Recensione alla prima stagione di The Crown
Buon giorno cuplovers, oggi torniamo a parlare di serie tv con la prima stagione di The Crown.
Ho sempre sentito decantare le lodi di questa serie e so che ha vinto numerosi premi, così, complice la passione di mia madre per la Regina Elisabetta, non potevo non proporle di guardarcela insieme alla sera… sarà stato amore a prima vista?
nel piattino abbiamo:
PRODOTTA DA Peter Morgan, Stephen Daldry, Andy Harries, Philip Martin, Susanne Mackie, Matthew Byam-Shaw, Robert Fox, Tania Seghatchian, Nina Wolarsky, Allie Goss
DISPONIBILE SU Netflix
STAGIONI 3 -in corso-
Il mio voto è di
The Crown è una serie, a mio avviso, ineccepibile. Ma c’è un ma. Riconosco che cast, costumi e regia siano di ottimo livello tuttavia, conoscendo già la maggior parte della storia della regina, non posso dire di aver seguito la serie con l’ansia di scoprire come sarebbe andata avanti. Ho sentito la mancanza di colpi di scena che potessero davvero definirsi tali.
La prima stagione di The Crown si concentra sul primo decennio del regno di Elisabetta che, dopo la morte del padre, prende il suo posto sul trono. La serie si concentra su una serie di dualismi tra scene all’interno del palazzo e quelle all’esterno, tra luci ed ombre, tra vita pubblica e privata.
Il personaggio di Elisabetta è quello che, ovviamente, è approfondito maggiormente e quello che mi ha colpito di più è come la vita dei reali appaia gravata da moltissimi obblighi e pochissime libertà. Godono di una grande ricchezza e di pochi doveri, anche se spesso più faticosi di quanto possa sembrare, non sono liberi di amare chi vogliono, di dire quello che vogliono o comportarsi come vogliono e anche quelle rare volte che vorrebbero usare il loro potere per aiutare un loro caro devono comunque fare i conti con il parlamento e con leggi che, considerando che la serie è ambientata nel 1947, definire desuete è dire poco.
La regina non deve desiderare, non deve esistere, non deve mai intromettersi… insomma deve fare la bella statuina, cosa che non sembrerebbe nemmeno troppo difficile se in ballo non ci fosse l’affetto e la felicità dei suoi cari.
Elisabeth è costretta a rinunciare a se stessa, a sua sorella Margareth, a suo marito e a promesse personali che si vede costretta a rimangiarsi. Un altro aspetto che mi ha colpito è come Elisabeth sia arrivata impreparata a regnare, la sua istruzione è tragicamente scarsa, eppure lo sapevano da tempo che lei sarebbe diventata regina, quindi perché non istruirla? Altro aspetto importante è il suo rapporto con Filippo che, fin dall’inizio, mostra delle grosse crepe. Guardando la serie si ha la netta sensazione che Filippo non sapesse bene cosa avrebbe comportato essere sposato con la regina. Detesta il fatto di avere meno considerazione di lei, di essere visto come un mero accessorio ma d’altra parte non ha voglia di perdere tempo con i noiosi tour reali, fosse per lui passerebbe le sue giornate in aereo con il suo migliore amico. I loro rapporti sembrano incrinarsi quando Elisabeth tenta, senza successo, di fargli avere più potere. Insomma, Filippo non sopporta di avere un ruolo subalterno a quello della moglie e reagisce in modo, a mio avviso, molto immaturo, non appoggiandola o non aiutandola quando dovrebbe.
Altro personaggio centrale nella serie è Winston Churchill interpretato magistralmente da John Lithgow. Churchill incontra la regina quando è quasi alla fine della propria carriera anche se lui non avrebbe la benché minima intenzione di ritirarsi. È l’uomo che ha guidato la nazione nei suoi anni più bui è un punto di riferimento per il popolo ma è anche ostinato e non sembra disposto ad accettare il passare degli anni come dimostra la storia del ritratto che Sutherland realizzò e che, nella serie, fa la fine che sappiamo… Il rapporto che si crea tra Churchill ed Elisabeth è centrale nella serie. L’uomo è sempre pronto a dare dei consigli alla giovane sovrana, ad aiutarla ma anche a scontrarsi con lei, all’occorrenza. Elisabeth si affeziona sinceramente all’uomo nonostante i due abbiano un rapporto un po’ burrascoso ed impara molto da lui, il loro rapporto è uno di quelli che ho apprezzato maggiormente e trovo che l’attore sia davvero straordinario nell’impersonare Churchill.
Oltre a doversi destreggiare tra un matrimonio che rischia di entrare in crisi e dover imparare a fare la regina, il ritorno in patria dello zio Edward provocherà non poche dicerie. Il personaggio di Edward è difficile da inquadrare a prescindere dal fatto che l’attore, a mio avviso, ha la classica faccia da schiaffi, che lo rende subito antipatico. Era il legittimo re ma rinunciò al trono per amore di Wallis, una donna divorziata che, quindi, non avrebbe potuto sposare se non abdicando. Il problema è che, in certi momenti, Edward sembra rimpiangere di aver perso la sua posizione ma poi non si esime dal criticare aspramente la famiglia reale e le loro ipocrisie. Non sono riuscita a capirlo del tutto: rimpiange la sua scelta o no? In certi momenti parrebbe di sì, in altri pare non vedere l’ora di tornare da Wallis. L’ho trovato un personaggio molto umano, pieno di ripensamenti; ha preso una decisione e gli è costata. Come, del resto, è normale che sia. Ho adorato la sua telefonata con la nipote, l’ho trovato uno dei momenti più significativi di questa prima stagione.
Molto spazio viene dato anche al rapporto tra Elisabeth e Margareth, le due sorelle hanno un rapporto difficile che si complica quando la relazione di Margareth con l’affascinante Peter Towsend diventa di pubblico dominio. Al giorno d’oggi è difficile pensare che Margareth non potesse frequentare un divorziato, soprattutto se pensiamo che Harry ha potuto sposare Meghan, ed è proprio Elisabeth a dover lottare per permettere alla sorellina di coronare il suo sogno d’amore… ci riuscirà?
Trovandomi a recensire una serie che parla, bene o male, della nostra storia recente e di fatti che sono di dominio pubblico non credo che si possa davvero parlare di spoiler e quindi non lo farò.
The Crown è una bella serie capace di entrare nella mente dei reali e raccontare la loro umanità facendo immergere lo spettatore nella vita dei regnanti inglesi con naturalezza facendo comprendere a fondo quanto la loro vita sia fatta sia di ricchezza e benessere ma anche di obblighi e di scelte non semplici. Elisabeth ha dovuto prendere delle decisioni che l’hanno allontanata sia dalla sorella che dal marito: se ne sarà pentita? Anche il rapporto di Elisabeth con i figli (affidati troppo spesso alle tate) non sembra poi così stretto… onestamente neanche mi ricordavo che Carlo avesse una sorella.
The Crown è una serie ben recitata, ben scritta, con ottimi costumi e una bella fotografia che si guarda con piacere, ma senza la curiosità di guardare un episodio dopo l’altro per scoprire come andrà a finire. Continuerò sicuramente a guardarla e la consiglio a tutti gli amanti della monarchia inglese e non solo.