Recensione a “Seta” di Alessandro Baricco
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Buongiorno a tutti,
ho letto Seta di Alessandro Baricco, il libro tra i suoi che mi ispirava di più come trama e l’ho trovato delicato, profondo e ricco di interpretazioni e significati.
Non avevo mai letto nulla di questo autore e posso dire di aver iniziato davvero bene! Baricco è riuscito a prendermi per mano e trasportarmi dentro le sue pagine grazie a una scrittura poetica, delicata, affascinante e “setosa”, fatta di vedo-non vedo. La storia è raccontata in poche pagine, se ne legge l’inizio e la fine nell’arco di una giornata e nonostante le ripetizioni frequenti di alcune parti, la scorrevolezza e la piacevolezza della lettura non sono mai messe in discussione. I silenzi, le pause, le parole non dette, le emozioni trattenute culminano in un finale inaspettato che fa comprendere a che livelli di grandezza possa arrivare l’amore vero e sincero.
nel piattino abbiamo: love story / contemporaneo
Seta
Alessandro Baricco
Edito da Feltrinelli (prima uscita 1996, ultima edizione per l’editore febbraio 2014)
Pagine 108
€ 7,00 cartaceo – € 4,99 ebook
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TRAMA DELL’EDITORE
Si chiamava Hervé Joncour, era mercante di bachi da seta. Ogni anno raggiungeva il Giappone, ogni anno ritornava. Nei suoi viaggi, si leggeva l’ideogramma di una passione silenziosa, rubata al rumore del mondo.La Francia, i viaggi per mare, il profumo dei gelsi a Lavilledieu, i treni a vapore, la voce di Hélène. Hervé Joncour continuò a raccontare la sua vita, come mai, nella sua vita, aveva fatto.Da Seta, pubblicato da Rizzoli nel 1996 e da Fandango nel 2007, tradotto in oltre trenta lingue, bestseller internazionale, è stato tratto il film omonimo di François Girard, con Michael Pitt, Keira Knightley e Alfred Molina, nel 2007.
RECENSIONE DI VALY:
Direttamente nei miei preferiti… cinque tazzine tondissime!
Hervé Joncour vive a Lavilledieu, compra e vende bachi da seta, ha 32 anni e una moglie che ama e che lo ama, Helene. Baldabiou è un imprenditore che conosce bene i segreti di quel mestiere definito “da donne”, poichè per primo aveva iniziato a commerciare bachi da seta e aveva trasmesso la passione anche a Hervé. A causa di una epidemia pebrina che colpisce sempre più allevamenti in vari Paesi rendendo inservibili le uova, Baldabiou spinge Hervé ad avventurarsi in Giappone, isola felice dove l’epidemia non è riuscita ancora ad arrivare. Il Giappone rappresenta per i venditori di bachi da seta un luogo lontano e inesplorato, un’ancora di salvezza nella disperazione generale.
Hervé parte e dopo un viaggio lungo attraverso molte città, giunge in Giappone, dove conosce Hara Kei, un uomo importante di un villaggio cui fa visita. Una ragazza ha la testa appoggiata sul grembo di Hara Kei, una ragazza col viso occidentale e da bambina, con cui Hervé scambia una serie di sottili segnali di intesa e di attrazione. La ragazza rimane senza nome e senza storia per l’intero libro, nonostante sia un vero colpo di fulmine per Hervé, che ne rimane stregato fin dal primo momento. Sguardi, movimenti sinuosi, carezze leggere e proposte velate prendono l’immaginazione di Hervé e non la lasciano più, gli fanno sentire l’eccitazione del nuovo, lo fanno crogiolare in domande senza risposta e lo ossessionano. “Tornate, o morirò” scrive la misteriosa ragazza in un bigliettino con ideogrammi a inchiostro nero e Hervé non può fare altro che seguire quella muta richiesta, colmo di speranze. Hervé vuole rivedere quella ragazza e scoprire se anche lei ha davvero interesse per lui, nonostante stia bene con sua moglie Helene ed ella non gli faccia mai mancare il suo amore, ma questo colpo di fulmine basato su una distanza incolmabile di geografia, cultura e lingua, porta a Hervé più pena e sofferenza, che gioia e realizzazione e ben presto il venditore di bachi da seta si rende conto che la sua relazione con la ragazza in Giappone è solo una illusione ed è finita ancora prima di iniziare. “Non ho mai sentito nemmeno la sua voce” rivela in un sussurro, come se realizzasse solo in quel momento l’impossibilità delle sue fantasie e la conseguente inutilità della sua infatuazione e dei suoi viaggi all’estero ripetuti.
Baricco enfatizza la volatilità e l’inconsistenza di un amore platonico, ma allo stesso tempo la distruttività e la sofferenza che può portare. Seta raggiunge la sua massima espressione in una lettera finale, erotica e triste, che descrive un atto sessuale con trasporto. La lettera è la chiave di tutto il libro, fa emozionare, stupire e riflettere. Consiglio la lettura di Seta, perchè oltre a essere scritto con uno stile semplice e al contempo particolare, narra non solo di un amore, bensì di due, quello di Hervé per la ragazza vista in Giappone e quello di sua moglie Helene per lui. I due amori sono totalmente differenti, eppure entrambi potenti e carichi di emozioni, li sentirete scorrervi sotto la pelle! Leggerò presto altri libri di questo autore e se volete consigliarmene uno in particolare, sarò ben lieta di seguire il vostro parere.
Arianna Gallo
27 Marzo, 2015Si !! Finisce nella mia Wish List 😀
valy
27 Marzo, 2015Brava! ♥
yoko
27 Marzo, 2015non lo dico troppo forte ….ma mi sa che ci proverò anche io a darci una leggiuchiata 😉