Un Uomo Molto più Giovane: recensione del libro fuori edizione di Dianne Highbridge

Buonasera cucchiaini 🙂 ultimamente sto facendo un po’ di pulizia e mi vengono tra le mani diversi libri, uno fra questi è “Un uomo molto più giovane” di Dianne Highbridge. Un libro che mi è piaciuto tantissimo e che purtroppo ho visto essere andato fuori edizione. Siccome mi dispiace sempre quando libri del genere non sono più reperibili ho deciso di lasciarne traccia almeno qui sul blog, sperando che magari qualcuno di voi lo possa un giorno trovare in qualche bancarella dell’usato 😉

In “Un uomo molto più giovane” troverete un amore la cui unica colpa è l’enorme differenza d’età.Un uomo molto più giovane recensione
nel piattino abbiamo:

Un Uomo Molto più Giovane

(A Much Jounger Man)
Dianne Highbridge
Edito Polillo Editore (2002)

DELIZIOSO, 4 TAZZINE E MEZZO!
tazzinaUPtazzinaUPtazzinaUPtazzinaUP
Il mio primo pensiero su questo libro è stato “orrore e raccapriccio, è scritto al presente!”, un tempo verbale che a mio parere uccide un libro. Invece no, non qui. La scelta del tempo verbale e quella nota triste che ti accompagna nella lettura sono determinanti per la riuscita di un libro che a mio parere è davvero bello.

Lo avevo comprato aspettandomi di avere tra le mani un romance, ma questo, pur trattando una storia d’amore, non riuscirei davvero a definirlo tale. Dianne Highbridge affronta la storia come una lotta contro i pregiudizi, dei personaggi ma soprattutto di chi legge, accompagnata da una scrittura che sembra voler creare un certo distacco col lettore, ma al contempo volerlo coinvolgere ancor più. Una ricerca di se stessi dove quello che scopri di avere dentro non sempre è quello che ti aspetti. Un libro dove l’amore è l’unico filone narrativo, ma guarda anche al suo intorno.

Alyson ha trentacinque anni, con una vita alle spalle che sembra essere andata a rotoli e un lavoro e delle prospettive che si prospettano piatte da quanto sono incolori e prive di qualsiasi fascino. La sua visione della vita la rende forse un po’ cinica nel suo modo di guardare il mondo, un mondo che sembra accartocciarsi su di lei quando le coincidenze la portano a Tom. All’inizio è un’incontro sul treno, poi il rendersi conto che farsi trovare sempre a quell’ora in quella carrozza non è più coincidenza ma una cosa voluta. Quei pochi momenti passati insieme, per alcuni insignificanti, sembrano dare più significato alla loro esistenza.

Ed è il ragazzo a prendere l’iniziativa, a chiedere di più, ma nonostante la loro compatibilità là fuori c’è un mondo da affrontare. Fuori da quella camera da letto c’è un mondo intero che li condanna.

« Ti amo, Aly. So che tu non vuoi dirmelo. Non vuoi incoraggiarmi troppo. Non preoccuparti. Posso aspettare. »
Non sono forte come te, Tom, pensa mentre la porta d’ingresso si chiude con uno scatto. Sai anche questo.

Questo è un libro che va affrontato. La differenza di età tra i due è davvero enorme, vent’anni di differenza (lei trentacinque e lui quindici) sono un bel groppo da digerire. Non mi stupisce che i miei canoni sociali ben impiantati abbiano un poco vacillato, faticato ad accettare come due persone che vivano su due piani completamente diversi riescano a trovare un punto d’incontro e farne il loro mondo. Un uomo molto più giovane è una storia davvero dolce, accompagnata da quella nota di tristezza che ti fa pensare “qui finisce male”, come se le convinzioni che vacillino in Alyson siano trasmesse direttamente al lettore.

Come non dubitare di un quindicenne che professa il suo amore per quella che potrebbe essere sua madre? I dubbi di Aly sono razionali, maTom… lui è già uomo, quasi si fosse sforzato di crescere più in fretta, ma non sia riuscito nell”impresa anche con il suo corpo.

Un libro che merita di essere letto, che lascia qualcosa, nel profondo.