Recensione a “Il battito del tempo” di Alexandra Maio

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Buon pomeriggio cucchiaini,
oggi vi parlo di un libro che vi ho segnalato alcuni giorni fa tra le mie letture: “Il battito del tempo” di Alexandra Maio.

Un romanzo breve che si è classificato secondo al concorso letterario eLit Italian Talents indetto l’anno scorso dalla Harper Collins (allora ancora Harlequin). Una lettura dal sapore agrodolce, tenera, misteriosa e ingegnosa.

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Il battito del tempo le tazzine di yokoIl battito del tempo

Alexandra Maio
Edito da HarperCollins Italia (6 luglio 2015)
Pagine 108
€ 3,49 ebook
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TRAMA DELL’EDITORE
Dopo aver perso il marito in un incidente aereo, Liria ha iniziato a soffrire di crisi di panico e ha finito per isolarsi nell’antico casale che ospita il lounge bar del fratello. Finché un giorno, alle 13.22 in punto, il tempo si ferma. E in quel momento, per la prima volta da mesi, le pareti tra cui si è sempre sentita al sicuro le sembrano ostili, minacciose. Spaventata, Liria esce di casa, ma le strade sono deserte, immerse in un silenzio sospeso. In giro non c’è nessuno tranne un giovane biondo con gli occhiali da sole, seduto alla guida di una Range Rover. Perfettamente immobile. Da allora, ogni giorno alle 13:22, il tempo si ferma e l’incontro quotidiano con lo sconosciuto diventa una costante. Per quanto paradossale e impossibile possa sembrare quella specie di trappola temporale, Liria è convinta che abbia un senso, e che solo quell’uomo misterioso possa aiutarla a capirlo.

RECENSIONE DI YOKO:
Una bella lettura, quattro tazzine tonde tonde.
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Tra i vincitori al concorso eLit questo era forse il titolo che mi ispirava di più, dava l’idea di essere quella storia che incuriosisce, romantica e fantasciosa al tempo stesso. Insomma, una di quelle che piacciono a me… e non sono rimasta delusa. La lettura è risultata davvero sincolare, bella nelle sue sfacettature e intensa al punto giusto.
Cosa fareste voi se uscendo di casa trovaste tutto fermo, come congelato? Macchine ferme in mezzo alla strada ma vuote, porte scorrevoli dei bar che non si aprono, non un’anima viva se non un uomo immobile come una statua di sale?

Liria è una donna che ha perso il marito in un incidente aereo. Faticosamente, con l’aiuto del fratello, è riuscita ad andare avanti, ma la terribile perdita l’ha fatta cadere in un forte stato di depressione che la costringe in casa. Un giorno però qualcosa la fa uscire. L’acqua smette di scendere dal rubinetto, blackout di qualsiasi cosa di elettrico… all’inizio la cosa sembra solo un normale guasto, però uscendo sul patio di casa Liria viene colta dalla sensazione che l’aria stessa sia immobile, con un silenzio quasi irreale. Spinta da qualcosa che non comprende neanche lei si ritrova a uscire in strada. Non c’è anima viva, se non poco più avanti, un uomo in una Range Rover, occhiali da sole sugli occhi e immobile come una statua di sale. A niente valgono i suoi tentativi di richiamare la sua attenzione.

Ritornata tra le 4 mura di casa l’acqua riprende a scorrere, la corrente ritorna. Liria quasi non si accorge della stranezza, troppo esaltata per essere finalmente riuscita a trovare il coraggio di uscire di casa. Il giorno dopo però la cosa si ripete, e il giorno dopo si ripete ancora, sempre alla stessa ora il mondo si ferma tranne lei.

Avrebbe potuto mettersi a testa in giù, spogliarsi in mezzo alla strada, prendere a calci i bidoni dell’immondizia o salire sul tetto delle automobili e urlare parolacce sconce. Era libera di essere chi voleva.

L’unico essere umano esistente oltre a lei sembrava essere il possessore della Range Rover e Liria, libera da tutti i suoi problemi che la bloccherebbero a un qualsiasi primo approccio, trova il coraggio di studiare quell’uomo immobile. Cercarlo per la strada in quei momenti diventa un’abitudine. Ma se la cosa da un lato la esalta, dall’altra la preoccupa… se stesse male chi le verrebbe in aiuto?

coppia-innamorata-le tazzine di yokoSe il tempo poi non riprendesse a scorrere? E perchè il tempo si ferma sempre alla solita ora per poi riprendere quando torna in casa e mai quando è fuori?

Liria è un personaggio descritto davvero bene, con tutti i suoi problemi e le sue fragilità. E’ una donna che ha voglia di reagire, ma che ha bisogno di aiuto per riuscire a farlo. Thomas rappresenta in qualche modo la provvidenza, quella sicurezza che Liria inconsciamente sta cercando insieme alla voglia di amare di nuovo. Entrambi si ritrovano in una situazione davvero fuori dagli schemi, che incuriosisce e appassiona. Anche il lettore si pone davanti agli interrogativi razionali dei due per poi trovarsi inevitalmente a fare il tifo per la coppia, per questo amore dolce e tenero che sboccia senza che se ne accorgono.

Alla fine tutto torna, tutto ha una sua spiegazione. Una bella lettura che ho trovato singolare, fresca e assolutamente scorrevole 🙂 la consiglio a tutti quelli che credono che ci può essere un po’ di magia nella vita di tutti i giorni.

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5 Comments
  • Evy
    17 Luglio, 2016

    L’avevo visto in occasione della vincita del concorso però poi non mi ci ero soffermata più di tanto, la tua recensione ha catturato il mio interesse, sopratutto quando hai scritto che tutto ha un perché, odio quando ci sono elementi che non vengono spiegati! Grazie della recensione, credo lo prenderò

  • Veroniky
    18 Luglio, 2016

    Da l’idea di essere carinissimo, peccato sia così corto avrei volentieri letto qualcosa anche di più lungo

  • Sara Sara
    18 Luglio, 2016

    Sembra molto carino! Effettivamente è piuttosto corto, però in alcuni momenti ti servono libri corti! :3

  • Michela Martorelli
    18 Luglio, 2016

    Interessante questa storia!! Grazie per avermela fatta notare

  • Hachi *nana*
    18 Luglio, 2016

    Sembra proprio una bella per sotto l’ombrellone 🙂

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