Atto d’amore: recensione del libro d’esordio di Joe R. Landsdale

Buon pomeriggio cuplovers, oggi torno sul blog con una nuova recensione librosa. Se ci seguite su instagram (se non lo fate, malissimo) saprete che io e le altre ragazze partecipiamo ogni mese a un bookclub organizzato dalla Feltrinelli di Genova. Sebbene per la maggior parte siamo lettori fantasy, ogni mese viene proposto dall’organizzatore un genere diverso e a gennaio toccava al thriller. Come sempre, sono stati proposti vari titoli e come sempre quasi tutti quelli che hanno votato questo libro non si sono presentati all’incontro (è un classico XD) il titolo vincitore era “Atto d’amore” di Joe R. Lansdale e adesso ve ne parlo.

Anche voi partecipate a qualche bookclub?  *-*

Atto d'amore cover per la recensione su Le Tazzine di Yokonel piattino abbiamo:

Atto d’amore

(Act of Love)
Joe R. Lansdale
Edito da Einaudi (04 marzo 2023)
Pagine 216
€ 12,50 cartaceo – € 7,99 ebook
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TRAMA DELL’EDITORE

Il primo romanzo di Joe R. Lansdale. Il ritratto di un serial killer sadico e narcisista e di un poliziotto disposto a tutto pur di fermarlo e salvare la sua famiglia. Due ossessioni tanto distanti quanto terribilmente vicine. Le strade di Houston negli anni Ottanta sono strade pericolose, e capita spesso che da dietro qualche cassonetto spunti un cadavere. Come quello di Bella Louise, una prostituta piuttosto nota in giro. Le indagini sull’omicidio vengono affidate al tenente Marvin Hanson, che prende subito a cuore il caso; perché c’è qualcosa di strano dietro quell’omicidio, qualcosa che fa pensare non sia l’ultimo. C’è una ferocia tutta particolare, che un cronista locale, Philip Barlowe, documenta morbosamente sulle pagine dello «Houston Bugle», soprannominando l’assassino il «Macellaio». E il Macellaio, esaltato dall’attenzione mediatica, continua a colpire, sempre più spietato, sempre più perverso. Hanson studia il suo metodo, profila un identikit ed è convinto che il colpevole sia un collega del quinto dipartimento, il più corrotto e marcio della città. Ma la verità a volte è molto più profonda, semplice e inquietante…

Una buona lettura, 4 TAZZINE MENO QUALCHE PICCOLA COSINA
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Atto d’amore, romanzo d’esordio di Lansdale, letto oggi non appare come un libro particolarmente innovativo. Storie di serial killer molto violente ce ne sono a bizzeffe, ma se pensiamo che questo romanzo è datato 1981 (all’epoca non ero ancora nata), prima di Hannibal Lecter e di tutti i serial killer più famosi, beh, allora Atto d’amore assume tutta un’altra valenza.

Atto d’amore narra di un serial killer noto come il Macellaio che imperversa nella notte, uccidendo e mutilando donne a caso, la sua violenza è qualcosa di inaudito e l’autore non ci risparmia i dettagli più macabri e cruenti che, devo dirlo, per me che ho una fervida immaginazione, erano davvero un po’ “too much”. E, leggendolo in ebook, non riuscivo nemmeno a saltare queste parti senza rischiare di perdermi tutto il resto. Insomma, non vi consiglio di leggerlo vicino ai pasti. Per lo meno se, come me, non digerite certe scene. Il tutto è reso ancora più vivido dalla presenza di svariati punti di vista tra cui anche quello del killer. Che, come parte del suo rituale, non solo uccide le sue sventurate vittim,e ma si diletta ad asportare loro il seno e a sventrarle… davvero un bel quadretto. Il sangue davvero non manca, così come non mancano altre perversioni. Il killer, oltre a uccidere le vittime e asportarne gli organi soffre anche di una certa… necrofilia per cui, prima di finire, il killer scopa i cadaveri. Una violenza che non ha termine nemmeno con la morte, anzi, la morte è quasi l’inizio, per il killer, di un processo di violenza che non ha una fine se non nel suo stomaco dato che le parti del corpo che amputa alle vittime vengono poi da lui mangiate (non si spreca nulla).

Per fortuna, oltre al punto di vista di questo simpatico giovanotto, c’è anche quello della sua controparte. Il detective Hanson rappresenta la quintessenza della giustizia più brutale, quella che vuole eliminare il male alla radice, fisicamente. Hanson, più che sbattere il killer in prigione, vuole ucciderlo senza passare per un tribunale e, vista la natura cruenta dei crimini e il numero sempre più alto di vittime, viene difficile dargli torto.

Altra protagonista della vicenda sono i bassifondi della città, luogo disperato, malsano, brutale e privo di speranza, dove il killer vive e da cui pare trarre forza.

Man mano che si prosegue nella lettura, la caccia al serial killer diventa sempre più serrata e personale fino a quando quest’ultimo prenderà di mira il detective e i suoi affetti con inseguimenti serrati, macabri pacchi regali e tutto il repertorio che vi aspettereste da uno psicopatico.

Il più grande problema di Atto d’amore è che ci sono davvero pochi personaggi principali ed escludendo quelli che, per forza di cose, non potevano essere il killer (come la moglie e la figlia del detective Hanson e il medico legale), restano davvero pochi sospettati e intuire chi si celi dietro alla follia omicida che sta terrorizzando la città non è troppo difficile. Se amate le descrizioni raccapriccianti e le atmosfere torbide non posso che consigliarvene la lettura.

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