Jade City: recensione del primo volume della saga delle Ossa Verdi

Buona sera cuplovers, oggi torno a parlarvi di libri con la mia ultima lettura: “Jade City” di Fonda Lee.
Ho adocchiato questo libro quasi un anno fa dopo averne sentito parlare benissimo da uno dei miei booktuber preferiti e sono stata felicissima quando ne è stata annunciata l’uscita in Italia. Ammetto di aver impiegato parecchio tempo per completarne la lettura ma, l’estate, è sempre un periodo parecchio impegnativo sul lavoro e il tempo scarseggia, ahimè.
Jade City non si è rivelata la lettura che mi aspettavo ma l’ho adorato lo stesso. Prendete i Peaky Blinders, portateli sull’isola di Janloon e dotateli dei poteri dati dalla giada, il minerale più prezioso al mondo, aggiungeteci una spietata guerra tra clan rivali e la lettura è servita.

nel piattino abbiamo:

Jade City

(Jade City)
Fonda Lee
Edito da Mondadori (5 luglio 2022)
Pagine 557
€ 24,00 cartaceo – € 11,99 ebook
amzn-amazon-stock-logolink diretto all’acquisto cartaceo
link diretto all’acquisto ebook

TRAMA DELL’EDITORE
La giada è la linfa vitale dell’isola di Kekon: estratta, venduta, rubata, e soprattutto usata da secoli dai guerrieri Ossa Verdi come la famiglia Kaul per potenziare le loro abilità marziali e difendere l’isola dagli invasori stranieri. Ormai le guerre sono finite e la nuova generazione di Kaul, a capo del clan Zero Vette, vuole solo proteggere i propri affari e dominare il mercato della giada. È un mondo in rapido cambiamento nel quale le antiche tradizioni d’onore non hanno più posto. E quando spunta una nuova droga che permette a chiunque di maneggiare la giada, la tensione tra il clan Zero Vette e i rivali della Montagna esplode con violenza. È in gioco il destino di tutte le Ossa Verdi, e dell’intera Kekon.


Direttamente nei miei preferiti, 5 TAZZINE pienissime.
voto in tazzine Strega del Crepuscolovoto in tazzine Strega del Crepuscolovoto in tazzine Strega del Crepuscolovoto in tazzine Strega del Crepuscolovoto in tazzine Strega del Crepuscolo

Quando i cani cominciano a scomparire dalla strada, in genere promette male.

Jade City era una delle nuove uscite che mi ispiravano maggiormente, pur non essendo affatto il genere di fantasy che prediligo, come sapete amo le storie ricche di magia, con epiche battaglie, draghi e tanto altro. Di fantasy, Jade City, ha davvero poco. Certo c’è la giada, il prezioso minerale che i clan di Janloon si contendono ferocemente, in grado di dare alle Ossa Verdi forza e resistenza disumane ma se, come me, vi aspettavate della vera magia rimarrete un po’ delusi.
Jade City è un libro bellissimo, che mi ha catturata fin dalla prima pagina, è una storia di rivalità che narra di una famiglia spezzata che dovrà riunirsi e combattere per la propria sopravvivenza.
Il cuore di Jade City sono i clan, due potenti famiglie che, da tempo immemore, si contendono il predominio della giada e di tutta Janloon sebbene, in teoria, a capo della città ci sia il governo. Kekon è un’isola rimasta ferma nel tempo rispetto al resto del mondo, se altrove la tecnologia la fa da padrone, qui sono i clan e la giada i veri signori. La giada è l’oggetto attorno cui ruota tutto: l’economia, la forza dei clan, il rispetto di cui godono mani, dita e lo stesso pilastro, la giada è una sorta di status symbol e più se ne indossa, più si dimostra la propria forza. Jade City ha il potere di far immergere completamente il lettore in un mondo dove tutto è legato ai clan, e tutti, in un modo o nell’altro, ne fanno parte, sia che si combatta per il clan o che si faccia parte del lato amministrativo o che si gestisca un’attività. Janloon è una città ferma nel tempo circondata da stati tecnologicamente più avanzati ma, che siano più avanzati o meno, tutti vogliono una sola cosa: la giada. Poco importa che solo i kekonesi siano abbastanza sensibili ad essa per usarla, pur di mettere le mani sulle sue straordinarie proprietà, gli stranieri sono disposti ad assumere la shine, una pericolosa droga che permette di aumentare la tollerabilità alla giada consentendo anche ai non kekonesi di indossarla. La dipendenza da shine, i sintomi che porta, e la fine che può causare con una semplice assunzione di troppo sono descritte bene con la giusta crudezza e basta davvero poco perché una piccola dose possa distruggere una vita. Ed è per questo che, quando Ayt Mada, capo del clan della Montagna, propone a Lan Kaul, capo degli Zero Vette, di liberalizzare l’uso della shine e della giada agli stranieri, prima che lo facciano altri, accende una miccia che porterà a un violento scontro tra clan.

Ayt Mada è una donna pragmatica, astuta e fredda. Vuole il potere e sa cosa fare per ottenerlo è un capoclan più anziano e spietato rispetto a Lan inoltre non deve vedersela con un nonno che, sebbene abbia ceduto le redini del clan, non he nessuna intenzione di farsi da parte… Lan, Hilo, Shae e il giovane Anden dovranno prepararsi ad affrontare una guerra?

Ho adorato tutti i personaggi e li ho trovati ben caratterizzati. Lan è il fratello maggiore responsabile, deciso a fare del suo meglio per il clan, leale e integerrimo. Hilo ha un carattere più burrascoso, lesto all’ira, molto leale e sincero, pronto a battersi per i suoi uomini ma anche inflessibile verso chi tradisce la sua fiducia. Sa guadagnarsi un rispetto e un’ammirazione feroce da parte dei suoi uomini ma è poco lungimirante e rischia di lasciarsi trascinare dalle emozioni. Shae è l’unica della famiglia che ha provato a lasciare Kekon e a farsi una vita altrove, lontana dai doveri legati al clan. Il suo personaggio è uno di quelli che ho apprezzato maggiormente proprio per la sua complessità, sebbene lei voglia allontanarsi da quella gabbia che è il clan, si è resa presto conto che, all’estero, è come un pesce fuor d’acqua. Il suo desiderio d’indipendenza e libertà si scontra con una realtà difficile da accettare: è una Kaul e, se vuole vivere a Kekon, non può farlo come se fosse una ragazza qualsiasi. A loro si aggiunge il giovane cugino Anden, talentuoso, ben intenzionato ma con un passato tragico alle spalle. Ho apprezzato molto tutti i Kaul a eccezione dell’anziano capofamiglia, Kaul Sen, che ho trovato meschino, bilioso e, a tratti, perfino crudele.

Il clan della Montagna sta tramando qualcosa e, se vogliono salvarsi, i Kaul dovranno scoprire di cosa si tratta. Intrighi, complotti, scontri armati, trafficanti, raggiri, Jade City è un libro davvero appassionante che mi ha tenuto incollata alle sue pagine dall’inizio alla fine. Ero davvero curiosa di scoprire cosa stesse architettando la Montagna, se gli Zero Vette sarebbero riusciti a trionfare e cosa nascondesse l’ambiguo Doru. Ho amato Jade City, le oltre cinquecento pagine non mi sono affatto pesate, è una lettura diversa dal solito che merita tantissimo.

La Saga delle Ossa Verdi

  1. Jade City (Jade City)
  2. (Jade War)
  3. (Jade Legacy)


Sei di Corvi

ATTENZIONE, DA QUI SONO PRESENTI SUL FINALE spoiler

Kaul Lan è morto. La sua famiglia è scesa dalla foresta. Siamo in guerra aperta con gli Zero Vette adesso. Le loro vite e tutti i loro possedimenti sono sul tavolo, e chi vince si prenderà la giada.

Il finale di Jade City chiude questa prima avventura lasciando però intendere che i guai, per il clan Zero Vette, sono tutt’altro che finiti e che la Montagna tornerà presto a colpire… Mi ha stupito che Anden abbia deciso di abbandonare il clan per paura di diventare come la madre, da un lato è stata una decisione comprensibile, dall’altro è anche vero che, così facendo, ha abbandonato il clan nel momento di maggior bisogno, deludendo Hilo. Non mi aspettavo per niente la morte di Lan, mi è spiaciuto tantissimo per lui però devo anche dire che è stata una buona scelta come “evento catalizzatore” da cui far cominciare tutto…
Il rapporto che legava Hilo e Anden sembra irrimediabilmente compromesso, capisco perfettamente che Hilo si sia sentito tradito dal cugino ma comprendo anche la paura del ragazzo di finire come la madre o come Lan… riusciranno a riallacciare i rapporti?
Ora non mi resta che attendere con ansia il secondo volume.

QUALCHE INFO SULL’AUTORE
Fonda Lee ha scritto la trilogia fantasy delle Ossa Verdi e i romanzi di fantascienza Zeroboxer, Exo e Cross Fire. Ha vinto il World Fantasy Award, tre Aurora Award ed è stata più volte finalista ai premi Nebula, Locus e Oregon Book. Ha scritto anche racconti a fumetti per la Marvel e insegna scrittura creativa. Canadese, vive nel Nordovest degli Stati Uniti.