Review party dedicato a “Le guerriere dal sangue d’oro” di Namina Forna

Review party Le guerriere dal sangue d'oro
Buongiorno tazzine 🥰 come procedono le letture di questo novembre agli sgoccioli? Io ho appena terminato la mia tbr del mese. Oggi, con tanto piacere, vi porto alla scoperta di un nuovo romanzo fantasy che arriverà nelle librerie italiane il 30 novembre grazie a Libri Mondadori:Le guerriere dal sangue d’oro” di Namina Forna.

Vibes africane, personaggi grigi e morali dubbie contraddistinguono il primo libro della saga Deathless. Il testo è breve e lo stile abbastanza scorrevole. L’incipit mi ha conquistata, ma non sempre il testo coinvolge. I temi sono forti e importanti, affrontati con coscienza dall’autrice.
Recensione Le guerriere dal sangue d'oro cover
nel piattino abbiamo:

Le guerriere dal sangue d’oro

(The Gilded Ones)
Namina Forna
Edito da Mondadori (30 novembre 2021)
Pagine 288
€ 18,90 cartaceo – € 9,99 ebook
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TRAMA DEL PRIMO LIBRO
«È tardo pomeriggio quando arriviamo al tempio. La piazza del villaggio è già gremita: le ragazze, nei loro abiti da cerimonia, si mettono in fila davanti ai gradini del tempio, con i genitori ai lati. Mio padre prende posto accanto a me quando i tamburi iniziano a suonare. Gli jatu marciano solennemente verso i gradini, le loro crudeli maschere da guerra brillano nella luce spenta del pomeriggio. Osservo le mura bianche e spoglie del tempio, il suo tetto rosso. Il rosso è il colore della santità. È il colore del sangue delle ragazze pure che saranno messe alla prova oggi.»

Deka conosce bene l’importanza del rituale della purezza. Sa che da esso dipenderà se potrà o meno diventare membro a tutti gli effetti del suo villaggio ed essere finalmente parte di qualcosa, proprio lei che si è sempre sentita diversa e fuori posto. Ma il giorno della cerimonia, il suo sangue si rivela d’oro, il colore della non purezza. Le conseguenze, Deka lo sa bene, potrebbero essere peggiori della morte. Per questo, quando una misteriosa donna va a trovarla nel luogo in cui è imprigionata e le propone di andarsene dal villaggio per entrare a far parte di un esercito composto da ragazze esattamente come lei, le alaki, non ha dubbi. Pur comprendendo i pericoli che la aspettano, Deka decide di abbandonare la vita che ha sempre conosciuto. Ma già nel viaggio che la conduce alla capitale del regno, e alla più grande battaglia della sua vita, scoprirà presto che la grande città serba molte sorprese. E che niente è davvero come sembra, nemmeno lei.


3 TAZZINE
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Partirei subito con l’aspetto che più vi interessa: Le guerriere dal sangue d’oro mi è piaciuto o meno? Mi ha convinto o l’ho trovato banale e scontato? Allora, il romanzo non mi ha emozionato al punto da farlo rientrare tra i libri più belli dell’anno; dopo un inizio che mi aveva davvero coinvolta piano piano si perde. Ad ogni modo è un testo originale, per nulla scontato e dalle tematiche forti. 

Deka è una giovane ragazza dalla pelle scura che vive in un villaggio la cui popolazione ha la pelle chiarissima, i capelli biondi e gli occhi azzurri. Si sente sempre fuori posto, messa in discussione ed emarginata. Solo il rituale della purezza potrà conferirle la sicurezza che da sempre ricerca. Se il suo sangue sarà rosso verrà considerata pura e non correrà alcun pericolo, mentre se, diversamente, il suo sangue sarà oro verrà segnata come un mostro e la morte è la pena che le spetta in quanto impura. Deka vive solo con il padre, la madre è morta da poco e la sua assenza è dolorosa per la figlia. Il padre è l’unico che comprende a pieno le insicurezze della figlia ed è pronto a supportarla, questo fino al rituale della purezza… da quel momento tutto cambia. 

L’ispirazione africana è evidente, l’autrice ha rielaborato folclore e leggende africane adattandole al suo universo fantasy. La magia e i poteri sono originali ed inediti, l’universo magico non è banale ma si fonda su leggende, miti e misteri. Le guerriere dal sangue d’oro sono una leggenda vivente e le origini dei mostri della storia un mistero. La nascita di Deka stessa e la morte di sua madre restano avvolte dalla nebbia fino al termine del romanzo. I personaggi non sono sono ben definiti, nessuno è bianco e nessuno è nero, le sfumature contraddistinguono ogni soggetto della storia.

Le ragazze impure sono mostri? I mostri sono davvero tali o vengono soltanto visti e percepiti come esseri malvagi ma in realtà non lo sono? Il romanzo è ricco di metafore e spunti di riflessione filosofici, è ambizioso e non lo nasconde, ma non sempre riesce a mantenere alto il livello di coinvolgimento del lettore. A volte la Forna si perde in eccessive descrizioni e ripetitive battaglie quando in realtà avrebbe benissimo potuto rendere più snello lo scritto e ancora più scorrevole la prosa.

I temi sono forti e importanti: violenza sulle donne, abusi, discriminazione razziale, autoderminazione e lotta di classe permeano le pagine del primo volume, tutti argomenti affrontati a dovere dall’autrice.
Nel complesso sembrerebbe un testo ottimo, ma non mi ha coinvolto come avrei sperato: i personaggi non hanno lasciato il segno necessario a coinvolgermi a pieno nella storia. 

Le guerriere dal sangue d’oro è il primo volume di una trilogia ma a mio avviso potrebbe essere letto anche semplicemente come stand alone. Il sequel, The Merciless Ones, verrà pubblicato in lingua originale il 5 aprile 2022. Ancora non sappiamo se Mondadori proseguirà o meno la saga, ma le probabilità sono elevate.