Recensione a “L’ultima riga delle favole” di Massimo Gramellini

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Buongiorno cuplovers,
oggi vi parlo de L’ultima riga delle favole, un romanzo di Massimo Gramellini che mi è stato regalato per Natale e che racconta di una storia d’amore, di guarigione interiore e di spiritualità in chiave fantasiosa. Benvenuti alle Terme dell’Anima…

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L'ultima riga delle favole-le tazzine di yokoL’ultima riga delle favole

Massimo Gramellini
Edito da Longanesi e Tea Edizioni (febbraio 2012)
Pagine 258
cartaceo € 11,00 cover flessibile – € 16,60 cover rigida
€ 7,99 ebook
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TRAMA DELL’EDITORE
Tomàs è una persona come tante. E, come tante, crede poco in se stesso, subisce la vita ed è convinto di non possedere gli strumenti per cambiarla. Ma una sera si ritrova proiettato in un luogo sconosciuto che riaccende in lui quella scintilla di curiosità che langue in ogni essere umano. Incomincia così un viaggio simbolico che, attraverso una serie di incontri e di prove avventurose, lo condurrà alla scoperta del proprio talento e alla realizzazione dell’amore: prima dentro di sé e poi con gli altri. Con questa favola moderna che offre un messaggio e un massaggio di speranza, Massimo Gramellini si propone di rispondere alle domande che ci ossessionano fin dall’infanzia. Quale sia il senso del dolore. Se esista, e chi sia davvero, l’anima gemella. E in che modo la nostra vita di ogni giorno sia trasformabile dai sogni.

RECENSIONE DI VALY:
La classica lettura che si definisce “carina”… tre tazzine e mezzo.
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Questi, ho capito, li conoscete già. Ma ora basta con le fiabe, serve una storia vera: la tisana della volontà.»
Armeggiando con la teiera, versò del liquido perlaceo nelle tazze.
«E’ un infuso di giglio, scenderà nella gola e sgorgando nel cuore sarà vita e parola.»
Porse loro le tazze, aprì uno dei libri chiari e incominciò a rac-cantare.

terme-le tazzine di yoko Tomàs è un ragazzo che cerca l’amore, ma allo stesso tempo lo rifugge, scappando dalle donne prima che la relazione possa diventare seria. Arianna è l’ultima sua conoscenza femminile di interesse, potrebbe esserci qualcosa tra loro, ma lei gli annulla un appuntamento all’ultimo e lui rinuncia a conquistarla. Tomàs passeggia sulla spiaggia, perso tra i pensieri, viene aggredito improvvisamente da un uomo e per scappare da lui si immerge nel mare e annega. La morte sembra reclamarlo e lui non oppone resistenza, poiché considera la sua vita vuota e senza senso. Il suo ultimo pensiero va ad Arianna e proprio in quel momento viene proiettato alle Terme dell’Anima, un luogo sospeso tra la vita e la morte, un limbo dove dovrà restare fino a quando non avrà fatto pace con la sua anima.

Le Terme dell’Anima sono composte da varie vasche che Tomàs deve attraversare e in cui vi sono prove da superare, alcune tutt’altro Terme sensoriali- le tazzine di yokoche piacevoli. Sotto la guida di una figura femminile misteriosa e affascinante, la Vestale Nera e del Direttore delle Terme, Tomàs si deve sottoporre a una visita medica, deve andare in palestra, fare un bagno turco, bere la tisana della volontà, fare il bagno nella vasca dell’Io e nella vasca del Noi, bere la tisana del distacco, immergersi nella vasca della luna e in quella del sole, bere la tisana del coraggio, uscire indenne dalla vasca del drago e da quella dell’Agape, per poter sperare di guarire le sue ferite interiori, quelle per cui si trova alle Terme dell’Anima. La sua ferita principale riguarda l’amore e per risanarla e trovare l’anima gemella, Tomàs deve prima imparare ad amare sé stesso e la sua anima, impresa che si rivela ardua e costellata di ostacoli.

L’ultima riga delle favole è un romanzo ricco di fantasia, pensavo di trovarmi davanti a un’opera di narrativa e invece sono stata sorpresa nel leggere di una favola moderna, che tocca un tema importante come la spiritualità e lo arricchisce di immagini fantasiose. Una storia di tutti noi, una storia che ci riguarda e in cui ci si può riconoscere, narrata con una spolverata di fantasy, originale e fuori dagli schemi. Ci sono costanti richiami alle fiabe più famose, come La bella addormentata nel bosco e La bella e la bestia, filastrocche bagni termali- le tazzine di yokorac-cantate e alcune illustrazioni carine tra le pagine. Le idee di Massimo Gramellini mi sono piaciute molto, così come i nomi delle varie vasche e delle prove, ho letto il libro velocemente, felice del lieto fine. Le parti che mi sono risultate più noiose sono quelle sul passato di Tomàs, ho inoltre trovato il complesso della narrazione un po’ troppo psicologico e ragionato, ma ciò è stato compensato da frasi filosofiche e profonde qua e là, sul significato della vita e dell’amore, che ho molto apprezzato. Consiglio la lettura del romanzo a chi piacciono le storie fantasiose che richiamino la vita e la morte, il coraggio e la speranza, i conflitti interiori e la guarigione dal male di essere e di vivere. L’amore viene prima di tutto da dentro di noi e solo dopo si esterna al di fuori; state attenti, perché se non lo capite, potreste finire anche voi alle Terme dell’Anima…

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3 Comments
  • Valentina Panzetta
    25 Luglio, 2015

    Mai sentito parlare, ma non mi incuriosisce più di tanto :/

  • Ylenia Piotto
    25 Luglio, 2015

    Io lo ho letto da poco 🙂 è carino anche se particolare 🙂

  • Arianna Gallo
    27 Luglio, 2015

    In lista già da un po 🙂

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