Sword Art Online: recensione alla prima stagione dell’anime

fantasie di zucchero sul blog letterario de le tazzine di yoko - rubrica anime e dorama

Buon giorno cuplovers, oggi torno tra voi con una delle recensioni di anime che devo recuperare da davvero troppo tempo! Se amate gli anime fantasy, probabilmente ne avrete sentito parlare, io stessa avevo visto immagini di questo anime praticamente ovunque e alla fine mi sono decisa a iniziarlo, sto parlando di “Sword Art Online”. Se amate il fantasy qui troverete tutti gli elementi tipici del genere: magia, combattimenti, creature magiche, tutto, solo online. Quando il gioco diventerà fin troppo reale riusciranno i giocatori a tornare alla realtà?

nel piattino abbiamo:

Sword Art Online

DISPONIBILE SU Netflix
EPISODI 25


Quasi 5 tazzine

Sword Art Online mi ha completamente catturata nel suo mondo, ho adorato i mondi fantasy dei videogame, così come mi sono innamorata di Kirito ed Asuna che sono diventati una delle mie coppie preferite di sempre.

La storia ha inizio con il lancio di un avanzatissimo gioco online chiamato, appunto, Sword Art Online. I giocatori si collegano ad esso tramite un visore per la realtà virtuale e possono scegliere il nome del personaggio e le proprie fattezze. Insomma, un normalissimo gioco di ruolo fantasy, se non fosse per questa particolare tecnologia che è in grado di catapultare il giocare in un mondo fantasy tanto ben fatto da sembrare reale. Il gioco è appena stato lanciato e Kirito, come centinaia di altri giocatori si trova nella città dell’inizio quando il creatore del gioco, tale Akihiko Kayaba, li informa che, da questo momento, sono tutti prigionieri di Sword Art Online e potranno uscirne solo se supereranno l’ultimo livello (rappresentato dal 100º piano del castello volante di Aincrad, in cui si trova il boss finale), tuttavia in caso di game-over o di rimozione forzata del NerveGear, l’hardware causerà un coma cerebrale al giocatore per mezzo di scosse elettriche al cervello.

All’inizio credevo che la tematica principale della serie fosse analizzare perché così tante persone amino spendere il loro tempo in un mondo virtuale piuttosto che nella realtà, tuttavia, nonostante tutto, la realtà virtuale non viene mai dipinta come qualcosa di negativo ma come un luogo dove si possono fare esperienze diverse, conoscere nuove persone ed instaurare legami che poi perdureranno anche nel mondo reale.
Kirito e gli altri giocatori finiranno per adeguarsi abbastanza bene alla loro nuova vita e questo è un altro aspetto su cui riflettere… possibile che tutti loro riescano a rinunciare così facilmente alla loro vecchia vita?
Certo, verranno create delle squadre allo scopo di procedere nel gioco e riuscire ad arrivare alla cima di Aincard ma molti giocatori finiranno per essere quasi più a loro agio nei panni dei propri personaggi che non nella realtà. Il mondo di Sword Art Online è affascinante, ricco di abilità strabilianti e luoghi incantati. Ben presto Kirito farà la conoscenza di Asuna, una ragazza determinata e combattiva che fa parte della gilda dei Cavalieri di Sangue. Asuna e Kirito vanno da subito d’accordo, se Kirito è un solitario cui non dispiace aiutare gli altri o stringere amicizie ma senza legarsi troppo a nessuno, con Asuna sarà diverso da subito. L’intesa in battaglia tra i due ragazzi è evidente così come stanno bene insieme anche al di fuori delle quest. Se c’è una cosa che ho adorato di questa serie è proprio come si crea il legame tra i due protagonisti, senza troppi imbarazzi, sospiri o “pare mentali”. Il loro rapporto evolve naturalmente e i due finiscono per mettersi insieme abbastanza in fretta, mi è piaciuta un sacco la loro storia d’amore che culminerà in un matrimonio proprio nel gioco. Kirito e Asuna credono incrollabilmente l’uno nell’altra, combattono fianco a fianco e sono davvero teneri. Entrambi dovranno affrontare prove difficili, Kirito diventerà sempre più forte per amore di Asuna e sì, alla fine, raggiungerà il villain finale di cui, però non vi svelo nulla.

La prima stagione è divisa in due parti una prima in cui Asuna e Kirito sono prigionieri in SAO mentre la seconda parte li vede in un altro mondo virtuale Alfheim. La situazione nella seconda parte della prima stagione è leggermente diversa dalla prima, in questo caso, infatti è solo Asuna ad essere intrappolata nel gioco mentre Kirito vi entrerà al solo scopo di ritrovarla. Mi sono piaciute molto entrambe le ambientazioni anche se sono più affezionata a SAO semplicemente perché Asuna e Kirito erano assieme. Di Alfheim mi è piaciuta molto la divisione in razze: Spriggan, Salamandre e Silph.
I due villan della prima stagione sono uno peggio dell’altro. Se Akihiko Kayaba era preda di una sorta di… delirio di onnipotenza, se il suo desiderio di creare un mondo fantasy come aveva sempre sognato l’ha portato a commettere azioni folli, ho letteralmente detestato il villain della seconda parte della prima stagione: Nobuyuki Sugo. Un personaggio ignobile, viscido, senza nessuna dignità, non vedevo l’ora che qualcuno lo eliminasse. Se cercate un villain da odiare, lui è perfetto.

Dopo un inizio che non mi aveva particolarmente coinvolto ho letteralmente divorato la prima stagione di Sword Art Online, adoro Kirito e Asuna e sono curiosa di vedere se gli autori riusciranno a creare nuovi modi originali di catapultare i personaggi in mondi virtuali sempre più fantasiosi e letali senza snaturare i personaggi… perché, dopo due esperienze a modo loro traumatiche, non vedo perché mai i due protagonisti dovrebbero scegliere di continuare a visitare mondi virtuali… A me sarebbe già passata la voglia!
Ho adorato i disegni, i protagonisti e il mondo di Sword Art Online e sono curiosa di vedere la seconda stagione.
Consiglio questo anime se amate i giochi di ruolo, se vi piacciono le ambientazioni fantasy e non disdegnate le storie non troppo complicate.


Hack//Sign

ATTENZIONE, DA QUI SONO PRESENTI SUL FINALE spoiler

Arrivata a metà della prima stagione non vedevo l’ora che Asuna e Kirito/Kazuto si ritrovassero nel mondo reale potete immaginare la mia delusione quando Asuna, purtroppo, non si risveglia. Perché ho trovato Sugo tanto detestabile? Ha intrappolato Asuna in un altro mondo virtuale al solo scopo di approfittare di lei! Per fortuna non si arriva a uno stupro ma poco ci manca!
Nella seconda parte della serie viene inserito il personaggio di Suguha che ha suscitato in me un misto di pietà e voglia di prenderla a ceffoni. Perché? Da un lato mi spiace tantissimo per lei, dall’altro non capisco proprio come abbia potuto non capire per tanto tempo che Kirito è Kazuto… il ragazzo non ha nemmeno cambiato più di tanto aspetto! La povera Suguha è innamorata cotta di Kazuto, i due sono fratelli adottivi ma, fino a qualche anno prima, lui lo ignorava e, quando ha scoperto la verità si è allontanato dalla ragazza, il che avrebbe dovuto

farle capire che forse… beh, non era interessato a lei? Comunque, quando Kazuto torna da Sword Art Online, per Kazuha diventa chiaro che il ragazzo si è innamorato di Asuna e che, per lei, non c’è alcuna possibilità. Per superare la delusione d’amore, Kazuha si avvicina al giocatore incontrato in Alfheim Online ignorando che dietro al personaggio di Kirito si cieli proprio Kazuto… La poverina quindi riceverà una doppia delusione d’amore!

Mi è piaciuta l’intera quest legata al raggiungimento di Yggdrasil ma mi sono affezionata meno ai personaggi di Alfheim, rispetto a quelli incontrati in SAO. Ho odiato ferocemente Sugo, un viscido che ha intrappolato centinaia di persone per usarle come cavie e quello che ha fatto ad Asuna è allucinante. L’ha rapita, intrappolata, le ha messo le mani addosso e ha tentato di violentarla! Non pago Sugo ha travalicato il limite tra gioco e realtà tentando di uccidere Kazuto nel mondo reale. Nel mondo virtuale nessuno o quasi avrebbe potuto mettere un freno alle sue azioni ma nel mondo reale la faccenda è ben diversa… Mi è piaciuto che sia stata affrontata questa problematica anche se mi aspettavo che venisse maggiormente approfondita. Per ora, il gioco è comunque visto come qualcosa di positivo che diventa pericoloso solo a causa di alcuni soggetti, mi domando se, prima o poi, i mondi virtuali assumeranno tutti dei connotati negativi visto che, di fatto, spendere troppo tempo in questi giochi, rischia di portare via troppo tempo a tutto il resto…

Ho amato il lieto fine, la serie potrebbe anche chiudersi qui, tuttavia, l’idea dei mondi virtuali lascia spazio a infinite possibilità. Dove potrebbero finire, la prossima volta, Kirito ed Asuna? La storia potrebbe anche concentrarsi sulle avventure di Suguha… Darò sicuramente una possibilità alla seconda stagione, sperando che non diventi troppo ripetitiva.

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2 Comments
  • Franz
    13 Agosto, 2021

    Purtoppo ho avuto un’impressione totalmente diversa della serie.

    I personaggi sono piatti e noiosi, Kirito in primis, e la storia diventa ben presto il solito harem giapponese in cui tutti i personaggi femminili hanno una cotta per il protagonista.
    La trama del primo arco parte bene ma si sviluppa in modo pessimo, presentandoci personaggi che non saranno mai davvero approfonditi al solo scopo di mostrarci quanto è forte il protagonista.

    A mio parere è il classico anime che tenta di essere profondo accennando a temi seri per poi perdersi in cliché e fanservice. Peccato.

    • tazzine e zollette - strega del crepuscolo
      strega del crepuscolo (Chiari)
      14 Agosto, 2021

      Ci sta avere opinioni diverse, non è un anime particolarmente profondo, e non mi ha dato l’impressione di avere la presunzione di esserlo, lo trovo più incentrato sulle avventure del protagonista, sull’esplorazione del mondo virtuale anche se non manca una riflessione sulla pericolosità di perdersi in questo genere di giochi a discapito della vita vera.

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