Intervista a Stefania Siano, la nostra special guest del mese di febbraio

    Buonsera cuplovers! Oggi per la nostra rubrica “una bevuta in compagnia” abbiamo il piacere di ospitare Stefania Siano la nostra special guest del mese di febbraio, di cui ho letto con piacere il romanzo “Dov’è Alice?” (trovate la mia recensione QUI).
    [custom_frame_right]una bevuta in compagnia sul blog letterario de le tazzine di yoko - interviste[/custom_frame_right]

    Intervista a Stefania Siano
    A CURA DI STREGA DEL CREPUSCOLO (Chiari)

  • Benvenuta nel nostro salottino virtuale. Parlaci di te: chi è Stefania?
  • Sono una semplice ragazza che ama leggere e che ha vissuto in un mondo tutto suo fin da piccola. Un giorno ho deciso di portare i miei personaggi e le storie surreali su carta ed è iniziato tutto come una semplice valvola di sfogo, poi ho capito che non potevo fare a meno di scrivere, scoprendo il mio piccolo angolino di pace.

  • Com’è nata l’idea delle Alici?
  • Nel 2011 ho vinto un concorso letterario con il racconto il “Dott. A-Z”. Questo personaggio è nato all’improvviso, l’ho adorato fin da subito e volevo dargli più campo d’azione. Da questo è nato Alice, ma il Dottor A-Z è una figura che inserisco sempre nei miei scritti, a volte ha un ruolo importante, altre volte è solo una comparsa. È come se fosse il mio porta fortuna, con lui ho pubblicato la prima volta e insieme continuiamo questo percorso.

  • Il mondo magico dove sono ambientate le vicende è davvero originale e interessante. Qual è il luogo che preferisci?
    Sicuramente Paese Sogni d’Oro. Il luogo in cui si svolge la vita sociale dei cittadini di Città dei Sogni, un posto stravagante e bizzarro, dai mille colori e sfumature.

  • Parlami di Arianna e di sua sorella Alice e del legame che c’è tra loro. Ti sei ispirata al legame tra te e tua sorella per descrivere il loro rapporto?
  • Io e mia sorella abbiamo un legame molto profondo e ammetto che è stato fonte di ispirazione per le vicende di Arianna e di Alice, soprattutto per i ricordi dell’infanzia. Credo che il legame tra sorelle sia il rapporto più forte che esista, proprio perché si cresce insieme, si ride, si piange, si affrontano le difficoltà fin da piccoli… ed è questo il filo che unisce Arianna e Alice.

  • Un ruolo molto importante nel romanzo è dato ai ricordi e ad un diario speciale che aiuterà la protagonista. Come mai, in quest’epoca così tecnologica, hai scelto un diario segreto come mezzo per custodire i ricordi di Arianna?
  • Semplicemente perché ho immaginato Arianna nel “mio” passato e quando ero ragazzina si usavano ancora i diari segreti, in più non sono una grande amante della tecnologia anche se oggi è indispensabile.

  • Nel tuo romanzo i genitori preferiscono acquistare un’alice che faccia compagnia ai figli piuttosto che aiutarli a socializzare. Mi è sembrato un modo semplice e rapido per i genitori per risolvere i problemi dei figli, invece di parlarne con loro e trovare una soluzione “tradizionale”. Pensi che, al giorno d’oggi, invece di risolvere i problemi i genitori preferiscano affidarsi alla tecnologia?
  • Assolutamente sì. Inevitabilmente mi trovo a fare dei confronti con la mia infanzia e quella dei bambini che vedo oggi e spesso gli adulti risolvono tutto con giochi tecnologici.

  • Cosa mi puoi dire del Signor Bianconiglio?
  • Assume un po’ il ruolo di guida e di “grillo parlante” in questa storia. È quella parte della nostra infanzia che non ci abbandona mai.

  • Il tuo romanzo ha una cover davvero molto bella e, all’interno dell’ebook, ho trovato un altro disegno, hai mai pensato di realizzarne una versione illustrata?
    Sì, ammetto che è un progetto che ho in mente con mia sorella e che vorremo sviluppare un giorno.

  • Potresti scegliere una citazione dal tuo romanzo da condividere con i nostri lettori?
  • Un piccolo dialogo tra Arianna e il Signor Bianconiglio.

    «Avevi bisogno di tempo, dovevi trovare tu la strada dei ricordi, io ti ho dato solo gli strumenti adatti.»
    Mi metto in ginocchio sul letto e chiudo il diario.
    «Perché mi stai parlando allora?»
    «Il Dottor Z ha capito che stai ricordando e non abbiamo più tempo.»
    «Più tempo per cosa?»
    «Arianna dobbiamo tornare indietro, dove tutto ha avuto inizio.»

  • Attualmente stai lavorando al progetto legato ad “Aki il bakeneko” una piccola saga composta da diversi racconti, ti va di parlarmene? Come mai hai scelto proprio un bakeneko come protagonista?
  • Aki è un Bakeneko, ovvero un demone gatto della cultura giapponese che per un imprevisto si trova a vivere tra gli esseri umani assumendo le sembianze di un ragazzo di nome Hiroshi. Questa saga ricorda molto l’atmosfera leggera e divertente degli anime e dei manga, anche se il primo volume affronta l’importante concetto della diversità.
    Sono dei piccoli racconti illustrati da Paola Siano, al momento sto lavorando al secondo e spero di autopubblicarlo per la fine dell’anno, anche perché nel 2018 sarò impegnata con l’uscita di un romanzo fantasy con la Plesio Editore.
    Perché ho scelto un Bakeneko? Perché amo i gatti ed è una figura demoniaca molto misteriosa nell’ambito delle leggende giapponesi. Aki ha il tipico carattere di un gatto: è diffidente, scontroso, ama il buon cibo ed è il padrone di se stesso, peccato che la sua vita verrà stravolta da Yoko, una ragazzina per metà italiana e per metà giapponese e da Amaya, una demone gatto, eternamente innamorata del povero Aki.

    Grazie per essere stata nostra ospite.

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5 Comments
  • Stefania Siano
    27 Febbraio, 2017

    Grazie per l’intervista <3

    • tazzine e zollette - strega del crepuscolo
      strega del crepuscolo (Chiari)
      27 Febbraio, 2017

      Prego ^_^ Grazie a te.

  • Hachi *nana*
    28 Febbraio, 2017

    Aki il Bakeneko mi ispira proprio per questa sua somiglianza ai manga 🙂

    • tazzine e zollette - strega del crepuscolo
      strega del crepuscolo (Chiari)
      28 Febbraio, 2017

      Anche a me ^_^

    • Stefania Siano
      28 Febbraio, 2017

      Ciao Hachi. Grazie! *-*
      L’ambientazione ricorda molto quella dei manga 🙂

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