The Dropout: la nuova serie di Disney Plus con Amanda Seyfried
Buongiorno cuplovers!
Tra una pausa e l’altra dalla mia ultima lettura (lo so, sto leggendo questo libro da davvero troppo tempo e non vedo l’ora di potervene finalmente parlare per cercare di capire i motivi di questi tempi così lunghi) al ritmo di due puntate al giorno ho divorato The Dropout, la nuova serie di Disney plus con protagonista una bravissima Amanda Seyfried.
The Dropout è una serie che consiglio a chiunque di vedere, sebbene non sia il mio genere preferito. La serie narra la storia di Elisabeth Holmes giovane imprenditrice con il sogno di diventare famosa come Steve Jobs. The Dropout è una serie ben confezionata, avvincente, splendidamente recitata, più volte mi sono ritrovata a chiedermi come sia possibile che una cosa del genere sia successa davvero ed è proprio forse questo il punto forte di The Dropout: sembrare impossibile pur essendo una storia tragicamente vera e nemmeno troppo lontana nel tempo visto che tutto iniziò nel 2003…
The Dropout
IDEATA DA Elizabeth Meriwether
DISPONIBILE SU Disney Plus
Miniserie conclusa
5 TAZZINE, cast spettacolare e un’incredibile storia vera
The Dropout è una serie ansiogena, ottimamente recitata da una splendida Amanda Seyfried e l’ho trovata davvero inquietante perché… è tutto vero. Una delle domande che mi sono fatta per tutta la durata della visione è stata proprio questa: come è possibile che una cosa del genere sia successa davvero? Come ha fatto questa donna a ingannare tutti per anni? La risposta che viene data sembra fin troppo semplice: Elisabeth è sempre sembrata convincente, sicura dei propri obiettivi e la maggior parte delle persone coinvolte aveva una cieca fiducia in lei.
Elisabeth ha sempre sognato di diventare ricca, vuole essere la versione al femminile di Steve Jobs ed è così che, quando un suo zio muore a causa di un tumore scoperto troppo tardi e, pensando al suo problema con le analisi del sangue, (Elizabeth sta male ogni volta che è costretta a sottoporvisi) la ragazza ha un’idea: creare un macchinario che permetta di realizzare tutte le analisi necessarie con una sola goccia di sangue. L’idea, diciamocelo, è buona (chi mai si diverte a farsi prelevare intere fialette di sangue per le analisi?) così come le intenzioni di Elizabeth, i problemi sorgono dopo… La ragazza, supportata da tecnici e scienziati nonché dal compagno Sunny Balwany riesce a creare la propria azienda, Theranos, e a trovare i fondi per cominciare a lavorare sul suo ambizioso progetto.
Man mano che le puntate scorrono diventa però evidente che la creazione del dispositivo è più difficile di quanto non sembrasse all’inizio, il team di tecnici e scienziati lavora sodo, ma il progetto non procede o, per meglio dire, non funziona. Nel mentre, Elizabeth si lega sempre più a Sunny e i due instaurano un rapporto… malsano. All’inizio lui è un vero e proprio mentore per lei, una spalla a cui Elizabeth si appoggia ma, man mano che il tempo passa, e la donna si fa più indipendente, Sunny diventa sempre più oppressivo e desideroso di controllare la vita della compagna anche solo controllando costantemente cosa mangia. Il momento fatidico, che segna il vero e proprio punto di non ritorno per Elizabeth è il primo collaudo. Il macchinario sembra finalmente funzionare, per la gioia di tutti, ma dopo il viaggio in aereo qualcosa non va e il collaudo a beneficio delle aziende farmaceutiche, con tanto di dimistrazione, è destinata a saltare mandando in fumo tutti i soldi di cui Elizabeth ha bisogno per mandare avanti l’azienda. Il primo, fatale, errore è quasi giustificabile. Tutti sono convinti che il macchinario funzioni e che il problema sia dovuto a un guasto causato dal trasporto in aereo. Del resto, se funzionava prima, perché mai non dovrebbe tornare a funzionare in seguito? Così, Elizabeth decide di falsare la dimostrazione, convinta che, in un secondo momento, la macchina sarebbe tornata a funzionare. Un errore? Una truffa? Ovvio ma, all’inizio, ancora speravo che la donna si sarebbe fermata qui che, considerando che non era riuscita a far funzionare la macchina, avrebbe desistito oppure che, dopo qualche altro aggiustamento, tutto sarebbe filato liscio e invece…
Una delle tante cose che sconvolge in questa vicenda è come, dopo gli iniziali sensi di colpa per la truffa che stavano mettendo in atto, né Elizabeth e tanto meno Sunny sembrano provare rimorso come se, dopo aver valicato la linea di confine con l’illegalità, fossero decisi a percorrere quella strada fino in fondo. Quello che agghiaccia lo spettatore è la leggerezza con cui i due hanno continuato, nonostante la loro macchina producesse moltissimi risultati sbagliati. Gente che pensava gli fosse tornato il cancro quando non era vero, persone che si sono viste dare risultati negativi, quando, invece, erano gravemente malati, questa macchina ha distrutto la vita di centinaia di persone. Elizabeth e Sunny hanno messo a repentaglio la vita di migliaia di persone con una nonchalance davvero agghiacciante, degna di un sociopatico. Elizabeth appare sempre più stressata ma non tanto per i sensi di colpa quanto ossessionata dall’inseguire l’esempio del suo idolo: Steve Jobs anche a costo della salute di quelle persone che voleva aiutare.
La storia è nota e, alla fine, grazie al coraggio del giovane Tyler Shultz, pronto a mettersi contro all’amato nonno pur di fare chiarezza e dell’amica Erica Cheung, supportati da chi, già da tempo, osteggiava Elizabeth, come Richard Fuisz (convinto che gli avesse rubato l’idea) e la professoressa Phyllis Gardner, la truffa di Elizabeth e della Theranos giunse al termine dopo quasi due decenni.
La serie è dotata di un cast di altissimo livello (Amanda Seyfried, Naveen Andrews –il Sayid di Lost che non avevo per nulla riconosciuto- Sam Waterston da Law&Order, Kevin Sussman –l’indimenticabile Stuart di The Big Bang Theory- Kate Burton da Grey’s Anatomy etc) praticamente tutti gli attori presenti in questa serie mi hanno dato, alla loro comparsa, quel senso di deja-vu per averli già visti in altre serie… Il ritmo si fa ben presto angosciante e si ha quella sensazione per cui, anche se già immaginavo come sarebbe andata a finire la storia, qualcosa potesse andare terribilmente storto. The Dropout è una serie da guardare sia per l’eccezionale cast sia per saperne di più sull’assurda storia di Theranos. La storia di una truffa talmente grossa che risulta davvero difficile concepire che sia stata portata avanti per vent’anni. Un promemoria di come, sebbene risulti difficile da credere, non è impossibile raggirare lo stato, la sanità, i controlli e come, alle volte, il coraggio di un piccolo gruppo di persone possa fare la differenza. Ora non ci resta che aspettare settembre e la sentenza che condannerà la vera Elizabeth Holmes.
Come andrà a finire questa storia ancora non lo sappiamo ma almeno l’incubo di Theranos è finito per sempre… si spera.