Nella biscottiera tre romanzi fantasy: La Cappella Nera – Vagabolario – Il Calice di Luce

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Buon giorno cuplovers!
Oggi la nostra rubrica delle segnalazioni è dedicata ai romanzi fantasy 😉

In “La Cappella Nera” di Gianluca Turconi troverete ad attendervi Walbert Tredita in fuga dai Risorti, coloro che hanno eluso la vera morte grazie al potere smisurato del loro Signore; il Demone dai Cento Nomi in “Vagabolario” di Francesco Severini vi attende un viaggio tra le leggende dei piccoli popoli delle isole linguistiche d’Italia; mentre l’eterna lotta tra bene e male vi attende ne “Il Calice di Luce” di Giordana Ungaro.

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La Cappella Nera 

Gianluca Turconi
Edito da Smashwords  (09 dicembre 2016)
Pagine 456
€ 0,94 ebook
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TRAMA DELL’EDITORE
Il Tempo e la Morte sono confini che si possono violare.
Ne è cosciente Walbert Tredita, il guerriero sassone Pelle-di-lupo alla guida degli ultimi sopravvissuti dei Popoli del Nord – Franchi, Celti e Sassoni – che nel IX secolo d.C. hanno trovato rifugio in Irlanda, nel regno di Osraige. Essi fuggono dai Risorti, coloro che hanno eluso la vera morte grazie al potere smisurato del loro Signore, il Demone dai Cento Nomi, come viene chiamato l’uomo che li controlla, perché al momento del suo Ritorno nel Tempo si nascose dietro la falsa identità di Loki, il Dio ingannatore, e molti altri appellativi, ignaro egli stesso della propria origine.
Quei pochi superstiti in terra d’Irlanda sanno di essere condannati all’estinzione, non solo perché dal cielo ha ricominciato a cadere la Manna dei Risorti, la sostanza che rianima i defunti, ma anche a causa della Maledizione dei Nati, l’inspiegabile evento che non permette alle madri di partorire figli vivi. Ogni speranza pare ormai perduta, in vista dell’ultima battaglia campale contro le schiere del Signore dei Risorti.
Tuttavia, in altri luoghi e in altri tempi, uomini e donne coraggiosi lottano affinché il Signore dei Risorti non abbia la meglio.
A Konstantinoupolis, Harald Haraldsson, mercenario vichingo della Guardia imperiale bizantina sopravvissuto insieme al fratello alla calamità sovrannaturale che ha travolto l’Europa medievale, è impegnato nella caccia a Fenrir, il mutaforma figlio di Loki, in possesso di uno strumento per uccidere il padre: la Pietra che conserva una traccia del suo sangue, perduto prima che la sua natura si rivelasse. Per aiutarlo nell’impresa, gli è stato affidato un prigioniero con poteri eccezionali e un destino particolare. Si tratta dell’ultimo bambino nato vivo sulla Terra, un Sassone di cui i sacerdoti del suo popolo ebbero così tanta paura da forgiare una Catena munita di sigilli runici che lo soggiogassero.
Eppure, qualcosa di inaspettato si inserirà in quest’epica lotta. E se il Signore dei Risorti non fosse il nemico più pericoloso, ma qualcosa di ignoto avesse violato il Tempo, a partire dal XX secolo della Guerra Fredda tra USA e URSS, approfittando del Creato in disfacimento generato dall’esistenza del negromante e perseguendo propri fini?
Per opporsi a questa nuova minaccia, non rimarrebbe altro da fare che comprendere quanto è scritto sul Muro dei Ricordi alla Cappella Nera, la dimora scelta dal Signore dei Risorti a Konstantinoupolis. E’ una frase breve, ma dal significato molto ambiguo, destinata a tutti coloro che ancora credono nella salvezza dell’Umanità, in qualunque tempo e luogo vivano: “Seguite il bambino, egli sa”.

Vagabolario 

Viaggio miniato tra le leggende dei piccoli popoli nelle isole linguistiche d’Italia
Francesco Severini
Edito da Prospettiva Editrice (21 settembre 2016)
Pagine 264
€ 15,00 cartaceo
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TRAMA DELL’EDITORE
Il progetto Vagabolario nasce con l’intento di rendere plausibile il nesso tra la parola e l’immagine, il legame che scaturisce da vincoli intimi e giocosi mediante i quali è possibile dare ancora voce cristallina alla narrazione. Si tratta appunto di un viaggio miniato, un viaggio per immagini vivo di racconti nel racconto, tra le leggende di quelle che sono state (in certi casi anche giuridicamente) definite isole linguistiche esistenti in varie zone d’Italia, ciascuna virtualmente inscritta entro confini regionali, il più delle volte troppo angusti e per questo limitanti. Dove variegati sono i popoli che le costituiscono e le abitano, seppure persino misconosciuti, e tuttavia forti di un’energia straordinaria; quella che attinge, coniugandoli, sapere e attenzione alla vita. Il mio lavoro di ricerca intorno alle leggende di questi piccoli popoli è diretto ad una riscoperta, in molti casi una vera e propria scoperta, dei rimandi ad una tradizione che fonda le proprie radici nel tessuto letterario dell’oralità. Il fine: restituire loro una dignità culturale capace di rimarcare, elevandola, l’identità peculiare di ciascuno di essi. Ventuno, dunque, i popoli, tanti quanti le lettere dell’alfabeto italiano. Di qui l’idea di altrettanti capolettera da rendere quali miniature di un singolare vocabolario, il mio personale Vagabolario, appunto: una sorta di breviario laico che attraverso un ordine ben noto, dalla A alla Z, scandisca il tempo della narrazione.

VINCITORE della XXXII edizione (2016) del Premio “Letteratura” poesia, narrativa, saggistica, per la XIV sez. (saggio edito). Decretato dall’Istituto Italiano di Cultura di Napoli e la rivista internazionale di poesia e letteratura “Nuove Lettere”.

Il Calice di Luce 

Giordana Ungaro
Edito da Prosperoeditore (23 dicembre 2016)
Pagine 105
€ 6,99 ebook
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TRAMA DELL’EDITORE
Nell’eterna lotta tra Bene e Male, in una terra magica e senza tempo, tra stregoni e cavalieri, sarà compito di una giovane fanciulla aprire la porta di un mondo nascosto, ma solo l’Eletta potrà bere alla Fonte, risvegliare il potere del Calice di Luce e riscrivere le pagine del Libro del Tempo.

Cosa ne pensate di questi tre fantasy, ve ne ispira almeno uno?
Io li trovo interessanti tutti e tre e mi incuriosisce il progetto del Vagabolario, cosa ne pensate?