Recensione a Multiversum -Memoria- di Leonardo Patrignani

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Salve a tutti lettori accaniti!
Eccomi qui a recensire il secondo volume della trilogia di Leonardo Patrignani: Multiversum – Memoria.

> QUI < trovate la recensione del primo libro e la biografia dell’autore. Vi rimando anche all’intervista a Roberto Oleotto, l’illustratore che ha realizzato la copertina del libro (leggi l’intervista QUI)

nel piattino abbiamo: fantascienza 01 - compulsivamente lettrice - 1 bastoncino fantascienza sul blog letterario de le tazzine di yoko / presenza di una storia d’amore ciambella - le tazzine di yoko
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Multiversum
– Memoria –

Leonardo Patrignani
Edito da Mondadori Chrysalide
Pagine 331
€ 17,00 cartaceo – € 4,99 ebook
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TRAMA DELL’EDITORE
Alex, Jenny e Marco hanno provato sulla loro pelle cosa vuol dire perdersi nelle infinite strade del Multiverso. Ora, però, non sanno come uscire da Memoria, una dimensione mentale, non meno chiusa di una gabbia, nella quale vedono solo ciò che ricordano. Mentre i secoli trascorrono dopo la fine della loro civiltà, una nuova Era comincia sul pianeta Terra. Ma in che modo si possono usare i ricordi per fuggire da Memoria e scampare all’eterna condanna? Quali segreti disseppelliti dal passato permetteranno loro di risvegliarsi nel futuro?

RECENSIONE DI STREGA DEL CREPUSCOLO:
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Benvenuti in memoria. Il luogo dove l’unico scenario possibile è il ricordo. L’interminabile silenzio tra la fine del disco e l’inizio della traccia nascosta”.

Questo libro mi è piaciuto davvero molto. Scritto bene, con una trama complessa, in alcuni punti forse anche un pò troppo contorta.
Il libro può considerarsi diviso in due parti, la seconda nettamente migliore della prima.

giradischi-le tazzine di yokoRitroviamo Jenny, Alex e Marco intrappolati all’interno di Memoria, un luogo di memoria condivisa, un luogo che non esiste se non nella mente dei ragazzi. Così, si ritrovano a percorre sempre la stessa strada, il molo di Barcellona e poco altro sono gli unici luoghi dove possono passeggiare, le persone che vedono sono tutte persone che, in un modo o nell’altro, fanno parte dei loro ricordi. Vecchi insegnanti, genitori, amici, compagni di classe. E quel che è più strano, i ragazzi scoprono di essere in grado di entrare nella testa degli altri e vedere/vivere i loro ricordi.

Ed così che Alex scopre che tutti loro sono collegati. Il padre di Marco, in una delle dimensioni alternative, era uno scienziato e medico, egli fece dei complessi esperimenti su un gruppo di donne tra cui: le madri di Alex, Jenny e la sua stessa moglie. In che modo ha giocato con il loro dna? Così Marco scopre che in un altra dimensione anche lui può viaggiare, esattamente come Jenny ed Alex ed è così che riesce a salvarsi anche lui.

Jenny si focalizza sul ricordo di Mary Thompson, la tata che, nella realtà di Alex, uccise la piccola Jenny. Perchè lo fece? Sembra quasi che la donna sia stata costretta da qualcuno che vuole uccidere tutti i ragazzi dotati delle capacità di Alex e Jenny ma perchè? C’entra forse il Veggente malese? E, a proposito: chi diavolo è costui? Cosa sa? E dove è finito? Mi aspettavo di vederlo più spesso in questo romanzo… Di chi è la voce che ha risuonato nella mente di Mary Thompson fino a convincerla ad uccidere la Jenny della dimensione di Alex?

Quella voce era un messaggio senza volto. Proveniva da un altrove carico di energie oscure e portatrici di morte.
Un’energia nera, immateriale e impalpabile, pervadeva l’universo, fluiva attraverso le menti, le infettava e condizionava i comportamenti delle persone.”

Ecco questo è quello che mi ha dato leggermente fastidio durante la lettura, pensavo che saremmo arrivati, se non a uno scontro con questa forza, quanto meno a individuarla a capire qualcosa di più… e invece niente. All’interno di Memoria, Jenny si comporta in maniera piuttosto infantile, vorrebbe stare sola con Alex e, invece, le “tocca” Alex e Jenny-le tazzine di yokodividerlo con Marco che, per motivi che non mi sono molto chiari, Jenny non sopporta. Devo dire che, in questa prima parte, forse è stato proprio l’atteggiamento di Jenny a infastidirmi.

Jenny si sveglia e si ritrova a bordo di un sottomarino.

Il lettore, abbastanza spiazzato, si ritrova d’un tratto con un nuovo punto di vista, quello di Ben uno scienziato a bordo della nave da ricerca Mnemonica -notate come tutto gira sempre attorno alla mente, alla memoria-. Qui abbiamo la svolta distopica del romanzo. Sono passati moltissimi anni dallo schianto del meteorite sulla terra e tutto quello che conoscevamo è cambiato. Il mondo ha assunto un nuovo aspetto e quello che rimane dell’Europa, ora chiamata GEA, si trova sotto un governo assolutista/tirannico tipico della narrativa distopica. Tutto è rigidamente controllato dal governo, ed è tutto informatizzato, al punto che Ben ammette tra sè di non avere la più pallida idea di chi sia davvero al potere. Lui e la sua squadra di scienziati scandagliano gli abissi alla ricerca di resti della società del 2000. Dopo la caduta dell’asteroide, infatti, il mondo ha dovuto “ricostruirsi” e recuperare tecnologia e conoscenze e lo ha fatto grazie, sopratutto, a ritrovamenti legati alla nostra civiltà, ovvero la civiltà del 2000 pre-asteroide. Grazie alle nuove tecnologie tutti devono essere inseriti nel sistema e schedati. Non è possibile nascondersi, per lo meno, non se si vuole avere una vita normale.

Ben ha già da tempo dei dubbi sul sistema di Gea, ha cominciato a farsi domande quando ha notato che, molto spesso INTERI equipaggi che avevano partecipato a missioni di ricerca sono, casualmente, spariti nel nulla. Il governo insabbia la maggior parte dei ritrovamenti dunque, quando Ben e la sua squadra trovano una capsula al cui interno giace una ragazza addormentata -plausibilmente un essere umano dell’epoca del 2000- l’uomo capisce subito che, per la sua unità di ricerca, questa sarà la fine. Per salvare se stesso e Jenny (che fosse lei era evidente) Ben deve mettere a repentaglio la sua vita. Una volta sveglia, la mente di Jenny è una tabula rasa e questo non aiuterà molto la fuga. Tutta la parte centrale del libro ci trascina nella disperata fuga di Ben e Jenny in un mondo dove per il benessere l’umanità ha di fatto rinunciato al libero arbitrio. Le zone ricche si alternano a luoghi squallidi, dove i poveri vivono praticamente in clandestinità. Inseguiti dalla polizia, ben cerca disperatamente di raggiungere un luogo sicuro, il posto dove suo padre lo sta aspettando con la capsula che contiene Alex.

Veniamo aalex e jenny 2- le tazzine di yoko sapere, infatti, che, anni prima, il padre di Ben, Ian, trovò a sua volta una capsula in fondo all’oceano, per questo lui e il suo equipaggio disertarono, si finsero morti e, da allora, vivono in clandestinità. Il viaggio di Jenny e Ben si trasforma ben presto in una fuga rocambolesca, neppure la stranissima capacità di Jenny (acquisita in Memoria) di entrare nella mente delle persone potrà proteggerli per sempre.
La ragazza è, infatti, in grado di entrare nella mente degli altri e manipolarne pensieri e desideri costringendoli, di fatto, a fare quello che vuole lei. I poliziotti sono troppi, Jenny non sa cosa fare, viene infine catturata e fatta entrare a forza in una volante della polizia. La sorte di Ben … la potete immaginare e, anche se lui stesso, sapeva di rischiare la vita, la sua morte, forse proprio perché non ci viene raccontata ma ne intravediamo il cadavere tramite una foto su uno schermo è ancora più “forte” e agghiacciante.

Jenny non perde del tutto le speranze e riesce, grazie a uno stratagemma, a convincere i suoi carcerieri a fermarsi all’area di sosta dove Ben aveva appuntamento col padre. Ian, il padre di Ben, l’uomo che ha tirato fuori dal mare la cabina di Alex, non appena vede che sull’auto c’è solo Jenny capisce che è successo qualcosa di brutto a suo figlio. I due riescono a fuggire e, finalmente: Jenny e Alex sono di nuovo riuniti.

Ora… forse non avevo subito capito chi fosse sul serio Ian ma qualche dubbio lo avevo, eccome. All’inizio ho fin pensato che Jenny potesse ritrovarsi davanti il giovane Marco, invece di Alex, in realtà ne ero abbastanza convinta perchè tutto, in effetti, era filato un pò troppo liscio.

Jenny riesce a ritrovare Alex e i due scoprono che l’anziano Ian è in realtà Marco. Me lo aspettavo? In effetti sì, anche perchè era l’unica possibilità perchè tornasse tutto, altrimenti perchè mai un perfetto sconosciuto si sarebbe impegnato tanto per aiutare Alex e Jenny? Per un’attimo avevo pensato che Ian potesse essere il figlio di Marco… In realtà è Ben a essere il figlio di Ian/Marco. Ecco, diciamo che forse avrei preferito un’altro colpo di scena, non l’ho trovato così… inaspettato.

ATTENZIONE, DA QUI SONO PRESENTI SUL FINALE spoiler

Il finale mi è piaciuto?
NI.

Da un lato trovo che Patrignani sia un genio per come ha ulteriormente incasinato la storia, dall’altro, a un certo punto, non capivo più niente. I ragazzi riescono a incontrare Anna, un’altra ragazza come loro che, anzi, ha doni ancora più sorprendenti. Anna, figlia un uomo che, già di suo poteva viaggiare ha universi paralleli 2-le tazzine di yokoacquisito un dono fuori del comune. Può viaggiare tra le dimensioni del Multiverso e guidare i suoi alter ego. Avendo con sé il dna di Alex, Jenny e Marco, Anna può viaggiare in delle realtà alternative e ricreare il loro genoma, il problema è che questo presuppone che Anna si sposti in una dimensione del Multiverso dove esistono i mezzi tecnologici per fare tutto questo… e dove sta scritto che una dimensione simile esista? Certo ci sono infinite possibilità però mi è sembrato che con questo si andasse un pò troppo oltre.

Comunque sia, Anna scappa con il dna dei protagonisti mentre l’ennesima fuga di Alex, Jenny e Marco fallisce.

La testa appoggiata sulla terra dura e pungente, gli occhi sbarrati e la bocca aperta in una grottesca espressione di stupore, Marco osservò il mondo capovolto una volta ancora. A pochi metri da lui, Alex e Jenny giacevano distesi, immobili.

Arrivati a questo punto stavo per bruciare il libro. Sono tutti morti e, visto che non sono finiti di nuovo in Memoria, è evidente che i loro corpi, almeno in quella dimensione, sono effettivamente deceduti… Ora, essendoci un terzo libro (a meno di non descrivere per trecento pagine la neve che cade sulle lapidi di Alex, Jenny e Marco, Martin docet) era evidente che ci sarebbe stato un altro finale. E, infatti, non finisce qui!

L’ultimo messaggio di Anna non lascia pensare nulla di buono, ma poi: era stata lei ad avere l’idea dunque perchè se la prende con loro? Non mi è chiaro.punto interrogativo

Sono stata dall’altra parte, dove vi credevo morti.
Ho saputo tutto. Vi siete venduti per sopravvivere.”

Ma loro “di là” a GEA sono morti dopo che i soldati hanno sparato loro, dovrebbero essere vivi solo nella nuova dimensione X.X

Non avete idea delle conseguenze del vostro gesto.”

?.? Non capisco! Loro sono morti in Gea e rinati in una nuova dimensione, cosa potrebbe essere successo? Altri hanno scoperto cosa hanno fatto?

Marco è vivo, ed è rinato assieme a Alex e Jenny. Ma è vivo anche l’altro Marco?

Ma sai che quel vecchio di ottantotto anni sta marcendo in una cella di quattro metri per tre. La sopravvivenza della sua mente ha reso possibile la consapevolezza della tua“…

Quindi l’altro Marco/Ian è vivo e prigioniero a Gea? Quindi questo Marco andrà a salvare il suo… altro sé?@_@

Da un lato, per me, il finale ha risollevato di molto il libro, dall’altro non vorrei che così facendo la storia si fosse eccessivamente ingarbugliata. Ne usciremo? Patrignani riuscirà a condurci fuori da questa ingarbugliata matassa che lui stesso ha creato?

Sperando per il meglio, credo proprio che il mio prossimo ordine online di libri comprenderà l’ultimo capitolo della trilogia.

Multiversum saga

  1. Multiversum
  2. Multiversum – Memoria
  3. Multiversum – Utopia

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2 Comments
  • Giada
    21 Luglio, 2015

    Ehi :3 l’ho letto da poco e sono rimasta anch’io un po’ confusa! secondo me è stata anche una strategia per lasciare tutto in sospeso fino all’ultimo libro… daaah, che curiosità! non vedo l’ora di togliermi tutti i dubbi! recensione magnifica e accurata, come al solito 😉 bravissima!

  • tazzine e zollette - strega del crepuscolo
    strega del crepuscolo (Chiari)
    7 Agosto, 2015

    Nel terzo si fa tutto ancora più intricato! @_@ Però, alla fine, ho capito tutto, o quasi.
    Ti ringrazio molto Giada ^_^

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