Recensione de “L’Origine della Notte”: una storia di sangue

Buon giorno cuplovers!
Oggi vi parlo del romanzo breve “L’Origine della Notte” di Salvatore Stefanelli, una storia di sangue.

Il legame tra Il’ya e il padre Vasilj, un legame maledetto e una storia che sembra tragicamente destinata a ripetersi.

nel piattino abbiamo: paranormal / love story / contemporaneo / horror

L’origine della notte

Salvatore Stefanelli
Edito da Nero Press (01 febbraio 2015)
Pagine 41
€ 0,99 ebook
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TRAMA DELL’EDITORE
23 ottobre 1873. Il giovane Il’ya fa ritorno a casa dopo anni di lontananza. Suo padre morente, Signore di Klyuvyi, custodisce il segreto sulla morte di sua madre. L’incontro tra i due, che è preludio a un assassinio, è l’occasione per rispolverare gli antichi dissapori e spogliare la verità dell’odio reciproco. Il’ya scoprirà a proprie spese cosa significa avere nelle vene il sangue dei Draugupyr, quale mostro si cela nell’animo suo e in quello di suo padre. Un conflitto generazionale senza tempo, un amore impossibile, una vendetta all’ultima goccia di sangue.

RECENSIONE DI STREGA DEL CREPUSCOLO:
Quattro tazzine e mezzo!

Questo racconto lungo è davvero ben strutturato e ben scritto. Il finale inaspettato mi ha sorpreso, ma, da un certo punto di vista, mi ha lasciato l’amaro in bocca.

1800 Il’ya sta tornando a casa. Sono passati molti anni da quando ha lasciato la famiglia, i rapporti con il padre sono sempre stati pessimi ma, dopo aver avuto notizia che il genitore è gravemente ferito, Il’ya torna a casa. Non viene accolto nei modi migliori, i domestici lo disprezzano mentre il padre continua a trattarlo con freddezza. Il giovane non si spiega perché l’uomo lo abbia sempre trattato così duramente e, sopratutto, si chiede come mai lo ha richiamato a casa: lo ha fatto solo per insultarlo?

L’odio che il padre prova per il figlio ha origini lontane, Vasilij amava profondamente la moglie e accusa il figlio di averla uccisa. Vasilij, un vampiro, s’innamorò di un umana andando contro tutto e tutti. Il parto è molto pericoloso, perché il bambino si fa largo per uscire divorando la madre.  Il’ya sa che c’era un modo per salvare sia lui che la madre ed accusa il padre di essersene andato, di aver abbandonato la compagna nel momento decisivo.

A quale caccia dovevi partecipare mentre lei cercava di mettermi al mondo? Di chi dovevi nutrirti?“

Odio testardo, incancrenito e immotivato animano Vasilij. Cos’è successo davvero?

ATTENZIONE, DA QUI SONO PRESENTI SUL FINALE

L’unico modo per salvare l’amata era… bagnare il suo utero con il sangue di Vasilij… che cosa andò storto? Impegnato in una dura battaglia contro i licantropi, il vampiro, molto stupidamente, affidò un’ampolla del proprio sangue alla sua sottoposta Elena. Peccato che quest’ultima disapprovava il suo amore per un’umana ed era la sua ex amante! Per altro ancora interessata a lui.

Elena lasciò morire Marie Anne che fece nascere il bambino a costo della sua vita. Nonostante Vasilij si sia vendicato ampiamente sulla vampira, decapitandola, ha sempre considerato il figlio come vero colpevole domandandosi perché non poteva aspettare a nascere. Si tratta di un sentimento ingiusto verso una creatura innocente, un figlio per cui non ha mai provato amore o affetto.

Perché non abbiamo lacrime? Vorremmo tanto poter piangere in questo momento. Come un umano.”

Deciso a non lasciare il suo titolo al figlio, Vasilij tenta di uccidere Il’ya. Quest’ultimo si difende uccidendo il padre. Proprio quando tutto sembra essere risolto la felicità di Il’ya s’infrangerà, in una spirale che sembra non avere fine, gli eventi si ripetono. L’amata Ljuca rivela la sua natura di vilka all’improvviso. Cosa c’è di peggio che rispondere a un’istinto atavico uccidendo la donna che si ama?

Un bel racconto, originale e ben scritto, crudo ma senza scadere nello splatter, come le buone vecchie storie sui vampiri di una volta. Qualche pagina in più non avrebbe guastato. Se vi è  piaciuto vi consiglio di leggere Anna vestita di sangue.

QUALCHE INFO SULL’AUTORE
Salvatore Stefanelli nasce a Napoli sotto il sole estivo del 63′. Edicolante in proprio da dodici anni, partecipa al suo primo contest letterario nel 2010, dove viene selezionato con il racconto horror La falce. Ha all’attivo una quarantina di pubblicazioni, tra racconti di vario genere e alcune poesie, in antologie di diversi editori. Vince il 30° premio WMI (Delos Books, 2013), dopo essersi piazzato ben due volte secondo, al 26° e 29° Premio WMI. Nel 2014 arriva primo al concorso di poesia indetto da la “Stanza di Erato”, anche qui era già arrivato secondo, nell’edizione precedente. Aspira a migliorare così tanto da poter scrivere un romanzo di valore e di successo.