Divini rivali: recensione un po’ delusa del romanzo di Rebecca Ross
Ciao Cucchiaini, mi sono avventurata nel fascinoso mondo di “Divini Rivali” di Rebecca Ross con l’intento di staccare un po’ dalla mia zona di comfort letteraria. La mia scelta di abbandonare i soliti generi è stata motivata dalla ricerca di una lettura leggera e avvincente, un modo per distogliere la mente e concedermi una pausa dalla routine. E in effetti, è proprio ciò che ho trovato in questo libro.
nel piattino abbiamo:
Divini rivali
Rebecca Ross
Edito da Fazi Editore (07 novembre 2023)
Pagine 408
€ 18,50 cartaceo – € 9,99 ebook
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TRAMA DELL’EDITORE
Mentre una sanguinosa guerra tra divinità infuria nel paese, la diciottenne Iris Winnow cerca di rimettere insieme i pezzi della sua vita. Il fratello è partito per la guerra e non dà notizie di sé, la madre annega i dispiaceri nell’alcol, il lavoro da giornalista non le dà soddisfazioni. Sogna un futuro in cui la sua scrittura farà la differenza grazie alla promozione a editorialista, ma per ottenerla deve competere con l’affascinante e scontroso Roman Kitt. L’unica valvola di sfogo, per Iris, è la sua macchina da scrivere, dono dell’amata nonna, con cui spera di mettersi in contatto con il fratello scomparso, ma le lettere che infila sotto al guardaroba finiscono proprio nelle mani di Roman, che decide di risponderle anonimamente avviando così un rapporto epistolare. Questo legame speciale e inaspettato farà nascere tra i due complicità e attrazione, trascinandoli nel vivo di un conflitto che deciderà le sorti non solo del loro paese ma anche del loro amore.
Due giornalisti rivali uniti da un legame magico intrecceranno per sempre i loro destini attraverso l’inferno della guerra e l’incanto della passione. Si dice che l’amore vinca su tutto, ma può trionfare anche in uno scontro tra divinità?
Una lettura non “bella”, ma comunque con qualcosina di piacevole… tre tazzine tonde tonde.
Hai mai la sensazione di indossare un’armatura, giorno dopo giorno? L’impressione che la gente, quando ti guarda, veda solo il bagliore dell’acciaio di cui ti sei tanto prudentemente rivestito?
Nonostante le mie aspettative di un’esperienza rilassante, “Divini Rivali” ha lasciato un po’ a desiderare. La trama, sebbene presenti momenti intriganti, sembra restare sulla superficie delle vicende, senza mai immergersi in profondità.
I personaggi purtroppo seguono percorsi narrativi piuttosto prevedibili. Iris Winnow, con la sua forza e determinazione, sembra aderire a troppi “già visti” in precedenti opere Young Adult, mentre Roman Kitt, inizialmente ritratto come freddo e calcolatore, si evolve secondo uno schema tipico e ben noto.
La trama, centrata su guerra, amore e il potere delle parole, sembra muoversi lungo sentieri già battuti, senza aggiungere nuove sfumature o approfondimenti significativi. La guerra tra le divinità, sebbene potenzialmente interessante, non riesce a trasmettere un senso di vera complessità, limitandosi a una rappresentazione piuttosto confusa del conflitto, il tutto contornato da un world building dal sapore sciapo incapace di catturare l’attenzione e permettere la corretta immersione.
L’aspetto romantico, pur avendo i suoi momenti toccanti, si sviluppa seguendo cliché consolidati, e le lettere d’amore, pur romantiche, sembrano mancare di una profondità emotiva autentica, un classico caso non avvincente di “Enemies to Lovers”.
Se state cercando una lettura che sfidi gli schemi e approfondisca tematiche in modo più originale, potreste rimanere un po’ delusi.