Recensione all’anime “Violet Evergarden”

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Buona sera cuplovers, oggi vi parlo dell’anime Violet Evergarden.
Violet Evergarden è un anime delicato, profondo e semplice allo stesso tempo, narra la storia di una ragazza priva di emozioni e del suo percorso per scoprire il significato delle parole “ti amo”.

Violet Evergarden

Regia di Taichi Ishidate
Disponibile su Netflix
Episodi 13


Delizioso, quattro tazzine e mezzo!
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Violet Evergarden si è rivelato una visione piacevole e in grado di emozionare pur avendo qualche piccola pecca. Il character dei personaggi, vestiti compresi, è davvero curato e, nel complesso, mi è piaciuto molto. I paesaggi dai delicati toni pastello sono molto fiabeschi mentre le scene di combattimento non sono sempre perfette.

Violet Evergarden è un’orfana cresciuta e addestrata per diventare un’arma letale almeno fino a quando viene affidata al maggiore Gilbert Bougainvillea l’unico che sembra considerarla prima di tutto una persona… la storia ha inizio con la nostra Violet che si risveglia in un letto d’ospedale al termine della guerra.
Ad attenderla trova Hodgins, ex-militare e amico del maggiore che le spiega che l’uomo gli ha chiesto di prendersi cura di lei. Violet è come un foglio bianco, nella sua breve vita sembra non aver conosciuto nulla oltre alla guerra, non riesce a capire le emozioni degli altri e tantomeno a relazionarsi con loro. Da questo momento in poi la ragazza comincia a lavorare come auto-memory doll, ovvero a scrivere lettere sotto dettatura per chiunque abbia bisogno di questo servizio. La maggior parte delle persone che chiedono i servigi di una doll non sanno scrivere oppure non sono in grado di mettere per bene su carta le proprie emozioni. Il lavoro di Doll, infatti, non consiste solo nel battere a macchina sotto dettatura ma nello scrivere una lettera in modo tale da trasmettere i sentimenti del cliente… All’inizio Violet avrà non pochi problemi ma, una lettera dopo l’altra, sarà proprio il rapportarsi con tanti clienti, sentire le loro storie, ascoltare le loro confessioni che le farà scoprire i sentimenti.

Il desiderio più profondo di Violet è capire le parole che le ha rivolto il suo adorato maggiore l’ultima volta che si sono visti. Cosa significa: ti amo? L’ultima volta che Violet e Gilbert si sono visti è stato durante una battaglia, lui era ferito gravemente e Violet non ha memoria di quando sono stati salvati; l’ultimo ricordo che ha della battaglia è di lui che, ricoperto di sangue e accasciato per terra, le ha confessato di amarla e, per tutta risposta, lei lo ha guardato senza capire.
La sorte del maggiore è l’unico interrogativo (per quanto riguarda la trama) dell’anime. All’inizio pensavo che fosse sopravvissuto e che, alla fine, Violet l’avrebbe rivisto poi ho cominciato a credere che fosse morto, quale altro motivo avrebbe avuto per non riuscire a far inviare da qualcuno una lettera alla sua amata Violet? D’altra parte ho anche pensato che, magari, Gilbert poteva essere sì vivo ma in coma e quindi impossibilitato a contattare la ragazza, insomma, fino a un certo punto mi sono interrogata sulla sua sorte guardando un episodio dopo l’altro in attesa di scoprire la verità.

Violet Evergarden è una storia sul potere delle parole, sull’importanza di esprimere i propri sentimenti e farli arrivare agli altri.
Una semplice lettera può aiutare due fratelli a riconciliarsi, un padre a realizzare l’ultimo sogno della figlia morta, può essere l’unico modo di una madre malata per continuare a stare vicina alla figlia anche quando non ci sarà più perché le lettere hanno il potere di custodire i sentimenti e farli arrivare al destinatario anche quando l’autore della lettera è morto. Ed è per questo che le doll devono imparare a farsi carico dei sentimenti dei loro clienti, devono capire i loro desideri e aiutarli a metterli su carta. Il percorso di Violet alla riscoperta dei sentimenti è lungo ed emozionante tanto che in paio di puntate mi sono addirittura commossa.
Anche se questo anime mi è piaciuto devo dire che non è privo di pecche: ci sono troppi pochi colpi di scena e manca un po’ d’azione. Trovo anche che i personaggi secondari siano davvero poco approfonditi, nonostante questo, il percorso di Violet mi ha coinvolto e commosso e io non sono proprio il tipo che si commuove facilmente. I sentimenti della protagonista arrivano forti e chiari allo spettatore e vi sarà davvero impossibile non versare qualche lacrima nel corso della visione.
Lo consiglio se vi piace questo genere di storia, molto dolce, ricca di sentimenti, ma un po’ povera di azione.

ATTENZIONE, DA QUI SONO PRESENTI SUL FINALE spoiler

Nonostante avessi capito che il maggiore era morto, a un certo punto della storia, il fatto che nessuno lo dicesse esplicitamente mi ha fatto sperare che fosse sopravvissuto, benché fosse improbabile.
Il percorso di Violet si compie, la ragazza impara cosa significa amare, scopre di voler vivere e di poterlo fare anche senza gli ordini dell’amato maggiore. Quello che mi è mancato è stato l’approfondimento del passato di Violet. È un’orfana che è stata addestrata per essere un’arma… ci sono altri come lei? Mi sarebbe piaciuto vedere qualche flashback del suo passato, prima che incontrasse Gilbert, per poterla capire meglio, capire chi erano gli uomini che l’hanno addestrata, che cosa ha passato…

Violet, che ha finalmente compreso cosa sia l’amore, lo può esprimere al maggiore tramite una lettera ringraziandolo per averle donato la capacità di provare dei sentimenti. Se c’è una cosa che mi è piaciuta di questo anime è proprio l’importanza delle lettere, della possibilità di esprimere quello che proviamo facendolo arrivare alle persone a cui teniamo e il finale, con la protagonista che scrive una lettera indirizzata al suo amore perduto è il finale perfetto per questa storia. I suoi sentimenti non vanno persi o dimenticati e chissà che, in questo modo, non arrivino comunque al maggiore. Un cerchio si chiude e ora se ne può aprire un altro. Violet andrà avanti con la sua missione di doll e la sua vita proseguirà, libera, proprio come voleva il suo amato Gilbert.
Un finale dolce e amaro perfetto per questa storia che ha lasciato nel mio cuore un pizzico di speranza e mi ha fatto commuovere più di una volta.

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4 Comments
  • Mary Bi-Bi
    12 Gennaio, 2020

    Non ne avevo mai sentito parlare ma ho Netflix e sto cercando un paio di cose da vedermi ora che ho finito la serie che stavo guardando 😉 me lo appunto

    • tazzine e zollette - strega del crepuscolo
      strega del crepuscolo (Chiari)
      15 Gennaio, 2020

      Quale serie stavi guardando? ^_^ Io ho appena finito You.

  • Velenosa005
    17 Gennaio, 2020

    Appena finito di vedere devo ringraziarvi per averne parlato non sono mai stata molto attratta dagli anime ma questo mi è piaciuto

    • tazzine e zollette - strega del crepuscolo
      strega del crepuscolo (Chiari)
      17 Gennaio, 2020

      Mi fa veramente piacere sentirlo ^_^ adesso ne sto guardando un altro: Children of the whales. Ne parlerò in maniera approfondita quando lo avrò finito.

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