Suits: recensione alla seconda stagione
Buona sera cuplovers, oggi torniamo a parlare di serie tv con la seconda stagione del legal drama Suits.
Se seguite un po’ il blog, saprete che, solitamente, prediligo le serie fantasy ma questa serie mi ha davvero preso tanto da spingermi a guardare le prime due stagioni una dietro l’altra ed il merito, più che una storia avvincente è, senza dubbio, degli attori che riescono a far appassionare lo spettatore e a fargli divorare una puntata dietro l’altra.
nel piattino abbiamo:
Suits
CRETO DA Aaron Corsh
DISPONIBILE SU Netflix
STAGIONI 9 -conclusa-
Ottima serie, la storia appassiona e i due protagonisti fanno faville
Suits si è riconfermata una serie ben recitata, con personaggi interessanti e una storia che si divora una puntata dopo l’altra.
Dove eravamo rimasti? Dopo aver scoperto la bravura del giovane Mike, l’avvocato di successo Harvey Specter decide di assumerlo, nonostante questi non abbia conseguito la laurea in giurisprudenza e non sia, di fatto, un avvocato. Alla fine della prima stagione, Jessica Pearson in persona scopre tutto, lasciando lo spettatore a chiedersi cosa deciderà di fare in proposito.
Era abbastanza scontato che sia Mike che Harvey avrebbero mantenuto il posto (del resto, senza di loro, la serie non avrebbe senso) e questo sarà il segreto che legherà tutti e tre e li porterà a fare fronte comune contro quello che possiamo definire il villain della stagione.
A differenza della prima stagione, in questa abbiamo un vero e proprio nemico, deciso a mettere i bastoni tra le ruote a Jessica e, di conseguenza, ad Harvey. Mi è piaciuto che ci fosse un “villain” e ho trovato la storyline principale decisamente più solida, grazie a questo.
Dopo la morte della moglie, Daniel Hardman decide di riprendere il suo posto nello studio. Daniel era stato allontanato da Jessica e Harvey dopo la scoperta che l’uomo aveva rubato soldi allo studio. Daniel è subdolo, falso, spregevole ma anche astuto e si rivelerà un nemico difficile da eliminare, persino per Harvey e Jessica. Nello studio scoppierà ben presto una sorta di “guerra civile” tra quelli che appoggiano il ritorno di Hardman e quanti lo vogliono fuori dai piedi.
Mike si ritroverà, suo malgrado, coinvolto in questa faccenda, deciso ad aiutare Harvey ma anche curioso di conoscere Hardman.
Hardman … è palesemente un personaggio disonesto e viscido è la classica persona di cui non mi fiderei mai. È ovvio, fin dal suo ritorno, che non se starà al suo posto ma che cercherà di riprendere la sua vecchia carica nonostante abbia rubato dei soldi al suo stesso studio! Hardman non si sente minimamente in colpa e, anzi, tramerà più volte per liberarsi di Harvey e Jessica.
Questa seconda stagione è ricca di intrighi, di mosse e contromosse che vedono protagonisti da un lato Harvey, Jessica e Mike e, dall’altro, Hardman. Louis si rivela, in questa stagione, uno dei personaggi, a mio avviso più… imprevedibili. È un uomo alla continua ricerca di riconoscimento e attenzioni. Fa bene il suo lavoro ma, non essendo carismatico e, diciamocelo, affascinante come Harvey non gode della sua stessa stima né presso Jessica, né con chiunque altro. In realtà è molto più facile immedesimarsi in Louis che non in Harvey.
Hardman sembra voler dare a Louis la possibilità di diventare socio anziano riconoscendo, finalmente, i suoi meriti. Chi, dopo anni in cui si è sempre “fatto il mazzo” senza mai ottenere il minimo riconoscimento ma anzi venendo trattato come una “pezza da piedi” non sarebbe tentato di vendersi al nemico? Il problema di Louis è che, pur bramando la stima e il riconoscimento da parte di Harvey, non si rende conto che non è mettendogli i bastoni tra le ruote che lo otterrà. Lavorano per lo stesso studio, Louis dovrebbe ottenere la sua stima lavorando al suo fianco, aiutandolo e non remandogli contro…
A mettere a rischio tutto quello per cui Harvey e Jessica hanno lavorato ci penserà un’accusa di negligenza contro Harvey. Quello che mi ha colpito di tutta questa vicenda è come possa bastare davvero poco, un documento dimenticato, per far crollare non solo un caso, una sentenza, ma per rovinare una carriera. Un errore di tale portata richiede che una testa venga fatta cadere e sarà quella di una persona che mai mi sarei aspettata…
Jessica riuscirà a mantenere la leadership dello studio? E, se dovesse perderla, cosa ne sarà di Mike?
La seconda stagione di Suits si guarda davvero in un soffio, gli autori riescono a gestire bene tutte le diverse storyline: la minaccia costituita da Hardman, i problemi personali di Mike, l’invidia di Louis. I personaggi mi hanno conquistata così come le loro vicende facendomi divorare la seconda stagione in un soffio. Se cercate un bel legal drama da guardare Suits fa davvero per voi e, tra l’altro, la serie è già conclusa.
ATTENZIONE, DA QUI SONO PRESENTI SUL FINALE
La seconda stagione porta a una crisi nel rapporto tra Mike e Harvey che, probabilmente, si sanerà solo più avanti. Mike, ormai innamorato di Rachel, le ha confessato tutto nonostante il parere contrario di Harvey. Come reagirà la ragazza?
Jessica, andando contro il parere di Harvey (sembra diventato sport nazionale ignorarlo) sceglie di mettere in atto una fusione con un rinomato studio londinese di proprietà di Edward Darby (che colpo ritrovarsi Varys nei panni di un rispettabile avvocato) questo porta Harvey a perdere la possibilità di avere il proprio nome sull’insegna restando, di fatto, un sottoposto di Jessica. Il rapporto tra Harvey e Jessica si complica moltissimo perché, se è vero che Harvey le deve molto, è anche vero che è troppo ambizioso per poter accettare uno smacco simile con facilità. D’altro canto, questo dimostra che Jessica non si fida abbastanza di Harvey per lasciargli avere più potere nello studio… Riusciranno a ricucire il loro rapporto? Uno dei due dovrà cedere e venire incontro all’altro se vogliono continuare a lavorare insieme: succederà?
La seconda stagione di Suits ancora più della prima è ricca di intrighi e di sfide tra avvocati dello stesso studio. Le singole cause sono sempre interessanti ma la vera storia è quella fatta dai rapporti tra i personaggi. Suits si riconferma una serie ben fatta, gli attori sono tutti convincenti così come i casi affrontati dai protagonisti e gli intrighi interni allo studio sono ben gestiti.
NELLE STAGIONI PRECEDENTI
Stagione 1