Recensione al libro “Prima di domani” di Lauren Oliver, da cui è stato tratto l’omonimo film

Buon giorno cuplovers, oggi vi parlo di “Prima di domani” di Lauren Oliver.
Se foste costretti a rivivere sempre lo stesso giorno che cosa fareste? Che cosa cambiereste?

nel piattino abbiamo: paranormal / love story / contemporaneo / young adult

Prima di domani

(Before I Fall)
Lauren Oliver
Edito da Piemme (15 giugno 2017)
Pagine 430
€ 16,50 cartaceo – € 6,99 ebook
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TRAMA DELL’EDITORE
Se avessi solo un giorno per cambiare tutto? Samantha Kingston ha tutto quello che si potrebbe desiderare: un ragazzo che tutte invidiano, tre amiche fantastiche, la popolarità. E venerdì 12 febbraio sarà un altro giorno perfetto nella sua meravigliosa vita. Invece Sam morirà tornando in macchina con le sue amiche da una festa. La mattina dopo, però, Samantha si risveglia nel suo letto: è di nuovo il 12 febbraio. Sospesa fra la vita e la morte, continuerà a rivivere quella sua ultima giornata comportandosi ogni volta in modo diverso, cercando disperatamente di evitare l’incidente.

Direttamente nei miei preferiti…cinque tazzine tondissime!

Prima di domani è un libro meraviglioso, ancora una volta, Lauren Oliver, ha preso il mio cuoricino e l’ha fatto a brandelli e lo ha fatto terribilmente bene. Amo e odio quest’autrice, la amo perché scrive libri meravigliosi, la odio perché tutte le volte mi fa soffrire.

“Ciò che ho fatto è davvero così malvagio da farmi meritare di morire, di morire in questo modo? Ciò che ho fatto è peggio di ciò che fanno tutti? Davvero è tanto peggio di ciò che fate voi? Pensateci.”

Sam ha tutto quello che si può desiderare dalla vita, è bella, giovane, ha tre amiche fantastiche ed è finalmente riuscita a coronare il suo sogno di uscire con Rob il ragazzo per cui ha una cotta da anni. Sam, Linsday, Elody e Ally si divertono a prendere in giro gli altri a spettegolare e a tormentare i loro compagni di scuola, si sentono perfette, potenti, invincibili e, soprattutto, non ci vedono nulla di male. Non si sono mai chieste cosa provino le persone che loro prendono in giro o, che effetto possa avere sugli altri, essere vittime di bullismo perché di questo si tratta: bullismo.
Questo fino a una terribile sera… Sam e le sue amiche sono alla festa di Kent, hanno bevuto e riso finché Juliet, la loro vittima preferita, si fa avanti per affrontarle. Lindsay si infuria e, ben presto, Juliet deve subire l’ennesima umiliazione pubblica. A fine serata le ragazze tornano a casa, ma qualcosa sbuca davanti alla loro auto, le ultime cose che Sam ricorda sono una sagoma sbucata davanti a loro, l’esclamazione di Lindasy e poi… più nulla.
Sam si risveglia nel suo letto, è di nuovo il 12 febbraio.
Che cos’è successo a Sam? Si è trattato solo di un brutto sogno? Sam pensa di sì ma, man mano che la giornata prosegue, una terribile sensazione di dejavù la assale, ha già vissuto tutto questo e, per quanto assurdo, quando, dopo la festa, salgono tutte in macchina, prega Lindsay di andare piano e fare attenzione mentre la paura comincia ad assalirla… ed ecco che tutto si ripete: il lampo bianco, l’incidente.
Da questo momento in poi, Sam si ritrova intrappolata in un incubo dal quale non riesce a uscire. Decisa a cambiare il loro destino, Sam le prova tutte e se, all’inizio, è fiduciosa di farcela, ben presto non potrà fare a meno di lasciarsi andare alla rabbia. Convincere le ragazze a non andare alla festa e stare al sicuro a casa non funziona e quella stessa sera Juliet Sykes si toglie la vita…possibile che sia tutta colpa di questo unico fatto? Mentre i giorni si ripetono, Sam comincia a scoprire delle cose sulle sue amiche, sui suoi compagni di scuola e su se stessa che non avrebbe mai immaginato.
Sam cerca qualcuno con cui prendersela: perché solo lei è costretta a restare intrappolata nel tempo? Perché Lindasy odia Juliette? Perché ha sempre nascosto che, fino alla quinta elementare, erano migliori amiche? Cos’è cambiato? Quello che Sam sta vivendo è reale oppure no? Finirà mai?

Lauren Oliver ci racconta una storia di amicizia, di segreti e di ferite. Niente è come sembra e persino Lindsay (intrepida, bellissima e sicura di sé) nasconde un passato doloroso, un segreto che custodisce ferocemente, qualcosa di cui si vergogna profondamente ed è disposta a fare qualsiasi cosa perché non si venga a sapere, anche distruggere l’unica persona che potrebbe tradirla.
Sam se la prende con tutti, con Lindsay che le ha mentito, con i genitori che non l’hanno protetta, ma si renderà anche conto che, in tutti questi giorni ripetuti, c’è una costante: Kent. Rob le appariva perfetto, bellissimo, il classico ragazzo popolare ma si rivelerà… superficiale, ottuso e infedele. Era più bella l’idea di lui che Sam si era fatta ma la realtà si rivelerà ben diversa. E poi c’è Kent che sembra sbucare sempre al momento sbagliato, che le ha regalato una rosa bellissima, l’unico che sembra sempre leggerle dentro, che sembra vederla per davvero, il ragazzo che non ha mai guardato perché considerava sfigato, l’unico che è sempre al suo fianco, l’unico che la capisce e vuole aiutarla. Il ragazzo di cui, giorno dopo giorno. s’innamorerà perdutamente.

Quante scelte sbagliate facciamo? Quante piccole cose sono andate storte per spingere Juliet a togliersi la vita? Quanto sono importanti le cose che diciamo e quanto è semplice giudicare male una persona senza conoscerla?
Un romanzo che spinge a riflettere su come ci comportiamo con gli altri, su quei piccoli gesti che noi non consideriamo nulla di grave ma che, a qualcun altro, rovinano la vita. Un libro meraviglioso, intenso, bellissimo che mi ha lasciato con le lacrime agli occhi perché non è giusto, perché speravo in un finale migliore.

ATTENZIONE, DA QUI SONO PRESENTI SUL FINALE

Sam cerca disperatamente di sistemare tutto, vuole stare con Kent, sollevare il morale a Juliet, salvare la vita delle sue amiche e tornare al normale scorrere del tempo.
Sono rimasta molto colpita dal vero motivo per cui Lindsay odia Juliet. Le due erano molto legate, ma, quando era bambina, i genitori di Lindsay litigavano sempre e lei, per lo stress, ricominciò a bagnare il letto. A un campeggio, in tenda con Juliet, la ragazzina non riuscì a nascondere questo suo problema e, per la vergogna, incolpò l’amica. Lindasy era solo una bambina sottoposta a un forte stress che si vergognava del suo problema, troppo immatura per chiedere aiuto e che, per evitare una terribile umiliazione, incolpò un’amica facendola diventare lo zimbello della scuola. Col passare degli anni, Lindsay cominciò a sentirsi in colpa per quello che aveva fatto e, allo stesso tempo, aveva paura che Juliet parlasse, che raccontasse a tutti cos’era successo davvero, facendo crollare l’immagine di reginetta della scuola che, con gli anni, Lindsay si è costruita e costringerla ad affrontare i suoi problemi. La paura di dover affrontare la verità, di dover ammettere di avere un problema, (perché se, da piccola, faceva la pipì a letto, ora Lindsay si nasconde in bagno a vomitare) e il senso di colpa per aver tradito un’amica che è sempre stata gentile con lei e che, per tanti anni, si è presa la colpa, ha spinto Lindsay a temere Juliet. La teme e la odia e non si rende conto di quanto dolore le ha inflitto. Dolore che ha spinto Juliet sul ciglio di quella strada, che l’ha spinta a gettarsi sotto una macchina, la macchina di Lindsay.
Capisco che Sam voglia salvare Juliet, non solo per rimediare al male fatto in passato ma perché lo vuole lei perché è giusto salvarla ma ho trovato ingiusto che si sia dovuta sacrificare che sia stata questa l’unica soluzione per uscire dalla bolla che aveva bloccato il tempo. È come se la vita di Juliet fosse più importante di quella di Sam: e la famiglia di Sam? I genitori, la sorellina, le amiche, Kent? Il gesto di Sam è meraviglioso, ma mi ha lasciato l’amaro in bocca e le lacrime agli occhi.
Un libro bellissimo che mi ha catturata dalla prima all’ultima pagina, una lettura più profonda di quello che sembra dalla copertina, una storia contro il bullismo che spinge a pensare bene a quello che diciamo o che facciamo a come le nostre azioni possono ferire il prossimo e a come anche la cosa più piccola, può cambiare per sempre il corso degli eventi.

“E baciare Kent, perché in quel momento ho capito che il tempo non conta. Che certi istanti durano per sempre. Anche quando finiscono, anche dopo che sei morta e sepolta, quei momenti perdurano, vanno avanti e indietro, all’infinito. Sono tutto, ovunque, tutti insieme.”

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