Salone del Libro: Cuori (di carta) servaggi
Salone del Libro 2022… che emozione!
Il migliore degli ultimi 3 anni. Ricco di eventi, incontri, stand e facce felici. Questo è il Salone che ci piace, che stupisce e conquista anche i non appassionati.
Domenica c’eravamo anche noi in quei oltre 150mila visitatori che si sono accalcati tra i padiglioni, dimentichi dell’afa straordinaria di questo maggio che a Torino sembra già luglio, catturati dagli stand, dagli autori e dagli editori.
Si respira carta al Salone, si respirano parole che vogliono essere lette. E noi lo abbiamo vissuto come delle bambine alla loro prima visita al parco giochi *-* padiglioni pieni, autori ovunque, incontri casuali o programmati, libri e ancora libri, a sera ci facevano male le gambe, ma sul nostro viso il sorriso soddisfatto ci accumunava tutte.
I dati parlano chiaro: questo Salone è stato un successo, di numeri e vendite, di tutto.
Passando per gli stand la soddisfazione degli editori era quasi palpabile, dopotutto il gruppo Mondadori parla di un +35% di vendite rispetto all’edizione di ottobre e non è il solo. È stato un successo anche per gruppi decisamente più piccoli come La Corte Edizioni o Delrai Edizioni, che ci hanno raccontato con entusiasmo la riuscita di questa edizione 2022 del Salone del Libro.
L’organizzazione questa volta è stata encomiabile (anche a pranzo non abbiamo fatto la solita coda straziante) e c’erano tanti posti a sedere -cosa di cui ci eravamo lamentate gli scorsi anni-.
È stato un piacere ritrovare facce conosciute, sentir urlare da uno stand “le tazzineeeee” e ritrovarsi abbracciate dall’autrice Barbara Bolzan ancor prima di capire di chi era la voce xD, cercare di estorcere a Ilaria Varese un ritorno al Tennessee in pompa magna per Gwen (ha promesso risvolti in tal senso, sapevatelo!! Il nuovo libro arriverà probabilmente a ottobre) e non solo. Firmacopie, eventi e incontri. Di certo eravamo ben visibili (con tre canotte bianche con ben impresso il logo rosso del blog), ma l’accoglienza ricevuta mi ha davvero scaldato il cuore.
A fine serata mi sono guardata intorno e i visi erano stanchi, ma felici. Borse piene, tutti soddisfatti degli acquisti.
Pochi sconti nel Padiglione Oval da parte dei grandi editori, sono stati invece i piccoli editori quest’anno a cercare di catturare il pubblico con offerte che erano anni che non vedevamo al Salone. Soliti sconti da Libraccio, ma anche super offerte da Hope Edizioni (dove ho preso 4 libri pagandoli in tutto 15€) e Queen Edizioni (dove ho preso “Relentless” a 10€), tanto per citarne due.
Un boom grazie soprattutto ai giovanissimi che hanno fatto salire le presenze alle stelle rispetto all’edizione di ottobre, poi si dice che i ragazzi non leggono …i ragazzi leggono, ma quello che vogliono loro, trascinati dal #booktok e dai loro blogger preferiti su instagram. Spinti dai consigli dei loro amati influencer hanno fatto si che il titolo più richiesto alla Mondadori sia stato il primo volume di “Heartstopper” (fascia tra i 14-18 anni), anche nello stand Adelphi il più venduto è stato “Follia” di Patrick McGrath (a partire dai 12 anni). Un caso? No di sicuro. Se solo i libri dedicati a loro (ma non solo a loro) avessero prezzi meno proibitivi, che ormai sostano sui 25€ a volume cartaceo e 10€ per un ebook, le vendite sarebbero duplicate.
Insomma, noi ci ricorderemo di questo Salone del Libro, bello, emozionante. Una fantastica esperienza 😀