It ends with us: il libro del momento merita davvero?
Buon giorno cuplovers, oggi vi parlo della mia prima lettura di settembre. Anni fa ho letto “Le Coincidenze dell’ Amore” di Colleen Hoover e, visto che mi era piaciuto parecchio, ben prima che uscisse il film e diventasse virale, acquistai “It ends with us” . Ora, con l’uscita del film, mi sono decisa a leggerlo e devo dire che non capisco come abbia fatto ad avere tutto questo successo. “It end with us” non è un libro da buttare, ma ha diverse problematiche. Molte cose non tornano e anche se, nel complesso, è una lettura carina e molto scorrevole, non vi nascondo che le mie aspettative sono rimaste deluse.
Nel piattino abbiamo
It ends with us
(It ends with us)
Colleen Hoover
Edito da Sperling&Kupfer (01 marzo 2022)
Pagine 328
€ 19,90 cartaceo – € 9,99 ebook
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TRAMA DELL’EDITORE
È una sera come tante nella città di Boston e su un tetto, dodici piani sopra la strada, Lily Bloom sta fissando il cielo limpido e sconfinato. Per lei quella non è una sera come tante. Poche ore prima, ha partecipato al funerale del padre, un uomo che non ha mai rispettato, che le ha strappato l’infanzia e Atlas, il suo primo amore. Mentre cerca di dimenticare quella giornata tremenda, viene distratta dall’arrivo di Ryle Kincaid, un affascinante neurochirurgo totalmente concentrato sulla carriera e sull’evitare qualunque relazione. Eppure, nei mesi successivi, Ryle sembra non riuscire a stare lontano da Lily e alla fine cede ai sentimenti e all’attrazione che prova per lei. Dopo una vita non sempre facile, la ragazza ha tutto quello che desidera: il negozio di fiori che ha sempre sognato di aprire e un fidanzato che la ama. Tuttavia, qualcosa non torna: Ryle a volte è scostante e inizia a mostrare un lato pericoloso, in particolare quando Lily rincontra per caso Atlas. Pur non sentendosi al sicuro con Ryle, Lily si rende conto in fretta che lasciare chi ci fa del male non è mai semplice. Troverà allora il coraggio di dire basta?
Una lettura che si definisce carina: 3 TAZZINE E MEZZO
Non dovremmo essere più disgustati dagli aguzzini che da coloro che continuano ad amarli?
It ends with us è uno di quei libri che volevo leggere da tanto. Anche se il mio genere preferito rimane l’epic fantasy, adoro i new adult in grado di trattare in maniera approfondita delle tematiche importanti e, dato che in Le Coincidenze dell’ Amore la Hoover l’aveva fatto, mi aspettavo da It ends with us altrettanto e invece no.
It ends with us è un libro il cui tema principale dovrebbe essere la violenza domestica, ma, se cercate un romanzo che tratti questo tema in maniera degna, vi consiglio di stare lontani dal libro della Hoover e di leggere magari Splendi più che puoi di Sara Rattaro. La Hoover in questo libro parla di tante tematiche importanti e che sarebbero anche interessanti, ma lo fa con una superficialità che mi ha portato a domandarmi perchè. Perchè inserire delle tematiche del genere se poi non le approfondisci?
It ends with us narra la storia di Lily Bloom, una giovane sfortunata, ma di buon cuore. Il libro ci narra, da un lato, il presente di Lily in cui la donna, dopo diversi anni, corona il suo sogno di aprire un negozio di fiori e, dall’altro, il passato quando Lily viveva con i genitori e ha fatto la conoscenza di Atlas. Lily vive in una famiglia violenta, il padre -che è il sindaco del paese- è un uomo abietto che fa violenza sulla madre di continuo e con qualsiasi pretesto. Lily, pur essendo una ragazzina buona e apparentemente socievole, non ha nessun amico, almeno fino all’arrivo di Atlas.
Atlas inizia a vivere in una casa abbandonata dietro quella di Lily, non ha acqua corrente né riscaldamento, non ha cibo, se non quello che gli viene fornito a scuola. Io mi immagino questo ragazzino, magro, vestito di stracci, sporco… e nessun professore che si faccia due domande? Nessuno che si chieda perchè questo ragazzino è malnutrito? Ai colloqui con i genitori non si presenta nessuno per Atlas e i professori non chiamano i servizi sociali? L’unica che, scoperta la situazione in cui si ritrova il povero Atlas, decide di aiutarlo è Lily… Il rapporto che si crea tra i due ragazzi è, da un lato, molto tenero ma, dall’altro anche un po’ inquietante. Atlas e Lily sono due ragazzi con dei grossi problemi che decidono di aiutarsi a vicenda dato che gli adulti che dovrebbero proteggerli non lo fanno. E questo li porterà, col tempo, a innamorarsi e a legarsi profondamente.
Nel presente, Lily incontra l’affascinante Ryle Kincaid, neurochirurgo che ha evidenti problemi di rabbia repressa. Ryle è un personaggio, dal mio punto di vista, interessante, ma che è stato troppo poco approfondito o forse è l’autrice che non si è documentata abbastanza? Non scenderò troppo nei dettagli per evitare spoiler, ma il problema psicologico di cui soffre Ryle non è per niente approfondito e quello che più mi ha lasciata perplessa è che, sebbene venga detto che Ryle va in terapia, non prende farmaci (cosa che, data la sua condizione, mi sembrerebbe il minimo) e non mi è chiaro come sia possibile che il suo psicologo, a un certo punto, non lo faccia ricoverare/internare.
La relazione tra Lily e Ryle diventa il centro della narrazione e non mancano scene un po’ forti. L’autrice descrive molto bene quel meccanismo per cui ogni episodio di violenza erode il limite che una donna è disposta a sopportare. Spiega molto bene come mai, le donne vittime di violenza tendano a perdonare gli uomini che le maltrattano e come finiscano per ritrovarsi intrappolate in un circolo vizioso da cui è difficile uscire. Lily riuscirà a dire basta e spezzare questo circolo vizioso una volta per tutte?
It ends with us è stata una lettura che, da un lato, si è rivelata davvero molto scorrevole, ma che ho trovato anche un po’ problematica. Diverse cose non sono sufficientemente approfondite e certi temi sono trattati con una certa superficialità. Devo dire che mi aspettavo molto di più da questo libro dopo averne sentito parlare in toni così entusiastici, ma che vi devo dire? Come al solito mi tocca fare la voce fuori dal coro.
ATTENZIONE, DA QUI SONO PRESENTI SUL FINALE
Trovo che la situazione di Ryle sia davvero mal gestita… Come fa quest’uomo a lavorare come chirurgo se, quando è troppo nervoso, perde la testa e diventa violento? Ryle ha raccontato allo psicologo che, quando ha questi raptus di rabbia, poi non ricorda nulla. Parliamo di una persona che potrebbe, in preda a un raptus, uccidere qualcuno e poi non ricordare nulla e lo psicologo non gli ha prescritto dei farmaci o lo ha fatto ricoverare? Sinceramente trovo tutto ciò che riguarda la situazione mentale di Ryle troppo poco approfondita.