Il male nel cuore. Disney Snow White: recensione del libro di Lauren Blackwood
Buona sera cuplovers, oggi vi parlo della mia ultima lettura: “Il male nel cuore Disney Snow White” di Lauren Blacwood. Ormai da anni i retelling sono tra i miei generi preferiti e mi aspettavo che questo libro fosse un retelling della fiaba di Biancaneve approdato in libreria approfittando dell’uscita del liveaction al cinema. Ebbene, non è così, “Il male nel cuore Disney Snow White” è una sorta di spin-off del film che va a raccontare cosa è successo dopo che Biancaneve ha morso la mela avvelenata. Ne sarà valsa la pena?
[Nota di merito all’edizione Giunti con spray edges customizzabili *_* ho scelto la versione con il cuore di rubino e la mela ]
Nel piattino abbiamo


Il male nel cuore.
Disney Snow White
(Fair & Sinister Heart)
di Lauren Blackwood
Edito da Giunti (26 marzo 2025)
Pagine 237
€ 12,00 cartaceo – € 7,99 ebook
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TRAMA DELL’EDITORE
Il romanzo “Il male nel cuore. Disney Snow White” è una rivisitazione dell’indimenticabile storia Disney, in una versione inedita e appassionante, dalle tinte noir e fantasy. Dopo aver morso la mela avvelenata, Biancaneve si trova proiettata in un mondo onirico e inquietante, un luogo incantato e molto pericoloso. Il veleno della Regina cattiva ha catturato l’inconscio di Biancaneve e l’ha spedito nel regno di Diamant, una terra fatta di gemme pregiate. Dopo aver incontrato altre vittime della stessa maledizione, la giovane capisce che l’unico modo per salvarsi è trovare il mitico Cuore di Rubino. Ma il pericolo è grande, perché nulla è come sembra.
Una lettura un po’ deludente: 3 TAZZINE
Il male nel cuore narra cosa è accaduto a Biancaneve dopo aver morso la famosa mela avvelenata. La nostra eroina, invece di finire nel mondo dei sogni, si ritrova a Diamant, un mondo incantato creato dalla Regina per intrappolarvi tutti coloro che hanno mai osato opporsi ai suoi voleri. L’idea alla base del libro è quello che mi ha spinto ad acquistarlo, peccato che la lettura si sia poi rivelata meno interessante del previsto… Da un lato, il fatto che la Regina, negli anni, si sia sbarazzata, non solo di Biancaneve, ma anche di altri oppositori, ha senso, dall’altro non è chiaro perché non li abbia uccisi invece che farli semplicemente addormentare… Anche perché, da Diamant c’è una possibilità di fuggire trovando il mitico Cuore di Rubino. Non proprio la scelta più saggia da parte della Regina…
La nostra Biancaneve, giunta a Diamant, decide di mettersi alla ricerca del Cuore di Rubino per tornare al più presto nel suo mondo e salvare il Regno. Questa Biancaneve è del tutto diversa da quella del classico Disney, è saccente, fa la maestrina ed è un po’ troppo sdolcinata mi ha fatto rivalutare in meglio la Snow White di Once upon a time, fate voi XD. L’ho trovata insopportabile e questo in sole 237 pagine, un vero e proprio record. Al suo fianco come coprotagonista non c’è il principe e nemmeno il ladro ma Henry, l’unico abitante di Diamant che ancora crede ci sia una possibilità per tutti loro di tornare a casa. Henry non è un personaggio che spicca particolarmente, è l’unico a conservare la speranza di poter tornare a casa ma passa fin troppo velocemente dall’essere freddo e scostante con Biancaneve ad essere il suo migliore amico. I due legano molto durante il viaggio tanto che il libro avrebbe avuto più senso se Henry e Biancaneve si fossero innamorati con buona pace del non-principe…
Biancaneve ed Henry, assieme alla piccola Topina, partiranno alla ricerca del mitico Cuore di Rubino, per trovarlo dovranno affrontare numerosi pericoli, fino a raggiungere il lieto fine che tutti conosciamo.
Il male nel cuore è un retelling che manca completamente di pathos, certo, sappiamo tutti come va a finire la fiaba ma l’autrice non riesce, nemmeno per un momento, a far credere al lettore che i personaggi secondari possano morire. La storia punta a modificare la fiaba mostrandoci come Biancaneve non sia una principessa che aspetta il bacio del vero amore per svegliarsi ma come sia lei a spezzare l’incantesimo rendendola più simile a una specie di supereroina che non alla dolce principessa della fiaba che conosciamo e amiamo da sempre.
Leggendo Il male nel cuore non ho potuto fare a meno di chiedermi da dove nasca la necessità di andare a modificare una storia che ha sempre funzionato bene e che, per altro, ha già diverse versioni, tentando di adattarla ai tempi moderni finendo solo per ottenere una pallida imitazione dell’originale, del tutto priva delle qualità della fiaba scritta dai Grimm. Il male nel cuore è un libro che dovrebbe aggiungere un tassello alla fiaba che tutti conosciamo ma lo fa talmente male da essere del tutto inutile.
Purtroppo, non posso che non consigliarvi questa lettura.
QUALCHE INFO SULL’AUTORE
Di origine giamaicana, ha scritto numerosi romanzi fantasy. Golosa di tiramisù, di cui è una vera cultrice, quando non scrive si dedica alla musica, che è la sua grande passione. Il suo libro d’esordio Whithin These Wicked Walls è subito entrato nella classifica bestsellers del New York Times