A Shadow in the Ember: recensione del primo volume della saga prequel di Blood and Ash
Buon pomeriggio cucchiaini, come state? Spero tutto bene. Io mi sono completamente immersa nelle letture perchè quest’anno voglio arrivare super preparata al SalTo. Considerata la quantità di nuove uscite previste per maggio direi che mi conviene portarmi avanti. Proprio per questo motivo, ecco a voi la recensione in super anteprima di “A Shadow in the Ember”, primo volume della saga son-off sequel di Blood and Ash in uscita proprio oggi per HarperCollins. Che dire… un romanzo che attendevo con trepidazione. Ne avevo sentito parlare davvero molto bene da colleghe americane e non potevo di certo farmelo scappare, considerando soprattutto quanto ho amato e sto amando la saga di Poppy ed Hawke. La domanda da porci però è una sola: A Shadow in the Ember avrà soddisfatto le mie aspettative? Sarà all’altezza della saga principale?
nel piattino abbiamo:
A Shadow in the Ember
Un’ombra fra le braci
(A Shadow in the Ember)
Jennifer L. Armentrout (J.Lynn)
Edito da HarperCollins (9 maggio 2923)
€ 17,90 cartaceo – € 9,99 ebook
link diretto all’acquisto cartaceo
link diretto all’acquisto ebook
TRAMA DELL’EDITORE
Un’ombra fra le braci,
una luce nella fiamma
che diverrà un fuoco nella carne.
Il mio cuore perse un battito. Stavo fissando il Primordiale della Morte. E per la prima volta in vita mia provavo autentico terrore. Lui non aveva ragione di sospettare che io fossi qualcosa di diverso da quello che sembravo. Non poteva sapere che, nei due secoli che aveva dovuto attendere per la mia nascita, avevamo scoperto come uccidere un Primordiale. L’amore.
Quello era il loro punto debole.
Fallo innamorare.
Diventa la sua debolezza.
E poi annientalo.
Una bella lettura, 4 TAZZINE TONDE TONDE
Come sapete, sono sempre estremamente trasparente. Non ho peli sulla lingua e sono brutalmente onesta. Se un libro non mi ha convinto lo dico senza problemi, sempre con i giusti toni e nel rispetto della persona che ha scritto l’opera. In questo caso, in tutta onestà, posso dirvi che A Shadow in the Ember mi è piaciuto. Mi ha convinto a pieno in ogni suo minimo particolare? No, ma mi ha catturato.
Penso che Flesh and Fire abbia i giusti protagonisti e le giuste vibes per essere la serie spin-off di Blood and Ash.
Siamo abituati all’universo fatto da Vergini, Prescelti, creature paranormali e divinità ma in più occasioni durante la lettura della serie madre della Armentrout ci siamo posti diverse domande. A Shadow in the Ember risponde a queste domande, non a tutte ma a tante.
Ok, ma quando è ambientato A Shadow in the Ember? Molto tempo prima rispetto all’inizio di Sangue e Cenere. In A Shadow in the Ember dei e umani vivranno ancora in armonia, se così la possiamo definire, ed i Primordiali non erano ancora andati a dormire.
Quindi posso leggere questo romanzo prima di Sangue e Cenere? Nope.
Mi spiace, ma rischiereste di incorrere in pesanti spoiler e così di rovinarvi la lettura della saga madre. Prima di approcciarvi alla lettera di A Shadow in the Ember è consigliata la lettura dei primi tre volumi di Blood and Ash, già disponibili in italiano per HarperCollins e con cover perfettamente abbinata a questa.
Ma scopriamo di più sul passato di Nyktos? Yeees, questo spin-off è stato proprio creato per raccontare la storia del Primordiale che vediamo comparire per la prima volta nel terzo volume di Blood and Ash.
I protagonisti della storia sono Sera e Ash. La prima è la Vergine, colei che è nata per portate a compimento un patto e salvare il suo regno. Ash è un dio, una dività o un Primordiale… non vi svelo nulla perchè non vorrei rovinarvi il piacere della scoperta (anche se temo che da soli avrete già capito di chi sto parlando). Sera è la degna discendente di Poppy: è forte e abile in compartimentò, sensuale (e sa di esserlo), leale e non ha paura a ferire i suoi nemici. Sera è stata crescita per conquistare il Primordiale a cui era stata promessa come Consorte: è stata allenata dai migliori spadaccini del regno, educata nell’arte della seduzione e alle buone maniere. Sera era la Vergine perfetta, peccato che il Primordiale non l’abbia reclamanta come sua moglie. Anzi, al momento dell’incontro il Primordiale della Morte l’ha rifiutata. Nel prologo avvengono i fatti di cui vi ho appena parlato, ma poi la situazione prende tutta un’altra piega. Sera viene emarginata dalla sua famiglia, bistrattata e ritenuta la responsabile della Putrefazione (la situazione di carestia, siccità ed impoverimento del regno). Nonostante le condizioni non siano delle migliori, Sera non si abbatte e cerca di aiutare i più bisognosi. Proprio in una di queste occasioni si imbatte nel bellissimo Ash. Le similitudini con Hawke sono evidenti e notevoli. Ash però è sempre stato più trasparente con Sera rispetto a Hawke con Poppy, ma noterete che le coppie emanano vibes molto simili. La tensione tra i due è subito molto alta… e non mi ha per nulla dato fastidio, anzi.
A rendere avvincete e diversa la saga prequel rispetto all’originale è la sottotrama mystery. In A Shadow in the Ember alcuni umani vengono uccisi da un gruppo di dei senza apparenti motivi o comandi al riguardo. I casi, inoltre, sembrano tra loro collegati.
Lo spicy c’è ma non è mai eccessivo, siamo pressapoco sugli stessi livelli di Sangue e Cenere.
Un piccolo appunto però devo farlo: il romanzo è eccessivamente prolisso. 200 pagine in meno non avrebbero gustato alla scorrevolezza del testo, anzi. Per il resto è innegabile che la Armentrout sia una maestra nella scrittura dei fantasy romance: tensione, spicy e sviluppo dei personaggi, non manca nulla.
Series Flesh and Fire
- A Shadow in the Ember. Un’ombra fra le braci (A Shadow in the Ember)