Recensione de L’Araldo della Tempesta

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Una saga fantasy (credo) nuova di zecca… poteva mancare nella collezione della vostra strega?
Certo che no!

Ormai lo sapete che sono drogata di fantasy no?
Per cui questa sera ecco a voi la recensione de L’Araldo della Tempesta di Richard Ford 😉 comprato e letto in pochissimo tempo.

nel piattino abbiamo: fantasy classico

L’Araldo della Tempesta

(Herald of the Storm)
Richard Ford
Edito da Fanucci (2014)
€ 18 cartaceo – € 11,99 ebook

TRAMA DELL’EDITORE
Massoum Abbasi, un araldo orientale, giunge a Steelhaven portando con sé una borsa che contiene degli oggetti misteriosi. Viene fermato dalle guardie cittadine per un controllo, ma uno spietato assassino, inviato dal suo stesso mandante, si occupa di loro.

Questo è il suo benvenuto a Steelhaven, la più grande città del regno, il suo porto, la sua capitale, per anni simbolo della sua potenza ma ora corrotta e degradata, alla mercé di infiltrati e signori della guerra. Nel suo cuore pulsante si intrecciano le storie di principesse innamorate di un assassino, gilde criminali che avvolgono le strade in spire di violenza, apprendisti maghi e i loro insegnanti, imbroglioni che non riescono ad esserlo fino in fondo e fanciulle che sanno essere ladre, spie e salvatrici. Ma su tutte le loro avventure si stende l’ombra della magia nera che sta per risorgere dalle tenebre e che molto ha a che fare con il prezioso contenuto della borsa di Massoum…

Un affresco corale dalle sfumature dark, un racconto epico cui non manca l’ironia, un debutto accolto con grande entusiasmo dagli amanti di Joe Abercrombie, George R.R. Martin e Daniel Abraham.

RECENSIONE DI STREGA DEL CREPUSCOLO:
Cinque tazzine… meno qualche piccolissima cosina.

Prima di tutto c’è da sottolineare che, sicuramente, Martin ha fatto scuola, quanto meno sull’uso del POV multiplo. In questo, bisogna dire che Ford è stato decisamente un buon allievo.

Le vicende del libro si svolgono a Steelheaven città portuale minacciata dalla guerra contro i Kurthas. Un popolo del nord diviso in varie tribù che si sono ora riunite attorno alla figura di un capo carismatico Amon Tugha. Il re è in guerra, lontano, nel mentre nella capitale si consumano vendette e losche trame vengono tessute.

Uno degli aspetti che mi è piaciuto maggiormente del libro è la presenza della magia vecchio stile con incantesimi, sacrifici di sangue, rune e tutto quello che ci si aspetta da un bel fantasy.

La città è in guerra, gli stati liberi sono in pericolo e, mentre il padre è assente, spetta alla figlia Janessa rappresentare la casa reale. Janessa è una giovane donna che vorrebbe essere libera di fare quello che vuole, libera di sposare chi desidera. All’insaputa di tutti la giovane s’incontra fuori dal palazzo con un uomo misterioso.

Rio è un assassino professionista che lavora per il Padre degli Assassini. Sotto la città, nei meandri dei cunicoli sotterranei si nasconde la setta segreta degli assassini. Comandata da un uomo chiamato “il Padre” essi uccidono su commissione di ricchi clienti ed è qui che giungerà “l’araldo della tempesta”. L’unica gioia nella vita dell’assassino è la sua innamorata la bella Ghiandaia. Il compito affidato a Rio sarà quello di uccidere la principessa Janessa erede al trono ed unica a poter prendere eventualmente, il posto del padre.

Nei bassifondi tra ladruncoli, tagliaborse e tagliagole c’è anche Cencio. Una ragazzina orfana che lotta tutti i giorni per la sua vita. Ma cosa succede quando, al suo gruppo di ragazzi sbandati, vuole unirsi anche il giovane Markus (figlio del fabbro della città)? Markus è un ragazzo che si sente solo, dopo la morte della madre, i rapporti con suo padre si sono incrinati ed è per questo che ha trovato amicizia e conforto tra questi ragazzini di strada, sfortunatamente per lui, anche se si muove assieme a dei ragazzi abituati a girare nei bassifondi… lui non sa fare altrettanto. Ed è così che, mentre la Guardia Cittadina sta dando la caccia a Rio, un dardo partito per sbaglio uccide Markus…

Nel frattempo, i maghi, o, almeno la Magistra Gelredida è preoccupata, qualcuno, in città sta commettendo dei terribili omicidi quel che è peggio è che sul luogo del delitto trova delle scritte magiche fatte col sangue… si tratta di oscuri sacrifici magie proibite, riusciranno lei e il suo apprendista Waylan a sventare la minaccia di questi incantesimi malvagi prima che sia troppo tardi? Inutile dire che Waylian e Gelredida sono i personaggi che ho apprezzato di più. L’Accademia dove studia Waylian è molto simile alle nostre università e la magistra Gelredida è simile al prof che deve seguirti per la tesi: sei fortunato ad averlo trovato ed hai il terrore che ci ripensi e ti cacci via. Waylian, in particolare, è davvero giù. Ha lasciato la sua casa in un villaggio di campagna per diventare mago e, ovviamente, tutti contano su di lui… eppure, per quanto studi, quelle maledette parole scritte sul libro NON diventano più comprensibili! Si sente inadatto, un intruso e immagina che presto o tardi, la magistra lo caccerà via a male parole. A quel punto… con che coraggio tornerà a casa e cosa ne sarà di lui?

Waylian e Gelredida si lanceranno in una vera e propria caccia all’uomo per scoprire chi sta usando quei terribili rituali e perchè, faranno in tempo per impedire che qualcuno spalanchi la cappella dei Gohul e liberi quelle terrificanti creature lasciando che vaghino di nuovo per il mondo?

Cosa unirà i destini di Kaira (una vergine della spada, protettrice dei deboli e devota alla dea Vorena) e del giovane Merrick? Kaira è una donna … dura. Combattente nata ed addestrata duramente, il suo sogno più grande è quello di andare al fronte e poter proteggere Steelheaven nell’esercito del re, tuttavia si ritroverà bandita per aver picchiato il Sommo Abate, stufa di dover assistere alle continue molestie che il vecchio fa alle sacerdotesse… diciamo che perde la pazienza e gli molla un pugno XD. Con questo pretesto la madre superiora la caccia dal tempio con l’ordine segreto di scoprire CHI sono i misteriosi capi della Gilda per bloccare il commercio degli schiavi e smantellare l’intera organizzazione criminale. Merrick, ex nobile caduto in disgrazia ha un sacco di contatti ed è molto utile se… vuoi far uscire dal porto una nave carica di schiavi. La Gilda lo… “invita gentilmente” a dar loro una mano per… oliare gli uomini giusti e consentire alla nave di salpare indisturbata così gli… mandano Kaira per proteggerlo. Merrick è davvero così marcio come può sembrare? Lui e Kaira formano davvero una bella squadra e mentre lei lo aiuta a scegliere la strada giusta e a ritrovare il suo orgoglio, lui le fa capire che il mondo non è tutto bianco o nero e che, forse, il modo migliore per difendere i cittadini di Steelheaven non è presidiare il tempio e nemmeno andare in guerra ma proteggerli da uomini senza scrupoli come quelli della Gilda. Insieme mi piacciono molto, l’autore tende a creare coppie che si compensano tra loro. Tanto Kaira è rigida e tanto a Merrick serve qualcuno che gli dia una raddrizzata. Se anche in questo primo volume i due non allacciano una relazione, non dubito che succederà, i vari ammiccamenti e approcci di Merrick sono molto divertenti, non si può non tifare per lui.

Il letale Rio sta per compiere la sua missione, si è intrufolato nel palazzo reale è entrato nella camera dell’erede al trono ma, prima di poter sferrare il colpo decisivo… ecco che un bagliore della candela tremolante gli mostra il viso della sua vittima predestinata…

Non era andato in quel posto per uccidere lei, ma per uccidere un’altra, una principessa. Non lei… non Ghiandaia… non il suo amore.”

Inutile dire che ho tifato per loro due fino all’ultimo e spero proprio che nel prossimo libro, in qualche modo, ci sarà un lieto fine per Janessa e Rio.
Vero signor Ford? (Minacciare velatamente l’autore potrebbe non essere utile ma mi fa sentire meglio).

Il re viene ucciso, l’esercito è in rotta: chi salverà Steelheaven dall’arrivo dei temibili Khurtas? Riusciranno Gelredida e Waylian a fermare il mago folle prima che questi compia l’irreparabile?

Alla fine Waylian e Gelredida arriveranno in tempo per fermare il mago, ma non per salvare la sua vittima sacrificale.

Waylian non avrebbe nemmeno voluto essere lì. Perchè non se n’era rimasto a casa? Perchè non era diventato uno scriba come suo zio, o magari un contadino? Non accadeva mai nulla di brutto ai contadini.
La rabbia di Waylian gli bruciò dentro. L’ingiustizia, l’umiliazione, gli alimentarono un fuoco nel petto. Potè percepire che lo riempiva di forza, lo riempiva di… potere. In quell’istante pronunciò una parola. In seguito non avrebbe avuto idea di quale fosse o cosa significasse, ma fu sufficiente. Le formule di potere in genere lo erano.

Era davvero venuto da lui? Quel potere? Quella magia? Pareva di sì… e non c’era nessuno nei paraggi a vederlo.”

Sapevo che Waylian, alla fine, doveva avere la magia! Ammetto che l’autore ha tirato la corda fino all’ultimo con lui…

Alla fine… il commercio di schiavi viene fermato, il mago folle viene ucciso prima che possa liberare i ghoul e Janessa diventa la nuova regina di Steelheaven anche se lontana dal suo amato Rio. Ma la guerra non è nemmeno iniziata, il signore della guerra, il capo dei Khurtas: Amon Tugha sta arrivando ed ha più di un asso nella manica.

Azrael avrebbe seguito Amon Tugha ovunque lui l’avesse guidato. E lui avrebbe portato con sè le sue orde. E non si sarebbero fermati finchè Steelheaven non fosse caduta.”

Inutile dire che non vedo l’ora di avere tra le mie manine il secondo volume!

Saga di Steelheaven

1. L’Araldo della Tempesta, 2014 (Herald of the Storm, 2013)
2. The Shattered Crown, 2014

DUE CENNI SULL’AUTORE:
Richard Ford è originario di Leeds, nel cuore dello Yorkshire, ma ora risiede nella campagna del Wiltshire, nel caso voleste andare a trovarlo! Autore di fantasy e steampunk, con “L’Araldo della tempesta” ha dato inizio alla Saga di Steelheaven, un successo che ha aperto la strada al secondo volume “The Shattered Crown“.