Recensione a “Capolinea per le stelle” di Philip Reeve

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Buon pomeriggio a tutti! Ho letto “Capolinea per le stelle” di Philip Reeve, un romanzo che si presenta come un mix di fantascienza, sci-fi e young adult, dalla trama che mi ha subito incuriosita, edito da Giunti a fine ottobre 2016.

capolinea-per-le-stelle-le-tazzine-di-yokoBenvenuti in un universo struggente, tra remoti sistemi solari collegati da tunnel e treni dotati di vita.

nel piattino abbiamo: love story 01 - compulsivamente lettrice - 6 ciambella romance sul blog letterario de le tazzine di yoko / fantascienza 01 - compulsivamente lettrice - 1 bastoncino fantascienza sul blog letterario de le tazzine di yoko

Capolinea per le stelle

Philip Reeve
Edito da Giunti (19 ottobre 2016)
Pagine 320
€ 16,00 cartaceo – € 9,99 ebook
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TRAMA DELL’EDITORE
Immaginate un mondo in cui remoti sistemi solari sono collegati da tunnel attraverso i quali treni dotati di vita e sentimento in pochi istanti percorrono anni luce, passando di pianeta in pianeta, attraverso la devastazione lasciata da lunghe guerre di potere. Zen è un giovane ladro che vive con la sorella Myka e la madre in una città industriale poverissima, fino a che uno sconosciuto non gli propone una missione impossibile: trafugare un oggetto custodito sul treno della dinastia imperiale. Ad aiutarlo avrà solo Nova, una robotik, che sa di essere un’androide ma sogna di essere un’umana e si innamorerà perdutamente del ragazzo. Zen, incapace di resistere all’emozione della scoperta e del viaggio, anche a costo di lasciarsi alle spalle il vecchio sé e i propri sogni del passato; Nova, l’androide che vorrebbe le lentiggini; Flex, l’artista clandestino celebre in tutta la galassia per i suoi murales che decorano i fianchi dei treni interplanetari, così belli da sembrare vivi; i misteriosi Monaci Alveare, ammassi brulicanti di insetti capaci di creare l’illusione di una sembianza umana…

RECENSIONE DI VALY:
Tre tazzine più qualche cosina.
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Zen Starling è un giovane ragazzo che vive con la sorella Myka in una realtà futuristica dove esistono più pianeti uniti tra loro da ferrovie e portali in un intricato quanto affascinante sistema connettivo universale. Treni dalle diverse dimensioni, colori e funzioni si fermano in varie stazioni, dove è possibile salire per percorrere railhead-damask-will-kirkby-le-tazzine-di-yokospazi altrimenti impraticabili e raggiungere destinazioni anche molto distanti tra loro come abitanti, usanze e condizioni di governo. Un giorno, Zen, ruba un collier a un’orafa, furto per lui di poco valore, abituato ad eseguirne altri sporadici più sostanziosi, ma che dà il via a una difficoltosa e rocambolesca fuga da un drone che gli sta alle costole, e lo conduce a conoscere una bella Motorik dal mantello rosso, Nova. Insieme a lei, Zen si trova coinvolto in una missione rischiosa e avventata che gli viene proposta da uno sconosciuto: trovare un oggetto custodito sul treno della dinastia imperiale, e sottrarlo. Per farlo, Zen dovrà viaggiare e fingersi qualcun altro, mettersi alla prova e affrontare numerosi ostacoli, insieme a Nova, che pian piano si innamorerà di lui e sognerà di essere umana per piacergli in modo romantico…

Un romanzo fantascientifico originale e fuori dagli schemi, che si fonda sulla grande fantasia dell’autore, e sulla sua (certa) passione per i treni e i mondi lontani, che stordisce con i tanti personaggi (troppi) e con le relazioni che si instaurano tra di loro, ma che non mi ha emozionato e che ho fatto fatica a finire di leggere, capolinea-per-le-stelle-treno-le-tazzine-di-yokoa causa della sua eccessiva lentezza e della enorme quantità di nomi inventati e di informazioni strane. La trama è davvero complicata, e per quanto il ritmo di narrazione non sia proprio piatto, mi è riuscito difficile seguirla con attenzione e soprattutto capire che cosa stava succedendo e perché, chi erano i buoni e chi erano i cattivi. Varie sotto-trame si intersecano tra loro, per cui perdere il filo logico della storia risulta più facile di quanto non si immagini. Ho dovuto spesso fermarmi per riflettere su alcuni personaggi e tornare a rileggere alcune parti di capitoli per avere una visione d’insieme che avesse un senso. L’autore lascia da solo il Lettore fin dalle primissime pagine in un visionario universo senza dedicargli cure e attenzioni tramite descrizioni e spiegazioni, e il risultato è che trovandosi spaesato e senza più coordinate conosciute, non riesce ad apprezzarlo. Io non vi sconsiglio di leggere il romanzo, perché ritengo comunque che sia un lavoro interessante e che possa piacere anche a qualcuno di voi, soprattutto a chi è stanco delle solite letture fotocopia, ma a me non è piaciuto tanto come pensavo.

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3 Comments
  • Gaia
    20 Dicembre, 2016

    Su questo libro ero davvero molto indecisa ma alla fine non l’ho preso, credo di aver fatto bene

  • Luigi Dinardo
    20 Dicembre, 2016

    capolinea per le stelle mi ispira tanto!

  • Ellenita
    2 Gennaio, 2017

    No, non ci posso fare niente non mi ispira proprio anche se la trama sembra intrigante

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