L’estate della buona società: la lettura perfetta per i fan dei Bridgerton …ma dove??

Cari cucchiaini… ci sono caduta come una pera! Attirata dalla dicitura “la lettura perfetta per i fan dei Bridgerton” sul retro della copertina non ho potuto fare a meno che incuriosirmi e alla fine mi sono buttata nella lettura de “L’estate della buona società” che la Garzanti ci ha gentilmente inviato .
Aimè frase non fu mai veritiera, il libro è davvero lontano dallo stampo di un romanzo della serie Bridgerton e chi vi si approccia ne rimane sicuramente deluso! Leggete piuttosto la serie delle Audaci zitelle della Kleypas xD (ve la consiglio QUI)
L'estate della buona società Le Tazzine di Yoko recensione
nel piattino abbiamo:

L’estate della buona società

Lex Croucher
edito da Garzanti (24 giugno 2021)
Pagine 320
€ 16,90 cartaceo – € 9,99 ebook
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TRAMA DELL’EDITORE
Annabelle, Lillian, Evie e Daisy sono quattro giovani donne piene di speranze, sogni e timori, stanche di aspettare che l’uomo della loro vita venga a cercarle: l’amicizia le renderà più audaci e intraprendenti, e d’ora in poi si aiuteranno l’una con l’altra. Annabelle è affascinante e colta, di nobili origini, ma senza dote. E solo nelle fiabe i principi sposano le povere fanciulle, lo sa bene. Ma il suo algido orgoglio le impedisce di accettare il corteggiamento di Simon Hunt, ricco borghese e impetuoso seduttore, ben diverso dagli aristocratici che vorrebbe accalappiare. Almeno fino a quando lui non le ruba un bacio che non riesce più a dimenticare… Così inizia tra i due un gioco di seduzione e desiderio, fino a quando la mossa più imprevista di tutte, l’amore, li lascerà senza fiato.

3 TAZZINE, qualcosa di buono c’è ma ne occorre di più
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Fatica. Se devo descrivere con un’unica parola questo libro quella che scelgo è “fatica”. All’inizio ho fatto davvero fatica a proseguire oltre il primo capitolo, fatica a rapportarmi coi personaggi, fatica a catalogare davvero questa lettura. Poi dopo la metà del libro qualcosa si assesta, ma non basta a risollevare il romanzo.L'estate della buona società protagonista Georgiana

Ho visto recensioni a una stella su Amazon e a mio parere non merita un giudizio così basso, “L’estate della buona società” non è una lettura scritta male il punto è che, purtroppo, è una lettura -sopratutto all’inizio- priva di ritmo. Nei romance storici specialmente, nei primi capitoli sono ben chiari i problemi della protagonista, i crucci che poi ci terranno compagnia per tutto il romanzo, invece quello della protagonista di questo libro sembra solo essere quello di …vivere la sua vita e ah, stringere la sua amicizia con Frances Campbell ovviamente.

Georgiana è una ragazza che non ha una grandissima levatura sociale e al suo primo invito in società preferisce rintanarsi in un’alcova, lì incontra la famigerata Frances decidendo instantaneamente che lei è l’unico essere in grado di rallegrare la sua permanenza a Londra. A un certo punto ho anche pensato di essere davanti a un lgbt (e non ci sarebbe stato nulla di male) perché la protagonista desiderava ardentemente entrare nella famiglia dell’altra ragazza più di qualsiasi altra cosa, sposare il fratello per garantirsi un “rapporto di sorellanza”, in mancanza di lui un cugino poteva andare bene, un amico d’infanzia o uno zio. La cosa mi ha lasciato perplessa per parecchie pagine, anche perché ci sono molti riferimenti ambigui, finchè non incontriamo Thomas Hawksley, personaggio che l’autrice introduce con estrema calma solo dopo le 40 pagine, e anche dopo dosando la sua presenza con parsimonia. Peccato, perché devo dire che è uno dei personaggi che ho reputato con più potenziale insieme a Jonathan.

Georgiana invece è una protagonista che, seppur dimostra un po’ di arguzia, ha un carattere fin troppo debole e prende scelte pilotate da quella che crede essere una vera amica e, seppur di basso/media levatura, tende a mettersi sopra agli altri. Non l’ho amata, ecco, e sicuramente questo ha influito parecchio.

L’intreccio che si viene a creare tra Georgiana a Frances è tossico, ma intrigante. Frances spingerebbe a mille un’auto anche davanti a un burrone. Questa tossicità è sicuramente più il centro del libro che la storia d’amore.