Review Party dedicato a “Broken Game. Ogni maledetta volta” di Angela D’Angelo
Se siete amanti del contemporary romance non potete perdervi l’uscita di oggi *-* ebbene si, è uscito “Broken Game. Ogni maledetta volta” di Angela D’Angelo e lo trovate a un prezzo davvero ridiciolo su Amazon per cui…. cosa state aspettando?
Inutile dirvi che per me questa autrice è stata una scoperta quando, l’anno scorso, mi aveva conquistata con “Enemy Game. A letto con il nemico”, primo libro della Matching Game. Con questo secondo libro della serie non ha fatto che riconfermare la sua bravura, è sicuramente un’autrice italiana che non ha nulla da invidiare a nomi americani più conosciuti.
nel piattino abbiamo:
Broken Game. Ogni maledetta volta
Angela D’Angelo
Self Publishing (14 dicembre 2020)
€ 0,99 ebook
link diretto all’acquisto ebook
TRAMA DELL’EDITORE
Orgoglioso. Prepotente. Scontroso.
Edoardo De Santis, capitano della Stars Roma, affronta la vita con rabbia e una buona dose di arroganza. Finché un infortunio fa crollare le sue certezze e lo intrappola in una spirale di dolore e sfiducia nel futuro.
Nel momento peggiore della sua vita, l’unica persona a tendergli una mano è Sophie Molinari, la figlia del presidente della squadra.
Una complicazione. Un dannato déjà-vu.
Sophie incarna tutto ciò che il passato gli ha insegnato a detestare in una donna. Troppo ricca, troppo viziata, troppo perfetta per essere vera. Per essere sua.
Il Lupo della A2 è disposto a rovinarsi la carriera pur di non accettare l’aiuto dell’algida principessa, ma lei si dimostrerà un osso duro, anche quando il prezzo da pagare sarà altissimo. A Edoardo resterà un solo modo per scoraggiarla: annientarla.
Sophie riuscirà a riportarlo in campo? O sarà Edoardo a condurla all’inferno?
Davvero bello, 4 TAZZINE E UN PO’!
Ho iniziato “Broken Game. Ogni maledetta volta” inveendo! Si, avete letto bene, non “sbavando” o altro di carino nei confronti del protagonista. All’inizio mi è davvero stato sugli zebedei e forse questa è stata una di quelle cose che mi ha ancor di più fatto apprezzare l’autrice. Solitamente se un protagonista non mi va giù all’inizio difficilmente poi tendo a digerirlo, invece qui no, Edoardo è stato un’evoluzione di emozioni, forti, rabbiose, passionali. Mi ha conquistata pagina dopo pagina… ma andiamo con ordine.
Edoardo è un acclamato cestista, figo -molto figo-, sfrontato – molto sfrontato e sicuro di sè -molto sicuro di sè. Il mondo sembra sorridergli, la carriera va alla grande, rimorchia donne come se non ci fosse un domani, finché arriva l’infortunio. Rottura del crociato anteriore (che aimè conosco bene) e conseguente operazione e riabilitazione. Il suo fisico sembra non reagire bene, va a rilento rispetto alla tabella di marcia e gli Stars rischiano di lasciarlo a casa. Avendo avuto lo stesso tipo di infortunio -se non peggiore- mi sono molto immedesimata nella sua rabbia e depressione ed è proprio per questo che quando l’aiuto gli arriva dalla persona più insperata non sono riuscita a comprendere la sua irritazione. Sophie Molinari è la figlia del presidente della squadra, stupenda e praticamente irragiunggibile, lei è classe e acciaio puro, non una di quelle donne a cui è abituato… ma è comunque l’unica che gli ha lanciato un salvagente in mezzo al mare e lui cosa fa? La denigra, la umilia a parole. Signore, l’avrei preso a sberle!
Poi però ho iniziato a conoscere Edo. È un ragazzo divenuto uomo in fretta, convinto che non ci devono essere legami, che l’unica cosa davvero importante sia il basket, quello in cui ha messo anima e corpo. È un’anima rancorosa. In A2 è soprannominato “Il Lupo”, ma io me lo sono immaginato come un cane che ne ha passate tante e quando qualcuno arriva a tendergli la mano con le migliori intenzioni l’unica cosa che sa fare è mordere.
Edoardo non vuole l’aiuto di Sophie, ma è l’unica speranza che gli rimane. Affogare o afferrare il salvagente, anche se pensi di non volerlo alla fine lo afferri anche solo per spirito di conservazione. È così che iniziano le cose per Edo e Sophie, burrascose, difficili, quasi uno scontro tra titani a volte xD ma pagina dopo pagina entrambi si spogliano del loro riserbo, mostrano di sé cosa c’è sotto al guscio protettivo che si sono costruiti intorno.
Sophie è bella, sofisticata, una donna che sembra irraggiungibile, ma gli trasmette sentimenti difficili da imbrigliare. Le parole all’inizio sembrano solo complicare le cose e allora sarà il corpo a parlare, tra baci bollenti e gesti capaci di dire tutto… e niente. La felicità, il lieto fine, arriva come qualcosa di inaspettato, per il lettore come per i due protagonisti. Sicuramente ha aiutato tantissimo avere più capitoli dal pov di Edo, me lo ha sicuramente fatto apprezzare di più. Per contro non mi sarebbe dispiaciuto averne altrettanti di lei, anche Sophie è un bellissimo personaggio.
Dopo Cristina e Nicola la D’Angelo ci regala due nuovi personaggi capaci di travolgere il lettore nel loro scambio di sguardi e carezze. Ho adorato come si riscoprano complementari nonostante le apparenze.
“Broken Game. Ogni maledetta volta” è sicuramente una lettura ricca di emozioni, che regala pagine bollenti e altre capaci di farti capire che alla fine le cose importanti non sono sempre quelle eclatanti, a volte bastano cose semplici, come il lancio di un salvagente verso qualcuno che sta affogando senza chiedere aiuto.