Recensione a “L’orda del vento” di Alain Damasio
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Buonasera cuplovers, oggi vi parlo de “L’orda del vento” di Alain Damasio. Un romanzo fantasy davvero unico nel suo genere: ventidue personaggi principali e una lunga ricerca, ventidue pov e una legenda indispensabile per decifrare i simboli che li contraddistinguono, attenti a non perderla!
Seguite con me il viaggio della 34°orda alla ricerca dell’origine del vento.
nel piattino abbiamo: fantasy classico
L’Orda del Vento
(La horde du contrevent)
Alain Damasio
Edito da TEA (16 giugno 2011)
Pagine 624
cartaceo cop.flessibile € 10,00 / rigida 19,90 – ebook non disponibile
link diretto all’acquisto cartaceo
TRAMA DELL’EDITORE
Questa è la storia di una terra circondata dai ghiacci e spazzata dal vento. Da un vento che cambia sempre forza, intensità e direzione. Ma non smette mai di soffiare. Costante e implacabile. Questa è la storia della 34ª Orda, decisa a scoprire l’origine del vento. Un’impresa che dura da otto secoli. E delle 33 Orde precedenti si è persa ogni traccia. Però questa Orda è diversa. Ha già attraversato la città in cui scorre un fiume di vento. Si è già sottratta alla morte superando vortici e cicloni. È arrivata più in là di qualsiasi altra Orda. Questa è la storia di ventidue personaggi, ognuno con la propria voce e con molte cose da raccontare. Caracollo, il trovatore, estroverso, misterioso, profondo, sognatore e veggente. Oroshi, l’aeromastra, che dedica tutta se stessa a scoprire la verità. Sov, lo scriba, insicuro e dubbioso, che osserva e giudica. Erg, il guerriero-protettore, coraggioso al limite della follia…
RECENSIONE DI STREGA DEL CREPUSCOLO:
Quattro tazzine e mezzo!
L’Orda del Vento è un romanzo davvero particolare, metaforico, corale, viscerale. Non è facile da leggere, ma ne vale la pena.
Non ho mai letto un libro così particolare e qualcosa della 34 orda e della sua ricerca infinita dell’origine del vento è rimasta dentro di me.
Il libro è narrato dal punto di vista di tutti i 22 personaggi che fanno parte dell’Orda, ciascuno identificato da un simbolo diverso. Un’impresa davvero titanica, eppure, l’autore è riuscito a dare personalità e spessore a tutti i personaggi.
Non nascondo che questo fatto, all’inizio, destabilizza un po’. Vedere tutti quegli strani simboli, e cercare di capire quello che sta succedendo (la storia comincia gettando il lettore direttamente nelle vicende dell’Orda) insomma l’inizio è stato traumatico, lo ammetto.
Come sempre dopo un po’ di pagine ci si comincia a raccapezzare (le pagine numerate al contrario con il libro che inizia a pagina 624 e finisce a pagina 0, non devono farvi pensare di avere un’edizione fallata è una delle tante particolarità di questo romanzo.)
Il mondo in cui sono ambientate le vicende è simile al nostro con la grande differenza che tutto è costruito e vive in previsione del vento. Un vento fortissimo che spazza costantemente la terra, che abbatte case, che uccide con la sola forza delle sue raffiche, il vento è vita e morte. Tanto che è stata creata una scrittura per annotare il movimento vento, le sue raffiche, lo slamino, il fuorvento. Il vento è l’origine e la fine di tutto.
L’orda avanza tra mille difficoltà guidata dall’instancabile tracciatore, il nono Golgoth ed ogni personaggio ha il suo compito ben preciso, c’è l’aeromastra che studia e prevede il tempo, il falconiere, il geomastra, lo scriba, il principe, il combattente, il menestrello, la focaia etc. L’orda è in viaggio da tanti anni, tanti che ormai l’orda stessa sembra una specie di entità a sé stante come se non fossero più singoli individui ma un insieme, diversa dai rintanati (le persone che vivono nelle case).
L’autore non risparmia i morti durante il viaggio, prima durante l’attraversamento del pantano di Lassano e poi durante l’ultima durissima parte del viaggio nella gola di Norska.
Mi sono piaciute tutte le diverse forme del vento e l’idea del vivo una sorta di essenza delle persone che continua a esistere dopo la morte, se qualcuno decide di contenere altri vivi nel proprio corpo.
La follia non è più folle quando si fa collettiva. Credo che avrei potuto fare qualsiasi cosa, anche la più assurda, finché l’avessimo fatta insieme; insieme, percepivo la forza di ognuno, fisica e mentale, avevo fiducia in noi, e provavo la profondità di un legame che ci imbastiva a ogni onda.“
Un libro davvero originale, scritto benissimo, in grado di trascinare il lettore in un mondo duro, famigliare e fantastico allo stesso tempo, un romanzo che vi farà affrontare un lungo e difficile viaggio, un libro dove il vero protagonista è il vento.
ATTENZIONE, DA QUI SONO PRESENTI SUL FINALE
Non saprei dire quando è successo ma… a un certo punto della lettura ho capito che ne sarebbe rimasto solo uno, quando il viaggio è iniziato c’erano ventidue membri dell’Orda ma, alla fine, sopravvive solo Sov lo scriba, quello più ingenuo, quello, apparentemente, meno forte.
Eppure, solo lui, ha un spirito in grado di ospitare tutti i vivi dei suoi compagni morti. Così non è solo Sov a raggiungere il fine ultimo del mondo ma, in un certo senso, ci sono anche tutti gli altri uniti da quel legame speciale che li ha legati in vita. Quel legame che compone il vivo di Sov.
Mi mancheranno… Carac, il mezzo-crono trovatore, i due gemelli Dubka, la bella Coriolis contesa tra tanti e Larco, Calliroe e Oroshi. Ma, su tutti, ho amato Sov.
Un discorso a parte va fatto per Golgoth instancabile, tirannico, amato e odiato tracciatore dell’Orda. Senza di lui non sarebbero arrivati alla fine ma, forse, qualcuno in più sarebbe sopravvissuto. Alla fine, quello che lo spezzerà sarà scoprire che un’altra orda, prima di loro, aveva raggiunto l’estrema vetta….
Davvero un bel libro, consigliato a chi cerca un fantasy particolare, senza magia dove il vero protagonista è il vento.
Gabriella Nenna
5 Gennaio, 2017quella delle pagine al contrario la trovo una cosa davvero carina! Anche io sono spaventata dal numero dei pov ma sembra un libro molto bello per farsi fermare da questo
Fabiola
5 Gennaio, 2017Aiuto, 22 pov non ce la farei mai! Anche solo 10 mi sembra una cosa impossibile da seguire
Luigi Dinardo
5 Gennaio, 2017se sono ben caratterizzati, i 22 personaggi non mi spaventano!