
Come già in molti di voi sapranno siamo iscritte al S.E.U., l’associazione degli Scrittori Emergenti Uniti 🙂 Questo sopratutto per promuovere la nostra antologia -che presto vedrà la sua seconda pubblicazione!- e dare maggiore visibilità agli autori che vi hanno così gentilmente partecipato. Al S.E.U. ci siamo subito sentite come a casa e non potevamo non partecipare a questo blogtour di 4 tappe, nelle quali vi presentiamo alcuni dei suoi autori fantasy che hanno pubblicato romanzi epico-classici o romantici.
Partecipate alle tappe e potrete vincere ad alcuni di voi alcuni bellissimi romanzi!
Ci saranno 3 vincitori e 3 pacchetti a tema: alchemico – scintillante – etereo, che conterranno questi libri:
Vi abbiamo abbastanza incuriosito? 😉
Ecco come parteciapre:
- Condividi la presente tappa dove vuoi invitando i tuoi amici a partecipare (Facebook, Instagram, Twitter, Google+) e copia il link di condivisione sul blog (sarà necessario farlo per ogni tappa, per un totale di 4 condivisioni)
- Commenta brevemente almeno una tappa, lasciando la tua opinione sui libri che partecipano al tour
I lettori che avranno seguito le due regole indicate, parteciperanno all’estrazione finale che prevede 3 vincitori. Il primo avrà la possibilità di scegliere quale pacchetto preferisce, i rimanenti andranno al secondo e al terzo.
Nella nostra tappa faremo un’intervista flash agli autori di questi libri in palio. Siccome non sono pochi abbiamo pensato a 3 domande a cui potessero rispondere più o meno tutti 😉 eccovele insieme alle risposte:
a) L’ispirazione è qualcosa che reputiamo davvero importante in una storia. Come vi ha trovato? È stato amore a prima vista o un cercare di afferrarla scivoloso e faticoso?
Valentina Bellucci, “Black Angel”
Non riesco a scrivere senza ispirazione. È una cosa che viene da sé, non vado a cercarla. È un po’ come se la storia stessa esistesse già da qualche parte e venisse da me a chiedermi di scriverla.
L’ispirazione è sempre stata in me, l’unico ostacolo semmai è stato quello di riuscire a capire come trasformare al meglio la mia immaginazione in qualcosa da condividere con gli altri. Una volta messi insieme i pezzi tutto è sembrato abbastanza naturale.
L’ispirazione non mi manca. Leodhrae si è plasmato nella mia testa diversi anni fa ormai e col tempo sono riuscita a dargli la forma migliore che ho potuto. Mi sento come una reporter da un mondo parallelo e scrivo la sua storia così come mi viene raccontata dai suoi abitanti.
L’ispirazione è arrivata dal mio amore per i romanzi fantasy e soprattutto da Fantaghirò. Questo famoso personaggio è stato in realtà inventato da Italo Calvino, infatti il racconto “Fantaghirò persona bella” è suo. È stato amore a prima vista, ma come ogni vero amore va costruito giorno per giorno.
Direi che mi ha trovata per caso. È apparsa e ha continuato a restare con me mentre scrivevo. Mi sono immaginata la vita noiosa della protagonista, una ragazza come tante altre e poi ho creato per lei una scappatoia, in cui lei inciampa per caso, un nuovo mondo avventuroso in cui vivere. L’ambientazione, i personaggi, il viaggio per la ricerca dei cristalli sono nati da soli, mentre scrivevo, e ogni dettaglio si delineava man mano nella mia mente. Non ho mai dovuto inseguire la storia; è stata lei a trovarmi e a spingermi a coltivare l’idea iniziale.
Per i fantasy è stato amore a prima vista, sebbene nel corso degli anni io mi sia avvicinata molto di più ai rosa. Sono un’anima romantica e sognatrice e ho deciso di provare questa via dopo un romanzo lungo e in parte autobiografico che non ho mai pubblicato. L’ispirazione non è mai mancata, piuttosto ho imparato negli anni a migliorare la forma e a creare dei personaggi più credibili.
Ognuno dei nostri autori ha un suo modo di vivere la propria ispirazione, ma ognuno di loro è riuscito ugualmente a metterla su carta in maniera originale e accattivante. E’ stato davvero difficile scegliere 12 racconti (+1) tra tutti quelli che ci sono arrivati.
L’ispirazione è arrivata chiara e inaspettata durante un sogno al quale ho aggiunto un periodo storico reale al quale mi sento molto legata. Chiara, lineare e con lei chiari tutti i personaggi in un crescendo emozionale intenso.
Non ho mai avuto difficoltà con l’ispirazione e nel caso della serie de Il cavaliere di Eron ho trovato l’ispirazione iniziale in una serie di sogni che ho fatto per un periodo. Ovviamente la storia che è uscita fuori ha poco a che vedere con i sogni che ho fatto, ma l’input è stato quello. Il primo libro l’ho scritto in 5 mesi (nonostante lavorassi), quindi direi che l’ispirazione è stata abbastanza immediata.
Beh… la storia di Atlantica è stata creata e costruita da me durante vecchie partite di gioco di ruolo col mio gruppo di amici. Dopo diversi anni ho voluto fissare questa storia su una serie di libri e così ho romanzato queste avventure che hanno tutte questo filo conduttore: la città di Atlantica.
Non è stato facile, ma la passione era tanta; ho cercato inoltre di creare un libro per adulti principalmente per poter gestire anche argomenti complessi come i sentimenti, la maturazione caratteriale, la moralità…
b) Ogni autore ha il suo stile e il suo modo di scrivere. Come definireste il vostro? Scrivete tutto d’un fiato, rileggendo poi la storia per riviverla interamente, oppure preferite scrivere e rileggere dopo poche righe per analizzarla passo per passo?
Scrivo di getto, poi magari dopo rileggo più volte, tipo alla fine del capitolo o alla fine di due o tre capitoli, proprio per sistemare qualcosina che mi era sfuggita.
Diciamo che quando mi lascio catapultare miei mondi fantastici non mi fermo fintanto che non ho esaurito tutte le idee. Scrivo tutto d’un fiato e solamente quando ho appagato il mio appetito letterario mi fermo per rileggere cosa ho realmente partorito. Quando ho un’idea sento la necessità di scriverla immediatamente, per non perdere la sensazione che essa mi ha ispirato.
Quando riesco a scrivere, di solito sono un fiume in piena e preferisco riversare tutta l’energia sulle pagine, come preda della corrente. Quando questa furia creativa cala, allora con più attenzione e calma ricontrollo tutto quanto.
Il mio modo di scrivere è assolutamente sconclusionato, quindi da evitare. Scrivo di getto e poi vado a rivedere dei punti dove credo di aver ripetuto qualcosa… per questo ringrazio il lavoro dell’editor, senza di lei mi sarei persa nella giungla.
Senza dubbio lo definirei diretto. Si è sviluppata mentre premevo i tasti sul mio computer, e ogni idea successiva nasceva in modo naturale da quella che stavo scrivendo. La cosa che più mi piace del mio modo di scrivere è che non so mai come finiranno le storie che invento, prima di averle finite. E non lo so perché è come se avessero vita propria e andassero avanti come vogliono loro. Questo mi dà modo di emozionarmi insieme ai personaggi, di provare il loro dolore e la loro gioia.
Ho sempre avuto la tendenza a scrivere seguendo l’ispirazione del momento, ribaltando anche talvolta gli schemi prefissati. Ora faccio due stesure, la prima abbastanza di getto, la seconda più ponderata, controllando la coerenza e approfondendo molte scene. La terza rilettura, insieme ai miei correttori, è per l’editing, a cui nel corso degli anni ho imparato a dare più importanza.
Scrivo tutto d’un fiato vivendo ogni momento (emozionandomi nel rileggere), più scrivo e più scriverei, alcuni personaggi li avevo ben precisi in mente fin da subito mentre altri hanno preso vita nel corso della storia.
Il mio stile è stato definito “cinematografico”, perché leggendo i miei libri si riesce a “vedere il film”. Per quanto mi riguarda preferisco definirlo “teatrale”, sulla falsa riga dello stile di Pirandello per intenderci. Forse perché anch’io come lui (ovviamente moooolto più in piccolo) ho scritto per il teatro e quindi ho l’abitudine di scrivere dialoghi calzanti e dare descrizioni “efficienti ed efficaci”.
Per quanto riguarda la stesura, di solito scrivo un capitolo (senza fermarmi se possibile) e, una volta finito, lo rileggo subito per vedere se magari correggendo qualche frase ho perso il senso del discorso oppure se magari un paragrafo è troppo lungo o troppo corto. Dopodiché, una volta finita la prima stesura, rileggo tutto il libro insieme, facendo meno pause possibili e, se riesco, leggendolo ad alta voce. Anche questa volta presto attenzione solo al contenuto e al ritmo, perché tutto sia corretto e scorrevole. Infine faccio un’ultima lettura per correggere solo i refusi; negli ultimi due anni ho “delegato” questa lettura a un professionista.
Io scrivo sul computer: scrivo, leggo e correggo, finché a piccoli passi non vedo che la storia “cammina”. Nella mia mente ho la struttura e la direzione della narrazione, ma tendo a archiviare una mole di dati (luoghi, date, personaggi, dettagli) per assicurarmi che l’intero lavoro sia coerente.
Sono lento, lo so, adoro che il lettore si senta circondato di dettagli che può apprezzare e capire e quando si imbatte in uno e non lo capisce, è perché io voglio che sia così… almeno in quel punto in cui è arrivato a leggere.
c) Relativamente al romanzo proposto nel blog tour, ci sarà un seguito o si tratta di un capitolo unico? Cosa dobbiamo aspettarci?
Black Angel è solo il primo capitolo di una saga lunga quattro libri (sto pensando anche a un quinto XD). Spero di proporvi al più presto il secondo libro: La Rosa Nera.
Certamente ci sarà un seguito, in realtà esiste già e si chiama “Il sigillo di Atlas”. L’obbiettivo è quello di stupire, soprattutto per l’originalità. Io ho adorato scrivere questa storia e spero di poter regalare le stesse sensazioni a chi vorrà leggerla.
È il primo di una saga di cui esiste già il secondo (Il Potere di un Dio) e di cui a fine anno dovrebbe uscire il terzo (Gli Angeli dell’Apocalisse) che non sarà conclusivo. Spero di chiuderla con un quarto, massimo quinto, libro.
Il romanzo è autoconclusivo, al massimo potrei pensare di buttarmi su uno spin- off.
Posso già anticipare che ci sarà un seguito. “I cristalli di Mithra” è il primo capitolo di una saga fantasy.
Il secondo, di cui non voglio ancora svelare il titolo, uscirà a Dicembre e vedrà i protagonisti alle prese con nuove sfide e nuove alleanze. Astrid dovrà fare i conti con nemici molto pericolosi ma avrà il coraggio di affrontarli a testa alta, a fianco degli Eterei e di nuovi preziosi alleati.
Si tratta di una trilogia che sta per essere conclusa, infatti al momento mi sto occupando dell’editing del terzo e ultimo libro. Non sono previsti altri seguiti, in quanto ho creato alcuni capitoli finali che mostrano i personaggi una decina di anni dopo le ultime avventure.
Beh, la nostra è un’antologia per cui ogni racconto è già autoconclusivo, ma stiamo lavorando alla pubblicazione di una seconda raccolta, sempre con racconti di vario genere dove componenti come fantasia e amore non mancheranno!
È il primo di quattro volumi. Cosa aspettarsi? Mi sposterò in un periodo ancora precedente dell’Inquisizione e scomoderò alcuni illustri personaggi del passato mescolandoli al destino dei miei personaggi.
Come già anticipato, “Il cavaliere di Eron – L’avvento” è il primo di tre volumi appartenenti alla stessa serie. La saga finisce con il terzo volume (Le origini) già disponibile.
Atlantica è un progetto molto grande e spero di avere la forza di portarlo avanti e dargli la dimensioni che merita. Dopo Atlantica la genesi è già disponibile A. la fondazione che ne è il diretto seguito. Spero di riuscire a dare presto alle stampe anche la terza parte.
E con quest’ultima risposta abbiamo concluso questo blogtour ^_^ sbrigatevi a partecipare se non lo avete ancora fatto, l’estrazione è l’8 di novembre!!
Vi lascio i link alle precedenti tappe:
- La tana dei libri sconosciuti | Presentazione dei libri e analisi delle copertine
- Il rifugio degli elfi | Biografia autori e spazio al cattivo della storia
- Suitcase di libri | Due parole sull’ambientazione dei romanzi presentati
- Le Tazzine di Yoko | intervista flash agli autori
Qui troverete l’evento facebook dedicato, se segnalate la vostra partecipazione farete un favore alle organizzatrici 😉
BLOG TOUR
Marianna Di Lorenzo
3 Novembre, 2016Wow la tappa dedicata all’intervista agli scrittori dovrebbe esserci sempre e con questa che scopri lo scrittore e pertanto il libro da cosa è stato ispirato scrivendolo ne diventi parte…complimenti
e grazie dell’opportunità
Marianna Di Lorenzo
3 Novembre, 2016ho dimenticato il link di condivisione sorry
https://www.facebook.com/marianna.dilorenzo.9/posts/1142897585800853?pnref=story
yoko
4 Novembre, 2016l’ispirazione nasce in modi sempre diversi 🙂 è bello vedere come si forma ed evolve
cinzia catalucci
3 Novembre, 2016Le interviste agli autori sono molto gradevoli perchè ti permettono di scoprire qualcosa in più o la molla che ha spinto lo scrittore a scrivere proprio quel libro…condiviso su FB e su G+ https://www.facebook.com/cinzia.catalucci.7/posts/1138180602883954
Marianna Facciolli
3 Novembre, 2016Questa ultima tappa è stata una vera e piacevole sorpresa.
Leggere le loro risposte alle vostre domande è stato come conoscerli un po di più oltre il loro scrivere… ed è stato bello ed interessante !!!
Grazie e come avete gestito questa tappa.
yoko
4 Novembre, 2016felicissima che ti sia piaciuta Marianna 🙂
non ti nascondo che avevamo paura risultasse un po’ incasinata visto che gli autori sono un po’
Patrizia
3 Novembre, 2016Mi piace la risposta di Giorgio Zanzi alla domanda sull’ispirazione. Il fatto che lui abbia in qualche modo creato un romanzo da quello che lui ha fatto in un gioco dedicandosi alla crescita dei personaggi mi da una buona sensazione.
Condivisione: https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=1823654777876016&id=100006945331733&ref=bookmarks
Regno di Atlantica
5 Novembre, 2016Ciao Patrizia, grazie per l’apprezzamento. Se ti ho incuriosito chiedi pure…
Cosetta, la mia narratrice, parte proprio come una ragazza inesperta, un pò ingenua e senza particolari capacità. Sarà l’avventura, la sua caparbietà e la cura da parte di altri personaggi a farla crescere, non solo nelle sue capacità, ma soprattutto facendola maturare come donna.
Sei ovviamente invitata nel Regno di Atlantica (pagina facebook) dove nelle NOTE potrai trovare molte curiosità del mio romanzo.
Rimi Ns
3 Novembre, 2016Ciao 😀
Finale col botto!
Mi piacciono le interviste perché ti permettono di conoscere l’autore e ciò che sta alle spalle di un libro! *o*
Ricapitolando per il blogtour: Ho partecipato all’evento fb come “Romi Rimiesse”, ho commentato le tappe e le ho condivise (1′ tappa: https://twitter.com/rimiesse/status/790836770434846720
2′ tappa: https://twitter.com/rimiesse/status/790828310221713408
3′ tappa: https://twitter.com/rimiesse/status/792383950060658690
4′ tappa: https://twitter.com/rimiesse/status/792383950060658690 )
Grazie per questa opportunità! c:
Luigi Dinardo
3 Novembre, 2016https://www.facebook.com/luigi.dinardo.56
tappa piacevole, come le altre del resto. resto sul gruppo etere ma anche gli altri non son male!
yoko
4 Novembre, 2016è quello che ispira di più anche a me xD
Arafel
4 Novembre, 2016Condiviso su facebook http://www.facebook.com/arafeliridalia
Complimenti, bellissimo blog tour!! 😉
Luca Pagani
4 Novembre, 2016https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10209119707763656&id=1048060368
Devo dire che trovare la giusta ispirazione nel caos della vita quotidiana dev’essere veramente difficile.
Eleonora C
5 Novembre, 2016Belle interviste, autori molto interessanti!!!
https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=210947086008927&id=100012809104775
Fedor
6 Novembre, 2016Un finale in bellezza!