“La stagione delle tempeste” di Sapkowski mi ha completamente conquistata!

Buona sera cuplovers! Oggi, dopo un periodo piuttosto brutto che mi ha costretta a letto afflitta da forti dolori alla cervicale, sto finalmente abbastanza bene da arrischiarmi a passare un po’ di tempo al pc, quello che basta per recensire la mia prima lettura del 2021…
“La Stagione delle Tempeste” mi ha completamente conquistata e l’ho trovato decisamente migliore rispetto al romanzo precedente. Sapkoswski regala al lettore un romanzo ricco di magia, avventura, strane creature e mostri. Geralt di Rivia dovrà affrontare mostri e aspiranti re, streghe e, rovina tra le rovine, la perdita delle sue preziose spade. Riuscirà a ritrovarle?

nel piattino abbiamo:

La stagione delle tempeste

(Sezon burz)
Andrzej Sapkowski
Edito da Casa Editrice Nord (27 ottobre 2016)
Pagine 484
€ 14,90 cartaceo – € 9,99 ebook
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TRAMA DELL’EDITORE
Prima che il suo destino venga segnato dall’incontro con la principessa Cirilla, Geralt di Rivia ha un solo obiettivo: sopravvivere. Per questo viaggia di città in città, offrendo i suoi servigi di strigo a chiunque ne abbia bisogno. Che si tratti di spiriti maligni, ghul o volpi mutaforma, Geralt è sempre pronto a combattere, soprattutto se c’è la possibilità di guadagnare qualche moneta. Il suo è un mestiere rischioso, eppure nessun mostro si è mai rivelato infido e spietato quanto la peggiore di tutte le creature: l’uomo. Infatti è per colpa di un’umana se Geralt si ritrova in una cella, spogliato delle armi e accusato ingiustamente di estorsione e di furto. E la faccenda si complica quando la cauzione viene pagata dalla stessa, affascinante donna che lo ha fatto arrestare: Lytta Neyd, meglio conosciuta come Corallo. E che adesso lo aspetta fuori della prigione. Cosa può volere da lui una delle più potenti maghe di Skellige? E che fine hanno fatto le sue spade e i suoi elisir, scomparsi dal deposito del carcere? Solo e disarmato, Geralt non ha altra scelta che andare incontro a Corallo e sperare che lei lo aiuti a recuperare il suo equipaggiamento da strigo. Anche se il prezzo da pagare potrebbe rivelarsi altissimo…

Diciassette anni dopo aver scritto l’ultimo romanzo della saga, Andrzej Sapkowski torna nell’universo affascinante e pericoloso di Geralt di Rivia con una nuova avventura che coniuga magie e colpi di scena, epiche battaglie e graffiante ironia, gettando una nuova luce sul passato dello strigo che ha conquistato milioni di lettori in tutto il mondo.

QUASI 5 TAZZINE, le avventure dello strigo più famoso continuano ad appassionarmi

L’oscurità esisterà sempre e nell’oscurità dilagherà sempre il Male, l’oscurità racchiuderà sempre zanne e artigli, morte e sangue. E ci sarà sempre bisogno degli strighi. Che possano accorrere sempre dove c’è bisogno di loro.”

La stagione delle tempeste si è rivelata la lettura ideale per iniziare l’anno, l’ho divorata in poco tempo ed è stata una splendida compagnia in questi giorni, purtroppo, davvero brutti.

La vita degli strighi, si sa, è già dura di suo: malvisti dalla maggior parte delle persone, temuti, costretti a rischiare la vita tutti i giorni e spesso non vengono nemmeno pagati. Geralt lo sa fin troppo bene, ma quando qualcuno trama per farlo finire in prigione e le sue adorate spade vengono rubate, lo strigo sa di aver davvero toccato il fondo.
Tutto sembra perduto finché l’affascinante maga Lytta, detta Corallo, aiuta il nostro strigo ad avere una visione di dove si trovano le spade, aiutato da Ranuncolo, a Geralt non rimane che mettersi in viaggio per recuperare le amate lame. Questo è solo l’inizio di una maledetta serie di disavventure che porteranno la strada di Geralt a incrociare quella dei maghi di Rissberg.
Sapkowski ci mostra il lato più oscuro della magia, i maghi di Rissberg sono uomini crudeli e meschini. Dediti unicamente ai propri esperimenti, alla propria arte, poco importa se le loro creazioni fallite, sfuggite al controllo, vanno in giro a massacrare interi villaggi. I maghi sono infidi e non dicono mai tutta la verità e, anche se hanno assoldato Geralt affinché risolva la questione, mentono dicendo di non conoscere l’identità del colpevole. I maghi farebbero qualsiasi cosa pur di coprire il colpevole e mantenere intatta la loro reputazione e i loro privilegi. Ogni male, sembra volerci dire Sapkowski, ha origine dall’uomo, mentre mostri e demoni vanno scomparendo la malvagità dell’uomo e l’oscurità ci saranno sempre.
Come se il problema delle spade perdute non fosse già abbastanza, Geralt verrà assoldato dal principe Xander per difendere la vita del re da un possibile attentato. Il nostro strigo si ritroverà così coinvolto in intrighi e complotti per il potere. Il vecchio re ha una nuova e giovane compagna con cui, presto, convolerà a nozze, due figli legittimi e chissà quanti illegittimi. Come ha potuto, anche solo pensare, di riuscire a gestire una tale pletora di pretendenti al trono? Tutti in febbrile attesa di una sua prossima dipartita, tutti che possono, ragionevolmente, ambire al trono. Ma il buon re pensa di essere più furbo di tutti loro… lo sarà davvero?
Se c’è una cosa però di cui possiamo tutti essere ragionevolmente certi è che non bisogna mai mettersi sulla strada di un’aguara. Gli spiriti volpe sono infidi, pericolosi e pazienti capire cos’è un’illusione e cosa è vero è più difficile del previsto, perfino per lo strigo Geralt di Rivia.

Tempeste, complotti, intrighi e tradimenti fanno di La stagione delle tempeste una lettura appassionante. A differenza del primo romanzo, dove avevo un po’ patito il fatto che si trattasse di una raccolta di racconti poco legati l’uno all’altro, qui ci troviamo di fronte a una storia unica dove il protagonista a una missione principale: ritrovare le sue spade. I personaggi secondari cominciano ad essere più delineati anche se il protagonista indiscusso rimane sempre lo strigo. La presenza, seppur sporadica, di Ranuncolo, serve ottimamente a ravvivare la storia, con la sua parlantina e la sua simpatia che lo rendono un’ottima controparte per Geralt che, d’altronde, si riconferma un protagonista che sa il fatto suo, sempre in grado di tirarsi fuori dai guai, sempre con una risposta tagliente e pronto a lasciare al suo destino chi non lo merita ma anche ad aiutare chi ne ha davvero bisogno.

 

Ho frequentato i politici, ne ho conosciuti molti, e mi sono convinto che è meglio frequentare le puttane, perché almeno quelle hanno il loro onore e i loro principi.”

ATTENZIONE, DA QUI SONO PRESENTI SUL FINALE spoiler

Il finale di questa raccolta di racconti, come la precedente, sembra fare un discreto balzo in avanti nel tempo. Cos’è successo a Geralt? È davvero immortale come sembra? Il finale lascia presumere che, a un certo punto, Geralt sia sparito dal mondo, come una creatura leggendaria ma non è morto no, si nasconde nella foresta dove, ancora oggi, sta portando a termine il suo lavoro. La storia non finisce mai, non davvero, per questo può benissimo darsi che nel cuore di qualche oscura foresta uno strigo leggendario stia ancora combattendo contro i mostri ibridi creati da dei maghi senza scrupoli.

Ottimo finale che mi ha lasciato tanta voglia di leggere il terzo romanzo che, per fortuna, dovrei già avere da qualche parte… a breve arriverà anche la mia recensione della serie tv: curiosi?

Qui di seguito trovate i libri in ordine cronologico interno. Nonostante la pubblicazione di queste storie sia avvenuta con tempistiche differenti, gli eventi raccontati nei libri seguono quest’ordine.

-ANTOLOGIE DI RACCONTI-

  1. Il Guardiano degli Innocenti (Ostatnie zyczenie)
  2. La Stagione delle Tempeste (Sezon burz)
  3. La Spada del Destino (Miecz przeznaczenia)

-ROMANZI-

  1. Il Sangue degli Elfi (Krew elfów)
  2. Il Tempo della Guerra (Czas pogardy)
  3. Il Battesimo del Fuoco (Chrzest ognia)
  4. La Torre della Rondine (Wieża Jaskółki)
  5. La Signora del Lago (Pani Jeziora)