Recensione de “Il mare senza stelle”

Buongiorno cuplovers, oggi vi parlo del nuovo romanzo di Erin Morgenstern, autrice de “Il circo della notte”.
Inizio col dire che “Il mare senza stelle” non è un romanzo che può piacere a tutti i lettori, è particolare, complesso e metaforico. È un libro dentro un libro, una storia nella storia. È ricco di simbolismo e di metafore.
Io personalmente ho apprezzato maggiormente i brevi racconti che la trama principale.

Lo stile di scrittura dalle Morgenstern è onirico, scorrevole e sensoriale. Tuttavia non è il libro adatto ai miei gusti, i personaggi non sono per nulla caratterizzati (probabilmente perché simboli di altro) non ho empatizzato con loro né mi sono affezionata a loro.

nel piattino abbiamo:

Il mare senza stelle

Erin Morgenstern
Edito da Fazi Editore (16 luglio 2020)
Pagine 600
€ 12,99 ebook – € 18,50 cartaceo
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TRAMA DELL’EDITORE
Zachary Ezra Rawlins è uno studente del Vermont che un giorno trova un libro misterioso nascosto fra gli scaffali della biblioteca universitaria. Mentre lo sfoglia, affascinato da racconti di prigionieri disperati, collezionisti di chiavi e adepti senza nome, legge qualcosa di strano: fra quelle pagine è custodito un episodio della sua infanzia. È soltanto il primo di una lunga catena di enigmi. Una serie di indizi disseminati lungo il suo cammino – un’ape, una chiave, una spada – lo conduce a una festa in maschera a New York, poi in un club segreto e infine in un’antica libreria sotterranea. Là sotto trova ben più di un nascondiglio per i libri: ci sono città disperse e mari sterminati, amanti che fanno scivolare messaggi sotto le porte e attraverso il tempo, storie bisbigliate da ombre. C’è chi ha sacrificato tutto per proteggere questo regno ormai dimenticato, trattenendo sguardi e parole per preservare questo prezioso archivio, e chi invece mira alla sua distruzione. Insieme a Mirabel, un’impetuosa pittrice dai capelli rosa, e Dorian, un ragazzo attraente e raffinato, Zachary compie un viaggio in questo mondo magico, attraverso miti, favole e leggende, alla ricerca della verità sul misterioso libro. Ma scoprirà molto di più.
Preparatevi a solcare le pagine del Mare Senza Stelle, a perdervi in questo viaggio straordinario attraverso mondi inimmaginabili, che celebra il potere delle storie e l’amore per i libri. Finché il Mare Senza Stelle non scriverà l’ultima pagina.


LA CLASSICA LETTURA CHE SI DEFINISCE “CARINA”

“Il mare senza stelle” è un romanzo dalle forti influenze fiabesche, è legato ai miti, alle metafore e persino ai videogiochi. Anzi fortemente ai videogiochi, puoi scegliere che porte aprire, se attendere o proseguire, se fermarti a parlare con le persone che incontri o procedere per la tua strada.
È un libro a matrioska: racchiude storie dentro storie, libri dentro libri fino ad arrivare al punto in cui non si comprende più quale sia la storia principale e quali le secondarie o addirittura se sia in realtà tutta un’unica storia. È un libro metanarrativo.

Il romanzo presenta fin da subito quello che probabilmente è il vero protagonista della storia, Zachary Ezra Rawlins, studente universitario di Nuovi Media all’università del Vermont. Zachary si imbatte in uno strano libro, intitolato “Dolci Rimpianti”, all’interno del quale trova raccontata un episodio della propria infanzia. Incuriosito, indaga sul volume e scopre che non solo il libro non è presente nel catalogo della biblioteca, ma anche che le ricerche su Internet che lo riguardano risultano vuote. Proseguendo le indagini scopre organizzazioni segrete, biblioteche sotterranee, porte magiche e porte dipinte, storie e personaggi misteriosi.

Ad intervallare la narrazione della storia principale sono presenti altri racconti tratti dai libri che vengono letti nel romanzo da Zachary. Le storie e i personaggi all’interno di questi libri potrebbero essere più reali che non, ma non si comprende fino in fondo quale sia la risposta definitiva. L’autrice lascia il lettore con il dubbio che l’intero romanzo sia in realtà una storia o, meglio ancora, un videogioco. Magari il videogioco progettato da Zachary e proseguito poi dalla sua amica Kat.

Personalmente ammetto di prediligere le saghe agli stand alone, questo perché mi lasciano il tempo di affezionarmi ai personaggi, di valutare l’evoluzione della storia e di diventare una fan sfegatata dell’autrice/autore. Tuttavia non disdegno la lettura di stand alone, come questo, che ritengo meritevoli del mio tempo.
Questo nuovo romanzo della Morgenstern era molto chiacchierato, così ho deciso di leggerlo per crearmi una mia opinione. Purtroppo però non sono riuscita ad apprezzarlo a pieno. I personaggi sono a mio parere dimenticabili, non mi sono sembrati né approfonditi né caratterizzati (rappresentano qualcosa o comunque sono metafore, ma questo impedisce di creare un legame con il lettore). La storia di Zachary in certi punti coinvolge ed intriga, mentre in altri è ripetitiva ed estremamente confusa, tanto che i racconti che intermezzano la sua narrazione sono maggiormente interessanti ed emozionali.

Non ho apprezzato l’ ”istant love” tra Zachary e Dorian, non era necessario e l’ho trovato un po’ forzato,  frutto di una conoscenza di pochi minuti ed improvvisa. Avrei invece gradito un maggiore spazio per Kat, che conosciamo meglio solo sul finale, peccato perché sembrava ricca di spunti da approfondire.
I simboli che sono un aspetto fondamentale del libro (api, chiavi e spada) restano criptici, così come non spiegata a pieno la loro relazione con le adempte, i guardiani e i custodi. Avrei davvero gradito un maggiore approfondimento di queste figure che invece vengono liquidate in poche store di introduzione.
Un aspetto tuttavia che ho davvero apprezzato è lo stile di scrittura della Morgenstern, favoloso! L’autrice riesce a far percepire i sapori, gli odori ed i rumori di qualsiasi cosa stia descrivendo, è uno stile onirico e fortemente sensoriale.

In conclusione, questo libro è una lettera d’amore per i bibliofili, perfetto per chi ha amato Alice nel paese delle Meraviglie, Narnia e The ten thousand doors of January. A mio parere merita per lo stile di scrittura dell’autrice, ma meno per la trama.

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1 Comment
  • Sara Sara
    10 Agosto, 2020

    Ciao! Mi incuriosisce soprattutto l’idea di “libro matrioska”, è un elemento originale a parer mio! O almeno non ho mai letto nessun libro con questa struttura!
    Sicuramente in seguito lo recupererò! 🙂

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