Intervista a Elisabetta Bricca

Oggi abbiamo il piacere di ospitare nel nostro salottino virtuale Elisabetta Bricca ^_^
Autrice italiana di talento di cui ho avuto il piacere di leggere “D’amore e di ventura”. Scrive per lo più romanzi storici a fondo romantico, ma andiamo a conoscerla per saperne di più!

Intervista a Elisabetta Bricca A CURA DI YOKO

  • Prego, accomodati. Abbiamo te, caffè, biscotti, brioches… cosa ti possiamo offrire?
  • [custom_frame_right]una bevuta in compagnia sul blog letterario de le tazzine di yoko - interviste[/custom_frame_right]Grazie per l’invito, Yoko. Un salottino davvero delizioso, devo dire.
    Potrei avere un caffè?

  • Ma certo, ecco 🙂
    E ora partiamo con una domanda di rito: chi é Elisabetta Bricca nella vita di tutti i giorni?
  • La mamma di due magnifiche bimbe, una gattara, una forte lettrice.

  • Nella rete ho trovato scritto che hai abbandonato il tuo lavoro di copywriter per dedicarti completamente alla scrittura, è vero? E’ possibile quindi mantenersi con la scrittura?
  • Sì, è vero. Ho lavorato per 10 anni come copywriter in diverse, alcune anche grandi e importanti, agenzie pubblicitarie romane. Poi con mio marito e le bimbe abbiamo deciso di trasferirci in Umbria (a proposito, ho scritto una novella-travel fiction su questa scelta e le mie peripezie – Umbria she said, pubblicata da Lighthouse publisher), perciò mi sono licenziata. Avevo già pubblicato Sangue Ribelle con Harlequin Mondadori ed ero in procinto di pubblicare D’amore e di ventura. Pensavo di potermi mantenere con la scrittura, ma avevo fatto male i calcoli. La mia risposta, perciò, è: no, a meno che non si diventi J.K.Rowlings e si arrivi a certi livelli.

  • Se vuoi acquistare un libro su che genere ti focalizzi di solito? Chi sono i tuoi scrittori preferiti?
  • Mi piacciono i romanzi storici, la women’s fiction di un certo spessore, e i classici della letteratura. Amo molto la poesia di Rimbaud e di Sylvia Plath.
    Joanne Harris, William Faulkner, Tolstoj, Salgari.

  • Consiglia tre libri ai tuoi fans, qualche titolo che ti è particolarmente rimasto impresso.
  • Le nebbie di Avalon di Marion Zimmer Bradley, Chocolat e Le scarpe rosse di Joanne Harris, L’urlo e il furore di Faulkner (un po’ tosto), Misery non deve morire di Stephen King. Ma anche Anna Karenina di Tolstoj, Cuore di cane di Bulgakov, la Signora della Camelie di Dumas… come faccio a sceglierne solo tre???tortine - le tazzine di yoko

  • Ahah, va beh dai, sono sicura che i nostri cuplovers non si lamentano di qualche consiglio in più!
    Quando inizi a scrivere un libro cosa viene prima? L’idea di un periodo storico in cui ambientare qualcosa, i personaggi o un’idea generale della trama?
  • Per prima cosa arriva il personaggio, poi la trama e contemporaneamente il periodo in cui ambientare la storia.

  • Cosa ti ha dato lo stimolo per scrivere il tuo romanzo di esordio “Sangue ribelle”?
  • Lo sfarzo di Versailles, il mio amore per Parigi e per l’Irlanda. Volevo scrivere una romanzo di avventura, innanzitutto.

  • Cosa si prova a veder pubblicato un proprio libro? E’ una sensazione che si ripete ogni volta?
  • Un’emozione fortissima, indescrivibile. Quando vedi stampato il tuo nome sul libro che stringi tra le mani, e lo vedi esposto, be’… sai che qualcosa di te rimarrà. Ed è comunque affascinante tutto il percorso che porta alla pubblicazione di un libro: il lavoro di revisione con l’editor, la scelta della copertina, l’arrivo delle copie staffetta.

  • Come é nato D’amore e di ventura?
  • E’ un romanzo nato da una sfida. Di solito, nei romance storici la storia si dipana e si risolve tra i due protagonisti e il loro conflitto amoroso. A me piaceva l’idea di scrivere un romanzo di più ampio respiro, in cui la Storia fosse una delle protagoniste e gli eventi storici non fossero solo di sottofondo ma contribuissero a definire i destini di Cesare e Viola.

  • Cesare Mocenigo è un personaggio che mi ha particolarmente colpita, dalla forte tempra e dal determinante carisma. Come hai sviluppato questo personaggio? Ti sei ispirata a qualche attore o modello (perché capiamoci la bellezza non sembrava mancargli anche se sfregiato)?
  • damore e di ventura - le tazzine di yokoUn mix tra Dracula e Barbablù 😉 No, non mi sono ispirata ad attori o modelli.
    Spesso, nei romance, si tratteggiano i protagonisti maschili come guerrieri, vendicatori, bastardi senza cuore che poi diventano agnellini e si rincretiniscono davanti al primo sguardo o rossore della protagonista femminile di turno. Io, invece, volevo scrivere di un antieroe che si riscatta, di un uomo vero e ferito ma che rimane fedele a se stesso fino alla fine e narrare la storia dal suo punto di vista, un punto di vista maschile.

  • So che D’amore e di ventura era stato precedentemente pubblicato da Harlequin, com’è nata questa nuova edizione?
  • Sì, fu pubblicato da Harlequin. La scelta di questa nuova edizione è stata dettata dal fatto che, dopo quattro anni, molte lettrici mi scrivevano chiedendomi dove potessero trovare il romanzo che non riuscivano più a reperire, se non nell’usato. Perciò, ho deciso di metterlo su Amazon.

  • Molti snobbano gli autori self perché lo vedono come un qualcosa di facile, che può fare chiunque. Tu come vedi questo mondo sempre più in espansione?
  • Credo che il mondo del selfpublishing sia una bella opportunità per farsi leggere e una carta da giocare ma, per quanto mi riguarda, rimango affezionata all’idea tradizionale dell’editoria. Ho pubblicato due miei lavori su Amazon (D’amore e di ventura e Il falco di maggio) perché essendo romanzi giù pubblicati ed editati sapevo di poter proporre un buon lavoro senza svarioni.

  • Che progetti hai per il tuo futuro letterario? C’è qualcosa di già pronto nel cassetto?
  • elisabetta bricca - le tazzine di yokoHo un inedito nella mani dell’agenzia letteraria che mi rappresenta e mi sto dedicando a due nuovi progetti letterari: un women’s fiction contemporaneo e una serie che avrà a che fare con la mitologia. Non posso dire altro!

    Non mi rimane che salutarti e ringraziarti per essere stata con noi 🙂
    In bocca al lupo per i tuoi progetti!

    Grazie a te, Yoko, e a tutte le ragazze de Le tazzine di Yoko.
    Vi sono grata per avermi concesso l’opportunità di parlare di me e dei miei lavori.

    Sarei felice di poter accogliere le lettrici sulla mia pagina autrice di Facebook, mi trovate QUI.

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1 Comment
  • sonia ena
    20 Dicembre, 2014

    Seguo da un bel po questa scrittrice. Ricordo “Smeraldo verde” quanto mi ha appassionata. Ora sto leggendo “d’amore e di ventura”…
    Anzi ne approfitto per mandarle un caro saluto e continua a farci sognare scrivendo…

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