Review Party dedicato a “Flawed – Il momento della scelta” di Cecelia Ahern

Buon pomeriggio cuplovers 🙂 oggi ospitiamo il review party dedicato a “Flawed – Il momento della scelta” di Cecilia Ahern. Siete pronti a scoprire come si concludono le disavventure di Celestine?
*Trovate la recensione del primo volume QUI* 😉

nel piattino abbiamo: love story 01 - compulsivamente lettrice - 6 ciambella romance sul blog letterario de le tazzine di yokodistopico 01 - compulsivamente lettrice - 2 lampone distopici sul blog letterario de le tazzine di yoko / young adult 01 - compulsivamente lettrice - 9 biscotto young adult sul blog letterario de le tazzine di yoko

Flawed – il momento della scelta 

(Perfect)
Cecelia Ahern
Edito da De Agostini Editore (11 settembre 2018)
Pagine 410
€ 14,90 cartaceo – € 6,99 ebook
amzn-amazon-stock-logolink diretto all’acquisto cartaceo
link diretto all’acquisto ebook

TRAMA DELL’EDITORE
Celestine è in fuga. Fino a poche settimane fa era una delle ragazze più in vista della città: aveva una famiglia che la amava, un fidanzato meraviglioso e un destino invidiabile. Ora la sua esistenza si è trasformata in un interminabile incubo. La sua vita dorata non esiste più. Celestine è finita in cima alla lista dei ricercati della Gilda. È il nemico Numero Uno. Lei infatti è l’unica a possedere le prove che potrebbero distruggere per sempre il sistema che stabilisce chi è perfetto e chi Fallato. Chi merita un futuro e chi no. Perfino il giudice Crevan, capo del tribunale che l’ha condannata, è al suo inseguimento. L’uomo crede di poter facilmente mettere alle strette una come Celestine, una ragazza che ha perso tutto: famiglia, fidanzato, amici. Ma si sbaglia. Il tenebroso Carrick non l’ha abbandonata e anzi è più determinato che mai a sostenerla, qualunque sia la scelta di Celestine. Perché adesso a decidere sarà lei. Scappare e mettersi in salvo, o rischiare tutto, tornare nella tana del leone e demolire il sistema dall’interno?

RECENSIONE DI STREGA DEL CREPUSCOLO:
Quattro tazzine… meno qualche piccolissima cosina.
tazzinaUP_stregaDELcrepuscolotazzinaUP_stregaDELcrepuscolotazzinaUP_stregaDELcrepuscolotazzinaMEZZA+_stregaDELcrepuscolo

Flawed si è rivelata una buona lettura. Siamo di fronte a uno young adult distopico con un ‘idea di base molto interessante, con un cattivo spietato e con un background ben strutturato, è stata proprio l’idea di base di questa distopia ad attirarmi: un mondo dove i peccati morali vengono puniti da un tribunale morale che marchia le persone come se fossero animali, disumanizzandole, mettendo in bella mostra dinanzi a tutti i peccati dei singoli. Un’idea davvero originale, ma che, purtroppo, non basta a far passare del tutto in secondo piano alcuni piccoli difetti di questo romanzo.

Celestine si sta nascondendo a casa del nonno, ma ben presto i Segnalatori della Gilda fanno irruzione in quell’angolo di pace a cercarla. Crevan è disposto a tutto per trovarla, sa che la ragazza ha un’arma per distruggerlo, un’arma che è stato lui stesso a darle: il sesto marchio, non previsto dalla condanna di Celestine, applicato da Crevan stesso in un momento di rabbia, il momento della marchiatura è stato filmato ed ora è nelle mani della ragazza… ma è davvero così? In realtà Celestine non sa che fine abbia fatto quel video, ma sa anche che è l’unica arma a sua disposizione e ammettere di non averlo la priverebbe della sua unica arma contro l’uomo.
Quando l’ennesima irruzione dei Segnalatori distrugge la relativa pace di Celestine per la ragazza ha inizio una lunga fuga, nessun luogo sembra davvero sicuro e le persone che incontra non si rivelano sempre affidabili. Celestine dovrà capire di chi fidarsi, è solo una ragazza che, per una serie di circostanze, si ritrova con un grande potere, un segreto che potrebbe distruggere la Gilda e permetterle di vendicarsi di Crevan, l’uomo a cui voleva bene come a un padre e che l’ha tradite nel modo più crudele possibile. Celestine è una protagonista… realistica. Non ha il carisma di molte delle altre eroine dei distopici YA, e non ne ha nemmeno il nerbo ma, proprio per questo, l’ho trovata più reale anche se devo ammettere che ho trovato un po’ irritante il suo continuo fuggire, nella prima parte del romanzo, senza nessun piano sicuro per distruggere la Gilda.

Ne esce sicuramente meglio il suo nemico, il giudice Crevan. In questo secondo volume l’autrice approfondisce il suo personaggio svelandoci cosa ha spinto Crevan a diventare quello che è. Un passato di abusi e di umiliazioni, di disciplina rigida… è comprensibile che chi ha vissuto una cosa simile ne esca traumatizzato… Crevan è stato così a lungo vittima delle personali idee di giustizia del padre che ha deciso di imporre il metodo educativo del genitore… a tutta la nazione. Quello che mi lascia perplessa è il come ci sia riuscito, certo, suo nonno e suo padre hanno iniziato il lavoro ma come la Gilda sia arrivata a soppiantare, praticamente il governo… è poco chiaro. Mi sarebbe piaciuto se questa parte fosse stata un po’ più approfondita: come ha potuto un tribunale morale arrivare a soppiantare il potere politico? I politici non hanno fatto nulla per paura di essere dichiarati Fallati… possibile che nessuno di loro abbia pensato… per dire, ad assoldare un killer per uccidere Crevan? Sulla sua lunga strada fatta di condanne e crudeltà Crevan si è fatto molti nemici, alcuni di loro lavorano al suo fianco e potrebbero essere la causa della sua rovina. Crevan riuscirà a catturare Celestine e a fermare la ribellione che, ormai, sta nascendo tra i Fallati?
Tra patti fatti per essere infranti, fughe, tradimenti e traditori che si rivelano alleati, la Ahern ci narra di un mondo fin troppo simile al nostro, dove la ricerca della perfezione, di un modo per debellare il male ha portato a creare una società prigioniera della paura e disumanizzante. L’autrice sembra anche volerci ricordare che a volte basta una scintilla, un piccolo gesto di umanità, per dare vita a un grande cambiamento.
Una buona lettura, ricca di azione, che fa riflettere su temi importanti, ma con qualche piccola pecca.

“C’è la persona che pensi di dovresti essere e poi c’è quella che sei veramente. Io non so bene chi dovrei essere, ma adesso so chi sono veramente.”

Se avete letto e amato Flawed vi consiglio di provare a leggere The Programm.

ATTENZIONE, DA QUI SONO PRESENTI SUL FINALE spoiler

Il finale… beh sinceramente trovo che la situazione si risolva un po’ troppo velocemente. Celestine è prigioniera di Craven assieme a suo nonno, all’avvocato e a Carrick ma, per fortuna, la ragazza ha un piano, ha finalmente messo le mani sul video della sua marchiatura e l’ha consegnato all’unica persona che può aiutarla: a sua madre che, a sua volta, l’ha dato al padre che lavora in una rete televisiva.
Quel video è la scossa finale a una popolazione già sull’orlo della rivolta, i Fallati hanno amici, famiglie che li amano e che trovano ingiusto essere state allontanate da loro soprattutto se a farlo è stato un uomo che, al momento opportuno, ha infranto le sue stesse regole, imponendo un marchio in più, rispetto a quelli previsti dalla condanna, a una ragazzina la cui unica colpa è stata quella di aver provato compassione per un anziano Fallato. Nessuno, fino ad allora, aveva mai assistito a una marchiatura, un conto è vedere le cicatrici sulla pelle di sconosciuti e conoscenti, tutt’altra cosa è vedere come vengono fatti i marchi e il dolore della persona che viene marchiata. È il caos e, alla fine, Art saprà farsi perdonare per la sua vigliaccheria, ho sempre immaginato che non si fosse davvero schierato con il padre e che fosse tutta una finzione per poter aiutare Celestine al momento giusto, diciamo che non è stato proprio un colpo di scena.
Sinceramente trovo che entrambi i personaggi maschili avrebbero avuto bisogno di un maggior approfondimento, nessuno dei due è riuscito a conquistarmi davvero, ho compreso quanto profondamente Art subisse l’influenza del padre e ho apprezzato il suo sacrificio e il suo riscatto così come ho compreso il dolore di Carrick e la gioia di aver ritrovato la madre ma nessuno dei due mi ha fatto battere il cuore o fare il tifo per uno dei due, non hanno saputo conquistarmi.

Il lieto fine chiude del tutto la vicenda senza lasciare punti in sospeso: la Gilda è finita, Art si è riscattato e Celestine può ricominciare a vivere con al fianco il ragazzo che ama, la famiglia e gli amici.
Nel complesso una buona duologia, con un buon cattivo e un’idea di base davvero originale.

DUOLOGIA FLAWED

  1. Flawed – Gli imperfetti (Flawed)
  2. Flawed -Il momento della scelta (Perfect)