Recensione alla prima stagione di Dark

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Buon pomeriggio cuplovers, oggi torniamo a parlare di serie tv. Dopo averne tanto sentito parlare mi sono decisa a vedere la prima stagione di Dark.
Dark è una serie, a mio avviso, parecchio intricata con diversi piani narrativi dove gli intenti dei personaggi non sono sempre chiari e che vi trascinerà puntata dopo puntata facendo nascere in voi la curiosità di scoprire come andrà a finire la storia.

nel piattino abbiamo:

Dark 

CREATO da Baran bo Odar, Jantje Friese
DISPONIBILE SU Netflix
Il mio voto è di

Dark è una serie ben fatta, la trama è molto intricata, i personaggi sono legati tra loro da legami che, a volte, vi sorprenderanno e, altre vi confonderanno, la storia incuriosisce spingendo lo spettatore a guardare una puntata dopo l’altra.
Considerata la miglior serie su Netflix, vale quindi la pena di guardarla? Sicuramente sì.

La serie narra le vicende di Winden cupa cittadina tedesca dove piove praticamente sempre dominata da una caverna dall’aria inquietante e da una centrale nucleare. Dite la verità; state già pensando di trasferirvi lì?
La serie ha diversi piani narrativi separati da archi di 33 anni numero che ritroveremo spesso e che si rivelerà importante per la serie.
Tutto ha inizio con la sparizione di alcuni ragazzi, le ricerche dei giovani scomparsi porteranno alla luce una serie di relazioni, segreti, risentimenti e scoperte impensabili. Scopriamo ben presto che Winden cela nei suoi boschi una serie di grotte che consentono di compiere dei veri e propri viaggi nel tempo, esse sono come dei portali che collegano epoche diverse e che ci mostreranno l’evolversi di questa serie di macabri omicidi attraverso il 1953, il 1986 e il 2019. Tutti i personaggi sono alla ricerca, ognuno, di risposte a domande diverse ma che, inevitabilmente, sono legate alle morti cruente che sembrano perseguitare la città in tutte le epoche. Riuscire a stare dietro a tutti i legami di parentela tra i personaggi tra passato e presente non è affatto semplice tanto che, qualche volta, mi sono ritrovata a chiedermi: e questa chi è? O anche: che legame c’è tra questi due?
L’intreccio non solo è complesso ma procede anche in modo non lineare, perdersi qualche “connessione” per strada è dannatamente facile. I protagonisti, benché interessanti, non sono indimenticabili né caratterizzati particolarmente bene, quello che spinge a proseguire nella visione della serie è la voglia di capire cosa sta succedendo, chi sta uccidendo tutti quei ragazzi e perché. Altro mistero della storia è la scomparsa del giovane Mikkel che, pur non avendo subito lo stesso destino di altri suoi coetanei, si è trovato derubato della propria vita ed è stato costretto a costruirsene una nuova. Il peso della verità grava più di tutti sulle spalle di Jonas Kahnwald che, armato di una lettera/testamento lasciatagli dal padre dovrà prendere delle decisioni che potrebbero distruggere la sua stessa esistenza.
Parallelo al percorso di Jonas c’è quello di Ulrich Nielsen poliziotto e padre del piccolo Mikkel, scomparso misteriosamente nel bosco. Ulrich non è certo un uomo modello, tradisce la moglie e in alcune occasioni l’angoscia per la scomparsa del figlio lo porterà a compiere azioni che gli si ritorceranno contro. L’uomo non si darà per vinto di fronte alla scomparsa del figlio anche perché questo gli riporta alla mente la scomparsa, analoga, del fratello. Nel corso della prima stagione il poliziotto si ritroverà a dover affrontare domande scomode e a chiedersi fin dove è disposto a spingersi per cambiare il destino. Se sapeste che una persona è destinata a fare del male e aveste l’occasione di ucciderla prima che lo faccia… riuscireste a farlo? Anche se, in quel momento, è innocente? E se certi eventi fossero destinati a verificarsi comunque?

Chi è Noah il misterioso prete che sembra legato a tutti questi strani fatti e che non pare invecchiare?
Una misteriosa porticina recante l’iscrizione “Sic mundus creatus est” condurrà Jonas nel 1986 dandogli così l’opportunità di riportare Mikkel dai suoi genitori ma questa scelta potrebbe cambiare per sempre tutta la sua esistenza… cosa deciderà di fare?
Sarà davvero possibile mettere fine, una volta per tutte, ai passaggi temporali che si aprono nelle caverne di Winden? Quali conseguenze potrebbe avere una cosa del genere? Quali sono i piani di Noah e del suo complice e perché stanno uccidendo dei ragazzini?

Dark è una serie davvero intrigante, molto intricata, la storia mi ha preso parecchio e ho divorato le puntate una dopo l’altra in attesa di trovare qualche risposta alle tante domande che mi assillavano e devo dire che mi aspettavo di trovarne un po’ di più. La storia è costruita molto bene, tutto torna (o, almeno, così mi sembra) e ha un suo filo logico, il che non deve essere stato per nulla facile con una storia così complicata. Gli attori non mi hanno fatto impazzire e devo dire che ho seguito la serie più per la curiosità di capire i vari intrecci che non perché mi fossi affezionata ai protagonisti e fossi curiosa di scoprire quale sorte li attendeva. Se vi piacciono le serie tv dalla trama intricata, Dark è sicuramente la serie che fa per voi. Sono curiosa di vedere la seconda stagione sperando di trovare qualche risposta.

ATTENZIONE, DA QUI SONO PRESENTI SUL FINALE spoiler

Ci sono alcune cose del finale che non mi hanno convinto. Claudia ha mandato il Jonas adulto a fermare il loop temporale: come faceva a sapere come fermarlo? Anche se poi il tentativo fallisce e, anzi, Jonas finirà per creare un nuovo loop questo vuol dire che Claudia, quanto meno, era convinta di aver trovato un modo per riuscire a sistemare tutto… tramite il libro di Tannhaus? Cosa la rendeva così sicura?
Il tentativo è fallito (c’erano dubbi?) ed ora il piccolo Helge si ritrova nel 1986 (sarà possibile, per lui, cambiare vita e diventare qualcosa di diverso da quello che è? Io credo che lui sia stato profondamente segnato da quello che gli ha fatto Ulrich ma forse, ritrovandosi in un contesto diverso, riuscirà a non diventare complice di un assassino?) e il giovane Jonas è finito in un distopico 2052 dove qualche disastro ha devastato Widen: cosa sarà mai successo? Questi fatti sono quelli che hanno contribuito a far diventare Jonas l’adulto che abbiamo visto nella serie oppure ora è tutto cambiato? Il corso degli eventi è stato modificato o il tempo troverà il modo per aggiustarsi? Un finale che mi ha lasciato decisamente incuriosita ma anche un po’ perplessa.
Sicuramente mi sarò persa qualche dettaglio qua e là… se avete capito qualcosa di più aggiornatemi nei commenti.

Se amate le serie tv visitate la nostra pagina dedicata alle recensioni di serie tv QUI.

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4 Comments
  • Frency
    31 Maggio, 2020

    Ho appena iniziato la seconda stagione. E’ un po’ lento, sopratutto all’inizio, ma la storia intriga tantissimo

    • tazzine e zollette - strega del crepuscolo
      strega del crepuscolo (Chiari)
      31 Maggio, 2020

      Vero? Io adesso ho iniziato un nuovo anime ma, appena riesco guarderò la seconda stagione ^_^

  • Simba
    15 Giugno, 2020

    Questa serie per me viaggia sul filo del rasoio, non nascondo di essermi addormento più di una volta, tornando ogni volta però a recuperare quanto perso, cosa che denota il mio interesse ma anche la sua estrema lentezza.

    • tazzine e zollette - strega del crepuscolo
      strega del crepuscolo (Chiari)
      15 Giugno, 2020

      è parecchio lenta sì e il fatto che sia così “cupa” a livello di colori non aiuta però il mistero che lega tutta la vicenda mi ha intrigato abbastanza da non demordere.

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