Recensione ad “A fior di pelle”, ex carcerati arroganti e qualcuno in grado di metterli in riga!

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Buongiorno cucchiaini,
ho appena finito di leggere “A fior di pelle” di Sophie Jackson, uscito da poco per Fabbri Editore, ed eccomi qui a parlarvene.

Il libro, primo capitolo di una trilogia, ha un buon potenziale ed è la prima volta che leggo di un new adult dove il protagonista maschile principale è un ex carcerato!

nel piattino abbiamo: love story / contemporaneo / new adult

A fior di pelle

(A Pound of Flesh)
Sophie Jackson
Edito da Fabbri (11 giugno)
Pagine 464
€ 15,90 cartaceo – € 4,99 ebook
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TRAMA DELL’EDITORE
Dopo aver assistito all’omicidio di suo padre quando era solo una bambina, Kat da anni sogna il misterioso ragazzo che l’ha salvata dal fare la stessa fine. Ora, a 24 anni, Kat insegna letteratura inglese in carcere, per onorare la memoria del padre, un sognatore prestato alla politica. In carcere, i demoni di Kat sembrano risvegliarsi, soprattutto quando incontra Wes, un detenuto problematico, pericoloso almeno quanto affascinante e carismatico. Tra loro cominciano presto a esserci scintille, soprattutto quando Wes riconosce in Kat la bambina che ha salvato tanti anni prima…

RECENSIONE DI YOKO:
La classica lettura che si definisce “carina”… tre tazzine e mezzo.

Ho iniziato A fior di pelle pensando di trovarmi davanti un persoggio maschile rude e tenebroso, di quelli che ti fanno scaldare già dalle prime pagine, e uno femminile con abbastanza palle da tenergli testa …e in effetti i primi capitoli non mi hanno affatto deluso, Carter è un tipo così arrogante da far venire il latte alle ginocchia al povero malcapitato che gli si para davanti e Kat ne subisce il fascino graffiante, pur mostrando i denti nel suo piccolo.

Il libro si apre con una Katherine bambina di nove anni che, mentre il padre viene ucciso a suon di percosse, viene salvata e trascinata via da un ragazzino poco più grande di lei che cerca di proteggerla e consolarla, tenendola nascosta fino all’arrivo delle sirene. Dopodichè ci ritroviamo sedici anni dopo, davanti a una Kat cresciuta con le parole del padre ancora ben impresse nella mente “dobbiamo restituire parte della fortuna che abbiamo” e la bambina ormai donna ha deciso di seguire i preconcetti del padre facendo quello per cui è più portata: insegnare.

Katherine Lane insegna letteratura in un penitenziario ad alcuni detenuti che, grazie al suo corso, potrebbero prendere una sorta di bonus condotta per uscire prima in libertà vigilata. Il più problematico tra i suoi studenti è Weston Carter. Già dalla prima lezione le cose non vanno affatto bene, volano sedie, velate minacce, e il ragazzo viene allontanato dall’aula. Purtroppo per Carter è il momento di ingoiare l’orgoglio e accettare l’ultima possibilità che gli tende Kat per poter uscire prima dal penitenziario. La ragazza gli propone un’altra possibilità per seguire le lezioni, questa volta separate dagli altri studenti, e si scontra per lui contro il direttore del carcere per poter riuscire ad avere quest’ultima possibibilità con modalità privilegiata. Nessuno mai aveva fatto tanto per Carter senza quasi conoscerlo, e l’opinione che ha dell’insegnante inizia a cambiare, già la trovava attraente, poi intelligente, e ora estremamente generosa… ci vogliamo anche aggiungere che capisce che è la stessa ragazzina che ha salvato quando aveva undici anni?

Tra loro ci sono litigi, frecciatine pungenti, ma anche sguardi intensi e pensieri bollenti. Kat è attratta fisicamente da Carter e pian piano inizia a vederne il lato dolce e tenero che cerca in tutti i modi di nascondere sotto lo spesso strato di arroganza e menefreghismo. Lui d’altro canto, appena uscito dal carcere, aspetta con ansia ogni loro lezione (si, anche fuori continua a seguire le lezioni con lei). La situazione è difficile, lei ha l’imposizione di non socializzare con gli ex detenuti, la sua famiglia è contro di loro e lui non si sente alla sua altezza, inadeguato e sbagliato, ma diamine la ama, la sente sua, e il suo istinto ha sempre avuto la meglio su tutto il resto.

Tu mi distruggi, Kat. Le tue parole, il tuo amore… mi danno sensazioni che non avevo mai provato. E mi dispiace di aver sbagliato in passato, di essere stato… di essere ancora un disastro. Ma non posso cancellare i miei errori. Fanno parte di me, mi hanno reso quello che sono oggi.

Fino a più o meno metà del libro avrei dato più tazzine, mi aveva preso molto… era stuzzicante, intrigante e si stava rivelando il libro forte e intenso che mi aspettavo. Purtroppo però mi sono ritrovata a declassarlo a “carino” per alcune scelte dell’autrice che aimè mi hanno fatto un pò storcere il naso.

Uso dei cliché a parte, che sono largamente usati nella maggior parte dei new adult e me li aspetto e qualche volta pure li apprezzo, fuori dal carcere tra i due divampa subito l’attrazione. Davvero, ci sta, si amalgama bene nella trama, ma se all’inizio i due si preoccupano delle restrizioni di non socializzare, dopo un certo punto la cosa viene praticamente buttata alle ortiche e non si preoccupano di dire di loro pressochè a chiunque o di farsi vedere insieme al parco a baciarsi. Poi Carter è in libertà vigilata, dovrebbe aver appuntamento con due del penitenziario per un controllo settimanale, ma la nostra coppia sembra un pò fare quello che vuole, addirittura cambiano Stato!

C’è poi nella storia un Lui che impersona la classica figura che mette i bastoni tra le ruote ai nostri protagonisti, quello che dovrebbe mettere zizzania e dare filo da torcere, che non viene davvero sfruttato fino in fondo, anzi viene falciato via con una discreta facilità e in poco tempo appena si presenta l’occasione…. inoltre Carter, ah il mio Carter che mi era tanto piaciuto per i suoi forti principi, prende uno strafalcione in un punto mancando alla parola data T_T qualcosa di messo lì con la forte evidenza e voglia di creare suspence anche dove si poteva evitare, con il solo risultato di far fare al personaggio qualcosa che non rispettava affatto quello detto di lui fino a quel momento. Fortunatamente è solo questione di poche pagine e poi ritorna sui suoi passi, ma la cosa mi è rimasta qui.

Ok, ora che mi sono sfogata però voglio che sappiate che ho definito “carino” questo libro perchè oltre a queste pecche, che comunque non sono colossali, ha anche dei lati positivi. L’autrice non scrive affatto male ed è riuscita ha trasmettermi qualcosa, in più punti le emozioni che voleva farmi arrivare sono arrivate forti e chiare, e la storia tra i due ha davvero del tenero. Non è forse il libro forte e intenso che mi aspettavo, ma c’è una bella storia romantica, senza troppe pretese.

Serie A Pound of Flesh

1. A fior di pelle (A Pound of Flesh)
   1.5 Love & Always (Love and Always) – novella su Kat & Wes
2. An Ounce of Hope – su Max
   2.5 Fate and Forever – sempre su Max
3. A Measure of Love

QUALCHE INFO SULL’AUTRICE
SOPHIE JACKSON, insegnante di liceo inglese, mai avrebbe pensato di diventare una star internazionale. Ha iniziato a scrivere per gioco, pubblicando A fior di pelle su un sito di fanfiction di “Twilight”, fino a che è stata travolta dalle richieste delle lettrici prima e dalle offerte degli editori poi.