Secondo post dedicato alla special guest di marzo: Intervista a Veronika Santiago

Buona sera cuplovers, oggi vi presento il secondo post dedicato alla special guest di marzo. Una bella intervista a Veronika Santiago autrice di “Gli Eredi di Atlas”, il romanzo che il vincitore del fan del mese si aggiudicherà in formato cartaceo.

Intervista a Veronika Santiago
A CURA DI STREGA DEL CREPUSCOLO (Chiari)

Benvenuta nel nostro salottino virtuale Veronika, accomodati e fai come se fossi a casa tua.
Buongiorno a tutti! Che bello questo salottino virtuale, il caffè non manca, le sedute sono comode, grazie per l’invito!

Parlami di te e della tua passione per la scrittura: com’è nata la saga degli Eredi di Atlas?
Ho iniziato a scrivere sui banchi di scuola per sopportare le ore di lezione più noiose; inventavo storie che mi portassero lontano da quell’aula, ma i professori pensavano che prendessi appunti, quindi non mi hanno mai detto niente. In seguito scrivere è diventata un’abitudine, ma ancora non c’era né l’intenzione né la volontà di creare qualcosa di strutturato e fruibile per un potenziale pubblico.
È stato dopo un viaggio in Scozia (una terra magica dove per la prima volta si sono presentati nella mia mente Duncan e Aisha pretendendo attenzione) che ho deciso di lanciarmi una sfida: “Vediamo se sono in grado di scrivere un libro!”. È un po’ con questo spirito che ho iniziato, senza pretese, senza essere certa di riuscirci. Dopo le prime faticose pagine, sono stati i personaggi a prendermi per mano e a mostrarmi le loro vicissitudini, non ero più io a dettare l’andamento della storia e quando ci ho provato, le pagine scritte sono state cestinate senza neanche passare dal via. Sono stati loro a guidarmi in questa avventura, svelandomi man mano che andavo avanti un tassello in più degli avvenimenti di Atlas, di OgniDove e della SacraScozia. Da qualche parte dentro di me sapevo che la storia esisteva già, nel mondo delle idee, una sensazione vaga che pagina dopo pagina diventava certezza. E ho deciso di fidarmi: un atto di fede, se così vogliamo chiamarlo, o forse una pazzia. E così alla fine anziché un libro è venuta fuori una saga “La Guerra degli Elementi” di cui “Gli Eredi Atlas” è il primo libro, seguito da “Il Varco dell’Apocalisse”, “La Tempesta del Tempo” e “I Manoscritti del Destino”.

Parlami dei protagonisti della storia e degli elementi a cui sono legati. Ce né uno a cui sei maggiormente affezionata? Potresti associare una caratteristica a ciascuno dei protagonisti del romanzo?

All’inizio della saga sapevo solo che ognuno dei protagonisti avrebbe avuto potere su un elemento ma ancora di preciso non sapevo quale. Poi Aisha, Duncan, Aurora e Dean si sono rivelati tipetti con un bel caratterino e alla fine l’elemento se lo sono scelto da soli. Sì, ci sono dei personaggi a cui mi sento particolarmente legata, ma solo perché gli ho passato qualcosa di me, purtroppo per loro, in molti casi, si tratta di difetti. Ad Aurora ho passato la mia insicurezza e la mia pignoleria (oltre alla mania di prendere appunti), a Duncan ho regalato il mio carattere fumino, a Dean gli è toccato il pessimismo. Ad Aisha è andata un po’ meglio e si è presa il mio lato artistico, e come me è sognatrice e testarda. La bravura in cucina, ecco, quella Pilar non l’ha presa da me…
E poi, ovviamente, anch’io ho il mio personaggio preferito: Liam. Che dire di lui, lo adoro e basta.

In “Gli Eredi di Atlas” c’è una distinzione abbastanza netta tra bene e male, nei prossimi volumi ci saranno dei cambiamenti sotto questo aspetto?
I cambiamenti sotto questo aspetto saranno drastici, la distinzione tra bene e male nel corso della saga andrà sfumando pian piano, fino ad annullarsi. Posso solo dire che alla fine non ci sono né buoni né cattivi… Tutto il resto sarebbe spoiler!

Dean è uno dei personaggi che ha più problemi ad entrare in sintonia con il proprio elemento, ti va di parlarmi del suo percorso?
Dean da questo punto di vista è uno dei più sfortunati perché l’elemento di cui è padrone è stato la causa del più grande dolore della sua vita. L’acqua… Avverte il richiamo del suo elemento e allo stesso tempo si reputa una persona cattiva per essere attratto da ciò che è stato causa della morte della sua famiglia, dispersa in mare in un naufragio. Non sarà facile per lui accettare il dominio sull’acqua, farà molta più fatica rispetto agli altri, e alla fine un aiuto in questo senso gli arriverà proprio dalla persona che più detesta: Duncan. E sarà l’inizio di un’amicizia improbabile.

Ad OgniDove vivono molte creature magiche davvero originali: ti va di parlarmene di raccontarmi perché hai scelto proprio queste creature?
Immagino tu ti riferisca ai folletti… Ovvero quando i personaggi nascono per caso e alla fine non riesci più a farne a meno…
Con Pam, Rir, Tun e Prias è andata proprio così. Ero ancora agli inizi, da poco giunta a OgniDove, che a quei tempi si chiamava solo l’isola. In un pomeriggio di primavera, sola a casa, prendo quaderno e matita (sì, scrivo a mano, lo confesso) e decido di buttar giù qualche pagina… ma non mi veniva niente in mente. Dopo un po’ di tempo trascorso a fissare quell’orribile pagina bianca, chiudo il quaderno, scocciata. E mi cade lo sguardo sulla libreria dove, insieme ai libri impilati in maniera precaria, campeggiano i miei soprammobili preferiti. Degli occhietti vispi mi fissano, quasi a prendermi in giro, da sotto cappellini di foglie. Ho riaperto subito il quaderno e quel pomeriggio Pam, Rir, Tun e Prias sono entrati di buon grado nella saga “La Guerra degli Elementi”. In verità dovevano essere solo una comparsata, all’inizio non avevo in mente niente di preciso per loro, ma hanno cominciato a saltar fuori da tutte le parti, hanno fatto amicizia con Aisha e infine hanno preteso maggior attenzione e una parte tutta loro all’interno della storia. E come potevo dirgli di no? Tanto sono poco dispettosi…
E così ho dovuto ritagliargli uno spazio (che comunque si stavano già prendendo…) e creare la loro genesi nella storia di Atlas e strutturare un po’ la loro presenza all’interno della saga. E via a cercare nel baule sul soppalco gli appunti sugli spiriti di natura. Sì, ho degli appunti su fate, folletti e compagnia bella, vi prego non fate domande… (Chissà da chi ha preso Aurora la fissazione di annotarsi sempre tutto?)
Sarà Pilar ne “Gli Eredi di Atlas” a spiegare ai nuovi arrivati sull’isola OgniDove l’esistenza dei folletti e in generale degli spiriti di natura. Ma sarà solo nel secondo libro “Il Varco dell’Apocalisse” che i folletti scenderanno in battaglia in tutta la loro “grandezza”. Arrivato a questo punto nella lettura della saga mio marito mi guarda serio e mi dice «Non succederà mica qualcosa di brutto a Prias e fratellini, vero?». Di tutta la saga, i folletti sono i suoi personaggi preferiti: come potevo dirgli che ne “La Tempesta del Tempo” non erano previsti? Per fortuna, cocciuti come sono, si sono intrufolati anche nel terzo capitolo della saga e, inutile dirlo, ci faranno compagnia anche ne “I Manoscritti del Destino”, quarto e ultimo libro.

Potresti scegliere una citazione dal tuo romanzo e condividerla con i nostri lettori?
Dal capitolo 4 de Gli Eredi di Atlas”. Aisha è già arrivata sull’isola di OgniDove e, guardandosi allo specchio, per la prima volta vede Kassandra di Atlas.

“In quel preciso istante, per rendere possibile il magico incontro, i millenni si compressero e si ritrovò in un limbo fuori dal tempo e dallo spazio. Continuando a fissare gli occhi della donna che portava le sue sembianze, riconobbe l’antica sacerdotessa dei suoi sogni e attraverso quei pozzi neri la sentì vivere dentro di sé. Due donne una di fronte all’altra, occhi negli occhi: per un solo istante, una sola anima”.

Cosa ne pensi? Lasciaci un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

2 Comments
  • Rossella
    26 Marzo, 2019
  • Amelia Ferrari
    27 Marzo, 2019

    E’ sempre interessante scoprire come nasce e cresce un libro nella testa di chi la scrive. Complimenti a Veronika Santiago, con questa intervista mi ha incuriosito ancora di più…

Tags