Recensione a “Le sette sorelle – la storia di Maia” di Lucinda Riley

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Buona sera a tutti,
oggi vi parlo del romanzo “Le sette sorelle- la storia di Maia” di Lucinda Riley, uscito per Giunti Editore a gennaio, primo di una serie di sette libri.

Fa per voi se vi piacciono le trame piene di mistero, di sentimenti, di ricchezza, di matrimoni combinati e amanti, di viaggi per l’Europa e in Brasile, se siete attratti dal passato e dai parenti che si raccontano tramite diari e lettere. Qui troverete personaggi femminili e maschili che amano e che fanno di tutto per coloro che amano. Ringrazio l’editore per averci inviato il libro!

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le sette sorelle - le tazzine di yoko

Le sette sorelle

(The Seven Sister)
Lucinda Riley
Edito da Giunti Editore (2 gennaio 2015)
Pagine 576
€ 9,90 cartaceo – € 6,99 ebook
link diretti all’acquisto:
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TRAMA DELL’EDITORE

Sette sorelle, sette destini, un padre misterioso.

Bellissima eppure timida e solitaria, Maia è l’unica delle sue sorelle ad abitare ancora con il padre ad Atlantis, lo splendido castello sul lago di Ginevra. Ma proprio mentre si trova a Londra da un’amica, giunge improvvisa la telefonata della governante: Pa’ Salt è morto. Quel padre generoso e carismatico, che le ha adottate da bambine raccogliendole da ogni angolo del mondo e dando a ciascuna il nome di una stella, era un uomo di cui nessuno, nemmeno il suo avvocato e amico di sempre, conosceva il passato. Rientrate precipitosamente nella villa, le sorelle scoprono il singolare testamento: una sfera armillare, i cui anelli recano incise alcune coordinate misteriose. Maia sarà la prima a volerle decifrare e a trovare il coraggio di partire alla ricerca delle sue origini. Un viaggio che la porterà nel cuore pulsante di Rio de Janeiro, dove un vecchio plico di lettere le farà rivivere l’emozionante storia della sua antenata Izabela, di cui ha ereditato l’incantevole bellezza. Con l’aiuto dell’affascinante scrittore Floriano, Maia riporterà alla luce il segreto di un amore sbocciato nella Parigi bohémienne degli anni ’20, inestricabilmente legato alla costruzione della statua del Cristo che torreggia maestosa su Rio. Una vicenda destinata a stravolgere la vita di Maia. Il primo, straordinario capitolo di una serie di sette libri: la conferma del talento di una grande scrittrice.

RECENSIONE DI VALY:
Quattro tazzine tonde tonde!
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Sei ragazze sono state prese da bambine in diversi angoli del pianeta e portate a vivere ad Atlantis, uno splendido castello in riva al lago di Ginevra. Il loro padre adottivo, Pa’Salt, è un uomo ricchissimo e amabile che nessuna di loro conosce completamente. L’uomo ha dato loro i nomi della costellazione delle Pleiadi e ha donato loro una infanzia gioiosa e indimenticabile.
Quando Pa’Salt muore, Maia, la sorella maggiore, è a Londra e si precipita subito in Svizzera, sconvolta alla notizia, per avvisare le altre figlie di quella triste scomparsa. Insieme alle sue sorelle e a Georg, l’avvocato incaricato di occuparsi dell’eredità, cristo redentore-le tazzine di yokoMaia scopre il testamento che ha lasciato Pa’Salt a tutte loro: una misteriosa sfera armillare, i cui anelli hanno incise alcune coordinate, proprio accanto a ogni loro nome. Le coordinate corrispondono ai luoghi geografici dove l’uomo ha trovato ciascuna sorella, quindi ai loro paesi natali. Pa’Salt le ha fatte incidere affinchè, alla sua morte, ciascuna di loro potesse indagare sul rispettivo passato e sulla propria famiglia d’origine.

Grazie alla sfera armillare, Maia scopre di essere nata in Brasile, a Rio de Janeiro e dopo aver letto una lettera di suo padre per lei, la trentatreenne, non avendo né marito né lavoro dipendente, decide di partire per un viaggio alla scoperta di sé stessa e dei suoi veri genitori. Aiutata dallo scrittore brasiliano Floriano, che le affidava già da tempo i suoi manoscritti per tradurli, Maia arriva alla Casa das Orchideas, la villa di proprietà dei ricchi Aires Cabral dove probabilmente sono cresciuti i suoi parenti più stretti. La signora Carvalho, però, una anziana donna molto malata che abita lì, non l’aiuta a ricostruire la sua storia familiare, ma anzi la manda via perché non ne vuole sapere niente di lei. Per fortuna, la cameriera che lavora nella villa da anni, riconoscendo il ciondolo di luna che Maia porta al collo e notando una somiglianza incredibile tra la donna e la statua in giardino di Izabela Aires Cabral (mamma della signora Carvalho), le affida un plico di lettere appartenenti proprio a Izabela, che ne percorre i busta-lettera-le tazzine di yokomomenti salienti della vita. Maia scopre di avere tra le mani i segreti mai confessati della sua bisnonna, di avere una nonna ancora in vita e forse anche una madre chissà dove…

Le parole di Izabela, così appassionate nelle varie lettere, la mettono di fronte a una giovane donna ricca fin dalla nascita, con un padre e una madre, Antonio e Carla, ancorati alle tradizioni, che è stata costretta a sposarsi presto con Gustavo, un ragazzo facoltoso e ammirato, che l’amava ma per il quale lei non provava nulla. L’errore di Gustavo, ma anche il suo più grande gesto d’amore, è stato lasciare che Izabela partisse per un viaggio culturale in Europa prima delle loro nozze, insieme al suo amico artista Heitor da Silva Costa, alle prese con la progettazione del Cristo Redentore. Maia si emoziona non appena scopre che Izabela durante la sua visita a Parigi conosce il vero amore con uno scultore di nome Laurent che poi deve lasciare per tornare in patria a sposare invece Gustavo come aveva promesso di fare. La donna capisce che l’amore tra Laurent e Izabela è stato così forte da attraversare l’oceano e da mettersi contro tutto e tutti, condizionando e sconvolgendo la vita della sua intera famiglia.

Il viaggio che Maia intraprende alla ricerca della sua discendenza la porta a confrontarsi con la difficile vita della sua bisnonna, il cui cuore è unicamente appartenuto a Laurent, un ragazzo che lei non poteva amare alla luce del sole a causa del suo legame ufficiale con amore passionale-le tazzine di yokoGustavo. Izabela Aires Cabral, divisa tra un amante segreto con cui avrebbe voluto scappare e un marito con il vizio dell’alcol che voleva un figlio da lei, è la vera protagonista del romanzo, difatti la parte dedicata alla sua vita si estende per tutti i capitoli centrali e oltre, lasciando un minimo spazio a quella di Maia. Il primo libro della serie Sette Sorelle si concentra sulla bisnonna di una delle sorelle, sui suoi sentimenti e sui suoi dolori, trasportandoci a respirare l’aria della Parigi bohemienne degli anni ’20. Izabela è una donna che si sente chiusa in gabbia ma che lotta per fuggire da essa, è una donna che prova la differenza tra stendersi a letto con un uomo che ama e con uno che non ama e non si arrende di fronte a quella evidenza, anche se il destino le rema contro in ogni modo possibile. Izabela è una donna che vuole vivere, che vuole sentirsi viva, che vuole essere libera di amare ma che ha anche un forte senso del dovere e un enorme rispetto per i suoi genitori e per suo marito. Laurent, il suo amante, è un ragazzo talentuoso e romantico, avventato e pazzo di lei, mentre Gustavo, il suo sposo, è un ragazzo che non si sente all’altezza di stare al suo fianco e annega il dispiacere di non essere ricambiato come vorrebbe nel bicchiere di troppo. Izabela, divisa tra due uomini che la amano alla follia e due vite parallele che la rendono indecisa più che mai, rimane impressa nelle grazie del lettore, che impara a conoscerne ogni singolo pensiero e a volerle bene.

Nonostante ci sia molta ricchezza/vita sfarzosa in Le sette sorelle- la storia di Maia, che rende la vicenda poco realistica e troppo somigliante a una favola, Lucinda Riley è riuscita a scrivere un romanzo scorrevole e affascinante, denso di misteri (alcuni ancora irrisolti), di passione e di amore, che mi ha fatto buonissima compagnia e che mi è dispiaciuto terminare. Lo stile di scrittura della Riley è veloce, incalzante, senza mai pause, non annoia, ma anzi invoglia a girare sempre pagina in un pleiadi-le tazzine di yokomodo che non ci si accorge quasi di quanto si è andati avanti a leggere. L’autrice si è documentata in modo particolareggiato sui luoghi del Brasile e sugli eventi e sui personaggi legati a un determinato periodo storico, ogni posto è descritto nel dettaglio e ci dà l’impressione di trovarci davvero lì in visita. Mi è piaciuto leggere di Rio De Janeiro e delle sue spiagge, della progettazione del suo Corcovado e Cristo Redentore, che io stessa ho avuto la fortuna di visitare anni fa, come fa la protagonista Maia. Il libro mi ha riportato alla mente i ricordi del mio viaggio in Brasile e mi ha arricchito ancora di più. Maia e le sue sorelle sono donne alla ricerca delle loro origini che penso riserveranno numerose inaspettate sorprese anche nei prossimi volumi. In questo primo che ho letto, Izabela, Gustavo e Laurent mi hanno intrigata dall’inizio alla fine!

Ps: è stato bello leggere che la bisnonna della protagonista si chiama proprio come la figlia dell’autrice, Isabella Rose, a cui la storia è dedicata.

la serie dedicata a le sette sorelle

  1. Le sette sorelle (The Seven Sister)
  2. Ally nella tempesta (The Storm Sister)

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5 Comments
  • Laura Lombardozzi
    9 Febbraio, 2015

    Sembra carino 🙂
    Ci penserò su 😛

  • Arianna Gallo
    9 Febbraio, 2015

    Ma che bellooooo lo voglio subitissimoooo *-*

  • tazzine e zollette - yoko
    yoko
    9 Febbraio, 2015

    ispira anche a me *_*

  • Ilaria
    17 Febbraio, 2015

    Questo libro mi ispira parecchio, però della Riley ho letto “Il segreto della bambina sulla scogliera” e non mi è piaciuto quasi niente.. cioè, l’intreccio su più piani temporali è sempre intrigante, ma ho trovato proprio lo stile dell’autrice poco apprezzabile, molto frettoloso, con avvenimenti importanti condensati in poche righe, e ho trovato una facilità sconcertante nel flusso degli avvenimenti: tutto succede in modo fluido, quasi senza problemi, o cmq la scrittrice li evita in modo poco verosimile. Cosa ne pensate de “LE sette sorelle”? anch’esso ha questo stile di scrittura= C’è qualcuno che mi potrebbe fare un paragone con un altro libro della stessa autrice? per capire se non mi piaceranno mai i suoi libri o se c’è una speranza e magari solo quello che ho letto io non è riuscito benissimo 🙂 grazie!

  • tazzine e zollette - yoko
    yoko
    17 Febbraio, 2015

    Di noi nessuna ha letto altro della Riley purtroppo u_u però ti posso dire che in questo libro i problemi messi davanti alla protagonista in effetti non sono molti, ma ci sono…. come il suo matrimonio cominato o il non essere accettata subito dalle personE che incontra quando vuole scoprire qualcosa sul suo passato. Certo come dice Vale nelle recensione è un romanzo abbastanza favolistico 😉

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