Intervista a Claudio Piras Moreno

Intervista a Claudio Piras Moreno A CURA DI STREGA DEL CREPUSCOLO (Chiari)
Ciao Claudio, benvenuto nel nostro salottino virtuale, cosa gradisci? Caffè, cioccolata?
Ciao Chiara, grazie dell’invito. Direi cioccolata, visto il periodo.

Questa domanda la temo come la peste, non so mai cosa rispondere, uno perché non mi piace parlare di me, due perché ritengo non sia interessante per gli altri sapere della mia vita, e tre perché ancora credo di non essere, mi sto trasformando, continuamente, sono in continuo divenire in un certo senso. Anche se cerco di conservare almeno la coerenza. Ritengo fondamentali certi valori e piuttosto che rinunciarvi preferisco perdere tutto quello che ho, rimanere anche solo. Le mie passioni sono tante, due sono scontate visto il luogo “virtuale” in cui ci troviamo, e sono leggere e scrivere, ma amo tantissimo pure la musica, di qualsiasi genere e nazione, e amo il teatro (cerco di non recitare mai quando lo faccio e non mi sto contraddicendo), amo anche lo sport (ho praticato per tanti anni Karate) e amo la natura, forse perché fondamentalmente sono rimasto un giardiniere (lavoro che ho svolto per tanti anni), e continuo a farlo anche quando scrivo.

Da quando avevo sedici anni, quando iniziai Il Crepuscolo dei Gargoyle arrivando a scriverne due terzi in un anno.

Quale idea? È una storia vera! O meglio in un certo senso lo è, nacque dai miei incubi da bambino. Lo sognavo! E ancora adesso non sono del tutto convinto che non esista, o lo sono? Poi all’incubo ho aggiunto un po’ di filosofia e un po’ di teorie che avevo sul pensiero e su tante altre cose. Avevo appunti scritti in tanti anni , da ogni parte, li  ho assemblati e vi ho costruito sopra la storia.

Vorrei tanto saperlo. Anche se un po’ lo so, vuole istruire il mondo, vantarsi delle sue scoperte, ma poi essendone troppo geloso lo fa in un modo che l’uomo non riesce a comprendere. È arrabbiato con il mondo e si prende gioco delle persone.

Nacho è tutto ciò che forse il cervello umano sarebbe in grado di fare se allenato, magari per generazioni, ed è anche una persona molto umile e altruista. Ha paura di spaventare gli altri con la prodigiosità della sua mente, quindi nasconde a tutti le sue capacità. Judith è anche lei molto altruista, affettuosa e molto intuitiva, un’intuizione che è quasi magica. Inoltre è molto caparbia e con un forte senso della giustizia. Non sopporta l’idea che il Signore dei sogni commetta ingiustizie contro persone innocenti. Otto Baker è il classico genio folle, ma è anche il punto di collegamento tra la scienza e la metafisica, il sovrannaturale.

Cos’è Morphiria e chi ci vive?
Morphiria è il mondo dei sogni che Il Signore dei sogni ha creato per metterci dentro i dormienti di tutto il mondo, il luogo in cui lui si sente onnipotente, un dio. Ci siamo noi in Morphiria, ogni volta che chiudiamo gli occhi e ci addormentiamo.

Sono due entità, non posso svelare qui cosa rappresentino perché sarebbe svelare troppo, però entrambe si sentono beffate dal Signore dei sogni e vogliono a loro modo vendicarsi.

Sì, Raul rappresenta una malvagità ragionata, meditata e interessata. Fa il male perché convinto che il male possa dare un potere sugli altri, la sua è una malvagità di potenza. Gorka invece è tutto istinto e fa il male perché ne prova piacere, è un violento. In lui il male è dolore e il dolore piacere, orgasmo. Milito invece è il più eclettico dei tre, lui è alla ricerca del significato del male, ha un approccio più filosofico, ne vuole conoscere l’essenza. Essendo dubbio se sia intelligente o stupido fa tanti proseliti.

È troppo geloso, non me lo permetterebbe… e poi rischio di svelare troppo, dai magari te lo scrivo in un MP, però dopo non pubblicarlo, eh!

Quando si sogna i pensieri più strani fanno capolino e per il dormiente tutto assume una valenza molto realistica, pur essendo palesemente assurdo e falso. Il sognatore non riesce a distinguere il giusto dallo sbagliato, il paradosso dal possibile, come nemmeno il bene dal male. Il confine tra sogno e follia è labile e incerto, e appena sveglio questa follia indugia ancora per un po’ nella sua mente ottenebrata e confusa.”

Si riferisce alla proprietà che hanno i sogni di essere persistenti al risveglio. La persistenza dei sogni, insomma.

Ora a dire il vero sto lavorando, assieme a una giornalista sudamericana, alla traduzione di un romanzo di un suo connazionale, autore di un libro molto bello che ha vinto vari premi internazionali. Mentre, per quanto riguarda cose mie, è da due anni che ho interrotto la stesura di un romanzo la cui storia ritengo essere la più bella da me pensata finora. Solo che devo prima trovare un po’ di tranquillità prima di riprendere a scrivere. Questi ultimi due anni sono stati i più orribili della mia vita, e ancora non riesco a uscirne. Spero di riuscirci presto.

Grazie mille per la tua disponibilità e per essere stato nostro ospite ^_^