Recensione a “La corte di rose e spine” di Sarah J. Maas

Buon pomeriggio a tutti, oggi vi parlo di “La Corte di Rose e Spine” di Sarah J. Maas, primo romanzo della serie fantasy romantica chiamata “ACOTAR” (A Court of Thorns and Roses), pubblicato da Mondadori nella collana Chrysalide a fine marzo 2019.

Non avete idea di quanto abbia sentito parlare di questa serie prima della sua uscita in Italia, i pareri dei Lettori erano entusiasti e facevano intendere che la serie fosse addirittura più bella di quella del “Trono di Ghiaccio”. Ero curiosissima…
Dopo aver letto questo primo libro, confermo che anche per me potrebbe davvero essere così!  “La Corte di Rose e Spine” è una storia intrigante, sensuale,  dalle mille e una creature fantasy, arricchita con intrighi di corte e azione, da cui ho fatto veramente fatica a staccarmi!

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La corte di rose e spine

(A Court of Thorns and Roses#1)
Sarah J. Maas
Edito da Mondadori Chrysalide (19 marzo 2019)
Pagine 408
€ 16,90 cartaceo
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TRAMA DELL’EDITORE
Una volta tornata al suo villaggio dopo aver ucciso quel lupo spaventoso, però, la diciannovenne Feyre riceve la visita di una creatura bestiale che irrompe a casa sua per chiederle conto di ciò che ha appena fatto. L’animale che ha ucciso, infatti, non era un lupo comune ma un Fae e secondo la legge “ogni attacco ingiustificato da parte di un umano a un essere fatato può essere ripagato solo con una vita umana in cambio. Una vita per una vita”. Ma non è la morte il destino di Feyre, bensì l’allontanamento dalla sua famiglia, dal suo villaggio, dal mondo degli umani, per finire nel Regno di Prythian, una terra magica e ingannevole di cui fino a quel momento aveva solamente sentito raccontare nelle leggende. Qui Feyre sarà libera di muoversi ma non di tornare a casa, e vivrà nel castello del suo rapitore, Tamlin, che, come ben presto scoprirà la ragazza, non è un animale mostruoso ma un essere immortale, costretto a nascondere il proprio volto dietro a una maschera. Una creatura nei confronti della quale, dopo la fredda ostilità iniziale, e nonostante i rischi che questo comporta, Feyre inizierà a provare un interesse via via più forte che si trasformerà ben presto in una passione dirompente. Quando poi un’ombra antica si allungherà minacciosa sul regno fatato, la ragazza si troverà di fronte a un bivio drammatico. Se non dovesse trovare il modo di fermarla, sancirà la condanna di Tamlin e del suo mondo…

RECENSIONE DI VALY:
Cinque tazzine meno qualche piccolissima cosina
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Vi avviso subito: arrivati alle ultime pagine di questo libro, avrete due tentazioni forti. La prima vi farà cercare il suo seguito in lingua inglese (pazienza se ancora non è stato tradotto in italiano, voi vorrete sapere ora!). La seconda vi farà iniziare la lettura della storia da capo, pur di ritrovarvi una seconda volta in quella foresta buia in cui Feyre uccide con la sua freccia di frassino un Fae dalle sembianze di lupo, e in quel cottage dove in seguito irrompe…Tamlin (ehm, ehm, arrossita).

I primi capitoli sono i più lenti, si svolgono nel regno dei mortali, e si concentrano sulla vita dura e amara della protagonista, una ragazza che ha dovuto crescere in fretta provvedendo al benessere della sua famiglia, del padre e delle due sorelle, in seguito alla morte della madre e alla loro caduta in povertà. Feyre è giovane ma anche scaltra e tosta, sa che per portare da mangiare alle sue sorelle Elain e Nesta, meno combattive di lei, deve lottare con tutte le sue forze, superare le sue paure, e addentrarsi in territori pericolosi per cacciare animali, e lo fa senza chiedere niente in cambio o lamentarsi. La sua vita è circondata da spine. Quello che non sa è che proprio la sua risolutezza a uccidere e il suo odio nei confronti dei Fae, il popolo di fate che vivono al di là di un muro, nelle sette corti del regno di Prythian, la condurranno in prigionia da Tamlin, Signore Supremo della Corte di Primavera, cambiandole in meglio la vita. La vita di Feyre sara’ all’improvviso circondata da bellissime rose. Tamlin, infatti, è un meraviglioso ragazzo-fata, biondo dagli occhi verdi, che non le farà mai mancare niente, le darà attenzioni, vestiti sfarzosi, e cibo in abbondanza, in cambio della sua compagnia forzata a Prythian, lontana dalla sua famiglia. Feyre, inizia, così, a rivalutare il popolo dei Fae, a conoscerne i segreti, i poteri e le minacce, e si innamora follemente di Tamlin, il suo bel carceriere, che a sua volta è schiacciato dal peso di una enorme maledizione, di cui lei potrebbe essere la chiave risolutoria.

La poca originalità dei primi capitoli, che mi ha dato l’impressione di già letto per certi versi (la ragazza che viene portata a forza in un altro posto da un ragazzo di cui poi si innamora), è stata ampiamente compensata dalla grande minuziosità con cui l’autrice ha creato i dettagli del suo mondo magico, e dalla stupenda caratterizzazione dei personaggi, che ho amato in tutto e per tutto. Soprattutto quelli maschili (tratto distintivo della Maas, per chi ha letto come me anche i libri dell’altra serie Il trono di ghiaccio, sa che ogni personaggio maschile, anche le comparse più insignificanti, sono descritte da lei come dei gran fighi che si fa fatica a dimenticare). La fata che nasconde la bestia, Tamlin, ma anche il Fae rosso Lucien dall’occhio metallico, e Rhysand, il tenebroso cattivo-buono dagli occhi viola, sono solo alcuni dei personaggi di cui l’autrice vi farà sospirare e sognare. La scrittura della Maas è scorrevole ma lo stesso molto descrittiva, viva e dinamica, e la trama, pur essendo riempita di sentimenti e di sensualità (di più che nell’altra serie Il trono di ghiaccio), è ricca di risvolti inaspettati, e di azione. Le creature magiche sono all’ordine della lettura, e in ogni momento spuntano fuori a movimentare la vita di Feyre e del suo amato Tamlin.

La storia d’amore è approfondita, romantica e anche erotica al punto giusto, arricchita dalla piacevole distrazione di nome Rhysand, Signore Supremo della Corte della Notte, che ha vinto la mia preferenza assoluta pur agendo solo verso la fine del romanzo. Leggere la Maas è sempre una esperienza intensa per gli amanti del fantasy molto romantico, lei riesce a permeare di amore tutto quello di cui scrive, e le scelte finali (e anche non finali) delle sue protagoniste tra i numerosi pretendenti non sono mai scontate. Consiglio la lettura di questo libro in particolar modo a chi tende a letture sentimentali e fantasiose! Io non vedo l’ora che esca il secondo della trilogia in italiano! Pochi mesi di attesa, ancora, a quanto pare. Giugno, quando arrivi?

serie A Court of  Thorns and Roses

    1. La Corte di Rose e Spine  (A Court of Thorns and Roses)
    2. A Court of Mist and Fury
    3. A Court of Wngs and Ruin
    4. A Court of Frost and Starlight (novella)

 

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1 Comment
  • Gigia Hamilton
    16 Aprile, 2019

    Adorato!! E non ho mai letto l’altra sua serie, devo assolutamente recuperarla, ma è finita o ancora in corso?

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