farle poi uscire sarà difficile😂. Non sono troppe ma giuste e, soprattutto, inserite nei corretti momenti di ciascun episodio. Io ho già inserito la colonna sonora nella mia playlist.
Il romance adolescenziale è presente e viene trattato in maniera dolce e romantica: il bello ed impossibile contro il principe azzurro. Chi sceglierà Julie?

Spero tanto che Netflix annunci presto la seconda stagione, dopo quel finale non posso non sapere come continua. Io sono fiduciosa 🤞🏼

CURIOSITÀ

Se come me entrerete in fissa con la serie vi segnalo che, per sanare la lacuna che la fine della prima stagione lascerà in voi e per attendere con un po’ meno ansia la seconda stagione,  Netflix ha realizzato diversi gadget ispirati a “Julie and the Phantoms” tra cui: la novellizzazione della prima stagione (disponibile al momento in inglese su Amazon), diverse t-shirt e felpe, un libro da colorare già disponibile in italiano, il calendario del 2021 e diversi notebook. Tutto questo materiale promozionale è un chiaro segnale che sulla serie Netflix punta tanto perciò credo proprio che l’annuncio del rinnovo sia solo una questione di tempo.