Recensione a “Era del sole” di Elisa Erriu, primo post dedicato alla special guest di giugno

Buon giorno cuplovers! Oggi vi parlo di “Era del Sole” di Elisa Erriu.
Come sapete, all’incirca ogni mese, controllo la lista chilometrica delle richieste di recensione e vedo se c’è qualche autore interessato ad essere uno dei nostri special guest. Per giugno Elisa ha gentilmente messo in palio una copia cartacea del suo primo romanzo, Era del Sole. Come potete aggiudicarvi il libro? Seguiteci sui social, commentate i nostri post e incrociate le dita!

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Era del sole

Elisa Erriu
Edito da Marco Serra Tarantola Editore (02 aprile 2014)
Pagine 316
€ 17,00 cartaceo – € 3,99 ebook
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TRAMA DELL’EDITORE
L’antica disputa tra Bene e Male è un gioco in cui gli uomini non comandano. Fin dall’alba dei tempi, i Kami, divinità con sembianze demoniache, e gli Yokai, esseri mutaforma creati dall’unione di due anime, sono stati celatamente i veri padroni del destino. Perché il destino di tutti è legato al mistero dell’Era, e Ariom, la Signora dei Kami, custodisce tale mistero.
Questo segreto marchierà, come dono o maledizione, la vita della giovane Daila, obbligata a lottare non solo per lei e a combattere contro un rivale temuto come l’Amore. Il Rokalipse si avvicina e lei dovrà fare delle scelte. Scelte che potrebbero cambiare il mondo intero.
E nel confine silenzioso tra realtà o fantasia, l’Autrice non sa che col mondo da lei plasmato si sta per creare un legame indissolubile

Una lettura che arranca… da due tazzine e mezzo

Quando mi è stato proposto di recensire questo romanzo, ho accettato subito con entusiasmo perché, dalla quarta di copertina, sembrava proprio una lettura adatta a me. Amo il Giappone e i suoi miti e, non avendo mai letto storie incentrate sui Kami, ero davvero molto curiosa di leggere questo libro. Sfortunatamente, come potete immaginare dal voto, questo romanzo presenta diversi problemi: refusi, errori di sintassi e di consecutio temporum. Il libro risulta purtroppo una lettura ostica e anche se la storia, di per sé, presenta degli elementi interessanti questo non basta a compensare i numerosi errori presenti nel testo.

Era del sole narra la storia di Ariom, signora dei Kami e della sua lotta perpetua contro Amur. Ariom, una creatura bellissima e potente, è la custode dell’Era un oggetto magico che custodisce la forza che alimenta tutte le vite. Peccato che, nel corso di tutto il romanzo, l’essenza dell’Era, come funziona, cosa può fare, che aspetto abbia… niente di tutto questo viene approfondito nonostante l’Era sia, in teoria, il fulcro della storia. Il romanzo si apre con la morte della bellissima Ariom per mano di Amur. Timàxos da sempre innamorato della sua signora decide di impedire ad Amur di rinascere fondendo il suo spirito con quello di quest’ultimo. Due spiriti uniti in un solo corpo danno vita ad uno yokai, da adesso in poi, solo la morte potrà separarli. La morte, per Ariom, tuttavia non è la fine ma solo un nuovo inizio, il suo spirito, infatti entra nel corpo di una neonata in attesa di un futuro risveglio.

Alternata alla storia di Ariom c’è quella della scrittrice, di cui non si sa il nome e dal cui punto di vista sono narrate le vicende. Una donna che, vittima di un uomo violento e prevaricatore, trova gioia solo tra le pagine del suo romanzo, dove può, anche se per poco tempo, essere libera. Appare chiaro che la donna sta riversando nella sua storia le proprie vicende personali ed è facile per il lettore riconoscere in Timàxos, il violento Al e in Lloykan, il gentile Lloyd. La scrittrice, alla fine, trova la forza per lasciare il fidanzato violento e ricominciare grazie all’amore sincero di Lloyd. Questa parte della storia che avrebbe potuto essere molto intensa a livello emotivo… non mi è arrivata come avrebbe potuto, le vicende sono raccontate al passato e, anche quando Al arriva ad alzare le mani sulla protagonista, la paura, il dolore, il rimpianto per come è andata la loro storia… nulla di tutto questo arriva al lettore, se non il desiderio della donna di continuare scrivere. Purtroppo, anche dopo aver lasciato il fidanzato violento ed essersi innamorata di Lloyd, la felicità della donna è breve perché Al non è disposto a lasciarla andare e continua a perseguitarla arrivando ad introdursi in casa sua e stuprarla. Dolore, rabbia, disperazione… dalle pagine non traspare nulla di tutto questo. Quella che dovrebbe essere una scena emotivamente forte è quasi impersonale.
Lloyd, tornato a casa e trovata la compagna in quelle condizioni, dopo averla portata in ospedale, decide di affrontare Al una volta per tutte. Ed è a questo punto che cambia tutto perché, la scrittrice, decisa a proteggere il suo amore si mette in mezzo ai i due uomini. La donna spira (o, perlomeno così sembra) tra le braccia di Lloyd per risvegliarsi nel mondo del suo romanzo.

Ritrovatasi nei panni di Daila, la protagonista del suo libro, la donna si cala nella vita del personaggio cercando di portare avanti una storia di cui, sebbene sia nata dalla sua mente, non conosce tutto. Non ricorda i volti di alcuni suoi personaggi e scoprirà che la sua storia ha preso vita in modo diverso da come lei stessa l’aveva immaginata. Daila dovrà affrontare diverse prove per risvegliare lo spirito di Ariom e sconfiggere una volta per tutte Amur… peccato che nulla andrà come previsto.
Nonostante Daila si renda conto che Timaxos l’ha aggredita, una parte di lei desidera solo salvarlo e stargli accanto e continua a temere e trattare male il povero Lloykan che, invece, non ha fatto altro che salvarla e tentare di proteggerla. Il che è strano considerando che, nella vita reale, la scrittrice è già fuggita da un uomo simile… Soprattutto all’inizio, Daila si dimostra una protagonista insopportabile e anche infantile che continua a dubitare dell’unica persona che, fin dall’inizio, non fa altro che proteggerla e cercare di aiutarla in ogni modo.
Il cammino di Daila per acquisire tutti i poteri di Ariom permette al lettore di conoscere un po’ meglio il mondo fantasy in cui ci troviamo, con i suoi kami e la sua magia. Le diverse prove vengono di volta in volta superate brillantemente e fin troppo facilmente da Daila che comincia così a risvegliare lo spirito di Ariom.
Il risveglio di Ariom, tuttavia, potrebbe non risolvere i problemi dei nostri eroi: perché, fino ad ora, Ariom, pur avendone il potere, non ha ucciso Amur?

La storia narrata in Era del Sole ha delle potenzialità: i kami sono creature affascinanti, il messaggio di fondo che, perlomeno a me, è parso di cogliere, contro la violenza sulle donne è sempre tristemente attuale e l’ho apprezzato molto, sfortunatamente, nonostante questi aspetti positivi, i numerosi errori di sintassi, i refusi, la scarsa caratterizzazione dei personaggi secondari hanno reso la lettura di Era del Sole poco piacevole. Una scrittura corretta, priva di errori ortografici e di sintassi è la base di qualsiasi libro e se viene a mancare, mancano i pilastri su cui si regge la narrazione.
Non mi sono affezionata ai personaggi, la storia non mi ha appassionato, troppo incentrata sul circolo vizioso composto da “incontro-cattura-fuga” della protagonista con Timaxos/Amur. Purtroppo nonostante questo libro, dalla quarta di copertina, promettesse davvero bene, non è riuscito a conquistarmi e nel complesso, non mi è piaciuto. Un vero peccato perché le idee alla base del romanzo sono buone, sono sicura che il prossimo libro di questa autrice, con un buon editing (che questa casa editrice non ha fatto) potrà senz’altro rivelarsi una bella lettura.

 

Erano belli quei momenti, era bello vivere quel mondo, anzi, mi accorsi sempre di più che i ricordi della mia vita passata venivano come confusi e assimilati da quelli di Daila. All’inizio mi lasciò stranita, poi pian piano mi accorsi che non mi stupii più del fatto e poi non ricordai più di cosa dovessi stupirmi. Ero felice e sapevo ormai ciò che c’era da sapere, senza però sapere in che modo fossi riuscita a saperlo.

 

ATTENZIONE, DA QUI SONO PRESENTI SUL FINALE spoiler

Il finale lascia aperte le porte a un possibile seguito: Timaxos/Amur viene risparmiato da Daila che decide di non ucciderlo, a meno di non essere costretta a farlo…sul serio?
Stiamo parlando del villain della storia, quello che, all’inizio del romanzo, ha raso al suolo la città dove viveva Daila uccidendo tutte le persone che vi abitavano… quello il cui unico scopo nella vita sembra essere stuprarla. Secondo Ariom amore significa lasciare chiunque libero di fare quello che vuole, quindi anche di massacrare un intero popolo? Dunque Ariom si lascerebbe di nuovo stuprare o uccidere per poi ricominciare tutto da capo? La stessa Daila, all’inizio del romanzo, non riesce a capire perché Ariom non abbia mai ucciso Amur e io immaginavo che non potesse farlo perché fosse un limite dei suoi poteri… sinceramente ho trovato la sua argomentazione un po’ debole.

Daila riesce a ritrovare Lloykan e si sfoga con lui svelandogli i suoi sentimenti e il suo desiderio di liberarsi delle ingerenze di Ariom che le impedisce di uccidere una volta per tutte l’odiato Amur. Lloykan cerca di aiutarla e, alla fine, la ragazza riesce ad ammettere quello che prova per lui. Nel corso del romanzo Lloykan ha dato prova di una pazienza infinita con la ragazza e ha sempre cercato, bene o male, di aiutarla. Per i due c’è quindi un lieto fine o, almeno così sembrerebbe, anche se l’accenno di Lloykan alla sua paura di svegliarsi per davvero mi fa pensare che, forse, anche lui potrebbe arrivare dal mondo reale…
Il libro si chiude col sopraggiungere di un misterioso personaggio lasciando, quindi, tutto in sospeso.
Daila riuscirà mai ad uccidere Amur o, se proprio non può ucciderlo, quanto meno ad imprigionarlo da qualche parte?
Lo stesso Timaxos sembra deciso a farsi imprigionare pur di proteggerla… riuscirà a mantenere la parola?

QUALCHE INFO SULL’AUTORE
Elisa Erriu è nata a Cagliari, l’11 Ottobre del 1988. Ha frequentato il Liceo Classico ed ora è laureata in Lettere all’’Università Cattolica del Sacro Cuore. Amante dei libri e della scrittura sin da bambina, all’età di 12 anni inizia l’elaborazione del proprio romanzo “ERA”, di matrice FANTASY, di cui ne arricchirà la trama con esperienze di vita privata, fino ad arrivare alla stesura completa nel 2013.
Intanto, insieme a questa passione, si applica vivamente in self-taught anche al Disegno tradizionale.
Adora la cultura classica e norrena, in particolar modo quella giapponese, e tutt’e tre le hanno ispirato numerosi spunti per il libro.