Intervista a Valentina Ferraro, la nostra special guest di Gennaio

    Buon giorno cuplovers! Oggi abbiamo il piacere di ospitare Valentina Ferraro autrice di Scegli Me primo romanzo della serie Matching Scars. L’autrice è stata la nostra special guest per il mese di gennaio 😉 presto saprete chi è che ha vinto una copia del suo romanzo che ha messo gentilmente in palio …e vi sveleremo chi sarà lo special guest di febbraio!
    [custom_frame_left]una bevuta in compagnia sul blog letterario de le tazzine di yoko - interviste[/custom_frame_left]
    Intervista a Valentina Ferraro
    A CURA DI STREGA DEL CREPUSCOLO (Chiari)

    Benvenuta nel nostro salottino virtuale Valentina, parlaci di te: chi è Valentina?
    Ciao a tutti e grazie per questa bellissima occasione. Chi sono… vediamo… sono una donna di trentacinque anni, sposata, con una carriera nell’ambito legale, con una passione smisurata per la lettura e la scrittura che un giorno ha deciso di mettersi in gioco e tentare il tutto per tutto, perché sono fermamente convinta che, nella vita, se non ci provi non saprai mai fino a dove puoi arrivare. Sono determinata e un treno in corsa…

  • Com’è nata la serie Matching Scars?
  • Per puro caso. È nata un giorno d’inverno, uno di quelli che alle quattro del pomeriggio è già buio e fuori fa freddo. Per un secondo mi sono immaginata dall’altra parte del mondo, è bastato un pensiero. Ho acceso il PC, aperto un foglio bianco di Word e le parole sono uscite una dopo l’altra senza che riuscissi a fermarle.

  • Raccontami qualcosa di Caterina, la protagonista, ti sei ispirata a una persona reale per crearla? Cosa c’è di te in lei?
  • L’unica cosa che accomuna me e Caterina è la passione per le borse. Forse anche il desiderio di uscire fuori dal guscio e scoprire cosa c’è oltre la nostra safe-zone. Non mi sono ispirata a nessuno per i personaggi del mio libro, ma immagino che potrebbero essere tutti e nessuno in particolare.

  • La protagonista cambia completamente la sua vita andando a studiare a Orlando, in Florida, per un anno. Come mai hai scelto proprio Orlando come destinazione per Caterina?
  • Mi hanno sempre detto: “se devi scrivere, scrivi quello che conosci”. Ho vissuto in Florida per tre anni ai tempi del liceo, vivevamo lì per motivi di lavoro di mio padre. È stata un’esperienza unica che mi sono portata dentro per tanti anni, ancora oggi ho dei ricordi bellissimi. Ho scelto la Florida per una questione puramente logistica, aveva senso.

  • L’idea di inserire nel romanzo un duplice punto di vista, quello di Cat e quello di Ben, mi è piaciuta molto, è stato difficile, per te, gestire due punti di vista così diversi?
  • All’inizio il romanzo è nato solo dal punto di vista di Cat. C’è stato un momento, pochi capitoli dopo, dove ho sentito che mancava qualcosa. Per assurdo (lo so, sembra una cosa senza senso) sentivo Benjamin parlarmi in testa, come se anche lui avesse bisogno di dire la sua. Ricordo di aver cominciato a scrivere sull’App di Notes del mio iPhone il suo primo capitolo tanta era la fretta di buttare giù quei pensieri. È nato così il POV di Ben. È stato difficile ma molto entusiasmante, cercare di entrare nella testa di un ragazzo di vent’anni è una bella sfida. Continuavo a domandarmi: come si comporta, cosa dice, come pensa un ragazzo innamorato? La risposta è stata molto più semplice del previsto: come tutti, con il cuore!

  • Leonardo e Ben sono i due ragazzi nel cuore di Cat, uno è il suo fidanzato storico, l’altro è l’affascinante vicino di casa. Parlami dei due ragazzi e delle differenze che ci sono tra loro.
  • Leonardo fa parte di quella vita perfetta e programmata che Cat ha vissuto fino a un secondo prima di mettere piede in suolo americano. Cat è cresciuta nella bambagia, circondata dal lusso, da vestiti alla moda e firmati, sotto una bellissima campana di vetro che lei adorava. Il suo ragazzo è un nobile, suo padre un medico famoso, giocano a Golf, frequenta l’Università privata, guida una macchina nuova di zecca. Leonardo è la ciliegina sulla torta sfarzosa.
    Benjamin è l’opposto: lui non ha mai nemmeno sentito parlare di una borsa Chanel figuriamoci se ne ha mai vista una! La sua vita ruota intorno alle sue passioni: la musica, il gruppo musicale che ha fondato, il suo corso di studi all’Università, la sua famiglia, i suoi amici. Se Cat è bianco lui è nero. Niente apparentemente li accomuna, eppure basterà uno sguardo per rendersi conto che la vita non sarà più la stessa per nessuno die due.
    Leonardo è tutta apparenza; Benjamin Carter è la verità che ti viene sbattuta in faccia quando ti allontani, anche solo per un secondo, dal mondo dorato che ti circonda.

  • Come è nato il titolo Matching Scars?
  • È nato a seguito di settemila scarabocchi sul mio quadernino, dopo essermi scervellata per mesi sul nome del gruppo. Una catena di parole infinite fino ad arrivare a Matching Scars: “cicatrici identiche”. Nel secondo episodio della serie, “Quanto Dura Per Sempre” spiegherò come nasce per Ben il nome della sua band.

  • Il finale è davvero… inaspettato! Tutto sembra andare in una certa direzione e poi… ecco che tutte le certezze del lettore vanno in frantumi! Si è trattato di un bel colpo di scena, l’avevi ideato così fin dall’inizio?
  • Ho sempre saputo che avrei scritto una trilogia, questi personaggi sono giovani, freschi, senza pensieri e vivono un amore unico, di quelli che si vivono solo a vent’anni… ma “Quanto dura per sempre?”. Erano troppo piccoli entrambi per giurarsi amore eterno, avevo bisogno di vederli maturare. Così nel secondo episodio vedremo l’evoluzione di Cat, mentre nel terzo l’evoluzione di Ben, così da arrivare a una finale resa dei conti dove, guardandosi in faccia, dovranno capire se questo amore è più forte di tutto o se si è trattato solo di una forte passione che si è spenta con il tempo.

  • Potresti scegliere una citazione dal tuo romanzo da condividere con i nostri lettori?
  • Questo è uno dei miei passaggi preferiti. A parlare è Ben:

    Arriviamo all’ultima canzone senza che me ne accorga. È il momento della verità, è la nostra canzone, l’ultima che ho scritto, quella per la quale ho dovuto discutere con il gruppo una settimana per convincerli a suonarla.
    È stato un fottutissimo rischio ma così è la vita, un rischio continuo. Bisogna osare, rimanere nell’acqua e nuotare sempre più a largo. Superare i propri limiti sempre. Non mi importa cosa pensa il resto del mondo. Nella vita puoi essere qualcuno o confonderti nella massa, non esistono vie di mezzo.
    Osservo Blondie solo per un secondo, dopo di che sono costretto a spostare lo sguardo. Chissà se ha capito che questa canzone l’ho scritta per lei poco dopo averla conosciuta, se ha capito che è lei l’unica che mi lascia senza fiato ogni volta che incrocio i suoi occhi.

    Ti ringrazio per essere stata nostra ospite.
    Grazie a voi per avermi ospitata, è stato un vero onore.

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5 Comments
  • Serena L.
    6 Febbraio, 2017

    Mi piace molto la citazione che ha scelto l’autrice, ormai è tardi per partecipare e cercare di vincere il libro ma sembra una lettura molto interessante

    • tazzine e zollette - strega del crepuscolo
      strega del crepuscolo (Chiari)
      9 Febbraio, 2017

      Dipende quanto hai commentato durante il mese scorso, cmq continua a seguire la nostra iniziativa, ogni mese sarà dedicato a un diverso romanzo ^_^

  • Gabriella Nenna
    7 Febbraio, 2017

    E’ bello leggere di autrici italiane che scelgono di ambientare il proprio romanzo all’estero perché ci sono realmente state, le esperienze contano, aiutano a dare spessore e veridicità

    • tazzine e zollette - strega del crepuscolo
      strega del crepuscolo (Chiari)
      9 Febbraio, 2017

      Verissimo, se un luogo visitato ci ha colpito particolarmente e lo associamo a una bella esperienza penso venga spontaneo sceglierlo come ambientazione.

  • FABRY
    7 Febbraio, 2017

    La passione per le borse accomuna anche a me con la protagonista ahah mi viene proprio voglia di leggerlo questo libro

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