Recensione a “Odyssea. Oltre il varco incantato” di Amabile Giusti

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Buon giorno cuplovers!
Oggi vi parlo di un libro che mi è piaciuto davvero molto: “Odyssea. Oltre il varco incantato” di Amabile Giusti.

Odyssea e sua madre si spostano di città in città, da cosa sta fuggendo Grace? La ragazza sta per scoprire la verità sulle sue origini, a Wizziville l’attendono scoperte stupefacenti e l’amore.

nel piattino abbiamo:
love story / contemporaneo / fantasy classico / young adult

Odyssea. Oltre il varco incantato

Amabile Giusti
Edito da Baldini & Castoldi (31 ottobre 2013)
Pagine 361
€ 5,99 ebook [cartaceo non disponibile]
link diretto all’acquisto ebook

TRAMA DELL’EDITORE
Se potesse, Odyssea, sedici anni e nessuna bellezza, chiederebbe molte cose a sua madre. Ad esempio perché da anni sono costrette a vivere come fuggiasche, senza una meta, una casa stabile e, soprattutto, senza un padre. Finché in una tiepida notte d’estate, attraversando un varco incantato nascosto nel bosco, sua madre la riporta a Wizzieville, dove è nata, e lei scopre di appartenere a una cerchia di persone speciali, dotate di rari poteri. Incredula, Odyssea si immergerà in un mondo intriso di magia, dove ogni esperienza – per lei che è sempre vissuta lontano da tutto e da tutti – ha il sapore della prima volta, ma si accorgerà presto, suo malgrado, che dietro la facciata idilliaca e fatata di Wizzieville brulica il Male. Un nemico sanguinario – lo stesso che ha ucciso suo padre dodici anni prima – perseguita la sua famiglia da generazioni ed è tornato sotto mentite spoglie per attuare il suo crudele disegno. Mentre la paura di non essere in grado di gestire i propri poteri arriverà a farle rimpiangere la vita fuori di lì – senza amicizie, né legami né radici – e a temere per l’incolumità di chi ama, terribili, inconfessabili incubi la assaliranno come artigli di un doloroso passato. Come se non bastasse, l’amore la coglie di sorpresa. Il misterioso e impavido Jacko, un giovanotto di poche parole che, a differenza di tutti gli altri, la tratta senza solennità e cerimonie, entra nella sua vita e devasta il suo cuore inesperto. Ma come mai tutti lo temono e lo disapprovano?

RECENSIONE DI STREGA DEL CREPUSCOLO:
Cinque tazzine… meno qualche piccolissima cosina.

La mia storia con questo libro è… decisamente lunga. Ne sentivo parlare da tanto sul web e, come spesso mi succede, quando tutti parlano di un libro il mio interesse cala. Non so bene perchè, ma non fu amore a prima vista. Qualche tempo fa l’amico amazon me lo consigliò… e tant’è la curiosità mi era rimasta.

Odyssea è una ragazza come tante se non fosse che la madre la costringe a trasferirsi di continuo senza apparente motivo. Grace è una donna inquieta, spaventata e non dimostra affetto alla figlia. Odyssea non ha amici e la madre, l’unica presenza costantemente al suo fianco, è fredda e distante. L’ennesima fuga le porta in un bosco, qui Grace le rivela l’esistenza di un luogo magico: Wizziville.

Wizziville è una città nascosta dove vivono maghi e streghe. Con stupore Odyssea scopre di avere una nonna: Augusta e una casa che l’attende. La magia impregna ogni cosa come la piccola Fagola, la farfalla magica che vive nell’orologio a pendolo nella camera di Odyssea. Come potete immaginare la ragazza è una strega, ma, non sa usare i suoi poteri, suo padre era uno dei maghi più potenti mai esistiti e tutti si domandano se ha preso da lui. Charlton Bennet perì per salvare sua moglie e sua figlia dall’attacco di un’essere malvagio: Squartavene. Egli diede la caccia a Grace fuggita con Odyssea tra le braccia. Quando l’essere mostruoso le raggiunse accadde qualcosa… Squartavene fu quasi ucciso, i maghi del Consiglio lo imprigionarono nell’antro dei Raminghi dal quale non può fuggire a meno che un suo erede mortale lo liberi. E qui, ovviamente, casca l’asino. Chissà perchè ma c’è sempre un inghippo. Ecco perchè Grace era sempre nervosa e costringeva la figlia a spostarsi da un luogo all’altro. Grace è una donna fragile, la cui felicità dipendeva, in gran parte, dalla presenza del marito. Onestamente, devo dire che è il personaggio che mi è piaciuto meno.

L’arrivo di Odyssea non passa inosservato ed ecco che compaiono gli altri protagonisti. Jacko O’Donnel bello, tenebroso dotato di grandi poteri magici, Lindia bella, elegante, la classica ragazza di buona famiglia seguita a ruota dal fratello Stylo e Jordy Angel. Odyssea rimane subito affascinata da Jacko domandandosi cosa c’è tra lui e Lindia. Pian piano i due ragazzi si avvicinano e scopriamo che la sorella maggiore di Jacko, Breta, fu complice di Squartavene, per questo motivo egli è mal visto dalla maggior parte degli abitanti di Wizziville, senza contare che i suoi poteri spaventano molti. Curiosando in soffitta, Odyssea trova, tra le cose del padre, un’onice nera, l’oggetto che Squartavene dava ai suoi seguaci. I dubbi  l’attanagliano: suo padre era davvero l’eroe che tutti ammirano? Con l’aiuto di Jacko, Odyssea cerca di scoprire, purtroppo senza risultati, a chi apparteneva quell’oggetto nefasto. Squartavene fa la sua comparsa e attacca Odyssea mentre si trova in biblioteca alla ricerca di informazioni: come mai proprio lei?

Odyssea scopre che la sorella di Jacko, Breta (una delle seguaci di Squartavene) è viva (tenuta nascosta in casa) mentre il padre del ragazzo, accusato di tradimento, fu mandato in prigione. Breta è l’unica persona cara che gli è rimasta ed è segnata. Charlton, la salvò quando ormai si trovava tra la vita e la morte. Da allora, deve bere tutti i giorni l’acqua di una sorgente magica per sopravvivere, più il tempo passa e più acqua le serve. La fonte non è inesauribile: il suo destino è segnato?

Breta è un personaggio molto interessante, plagiata, tradita, odiata e temuta. Nonostante tutto è una ragazza forte e generosa, mi piace molto e spero che il suo personaggio verrà ulteriormente approfondito. Jacko vuole riabilitare il nome di suo padre, è convinto che sia stato incastrato e ha bisogno dell’aiuto di Odyssea per recuperare le prove che lo scagionerebbero. Attraverso passaggi segreti e quadri incantati, cosa troverà Jacko tra i documenti privati del sig. Angel?

Il comportamento del ragazzo… mi ha fatto impazzire! Inizialmente sembra che Jacko sfrutti la povera Odyssea per farsi aiutare poi però fa cose che mi hanno convinta che ci tiene a lei. Prima, dopo che lei è rimasta ferita per aiutarlo a rubare dei documenti, le dice che non si fida di lei poi però le rimane accanto per tutta la notte.

Il cuore le si attorcigliò mentre lo scrutava come se fosse aria per respirare, acqua per far sbocciare, terra per non cadere, fuoco per non morire.”

Jacko è un ragazzo insicuro, è convinto che tutti considerino la famiglia Angel perfetta mentre lui e suo padre sono additati come malvagi.

Vedi me il cattivo Jacko O’Donnel che non rispetta nessuna regola che prende a botte chiunque e poi vedi quella bella famiglia di cherubini impettiti e pensi automaticamente che io sia un pazzo o forse un delinquente.”

L’amarezza di queste parole lascia trasparire tutta la solitudine che ha provato Jacko: perchè si ostina ad allontanare Odyssea, l’unica che lo ama davvero?

ATTENZIONE, DA QUI SONO PRESENTI SUL FINALE

Squartavene commette degli efferati omicidi e la paura dilaga. Il Consiglio è convinto che Odyssea possa aver ereditato gli stupefacenti poteri del padre e, benché sia solo una ragazzina, sono così disperati da chiederle aiuto. Onestamente… è un classico che, alla fine, tocchi alla protagonista affrontare il pericolo, ma in questo caso devo dire che gli adulti responsabili della storia non fanno proprio una bella figura.

Odyssea viene mandata nel bosco con una giada catturante e il compito di usarla contro Squartavene. Mentre leggevo questa parte pensavo: “ma seriamente? E’ un  suicidio!” Ero incavolata marcia. La poverina cerca di difendersi e la giada catturante non solo non serve a niente ma si attacca alla pelle della ragazza corrodendola, ferendola gravemente! Odyssea è allo stremo della forze, per fortuna, Jacko arriva a salvarla. I due riescono a fuggire, ma il prezzo da pagare potrebbe essere molto alto.

Breta ha quasi finito l’acqua eppure ha costretto Jacko ad andare a salvare Odyssea. Da un lato ci sono rimasta molto male… non pretendevo che il ragazzo rinunciasse alla vita di sua sorella per salvarla ma…

Era stata Breta a ricattarlo, a pregarlo affinché andasse a salvarla. Lui non l’avrebbe mai deciso da solo.”

Ok, vi posso assicurare che ero a terra. Odyssea è una protagonista in gamba, decisa, intelligente e non esageratamente adulta (detesto i protagonisti adolescenti che si comportano come degli adulti navigati), è sinceramente innamorata e, cavolo, ha fatto veramente di tutto per Jacko. In corsa contro il tempo riusciranno Odyssea, Jacko e i loro amici a trovare tutti gli ingredienti per la pozione che potrebbe salvare Breta?

Una persona insospettabile collabora con Squartavene. La rivelazione sui motivi che spingono Squartavene a dare la caccia ad Odyssea mi ha davvero sorpreso, non ci sarei mai arrivata. Egli è in grado di andare nel futuro e ha scoperto che la figlia di Odyssea e Jacko è destinata ad ucciderlo: sarà vero? Lo scontro decisivo tra Odyssea e Squartavene è tremendo, ma non sarà lui a spezzarle il cuore.

Inutile dire che ci sono rimasta malissimo.

Mi interessa di te e molto ma non ti aspettare che ti dica che ti amo, o qualcosa del genere. E se leggessi bene dentro di te ti accorgeresti che neanche i tuoi sentimenti sono veri.”

Il romanzo è ben scritto e ben strutturato. La storia presenta alcune somiglianze con la saga di Harry Potter (Squartavene che viene sconfitto dalla piccola Odyssea per poi tornare ad ucciderla, il mostro che si cela sotto le spoglie di un altra persona…) tuttavia non sono così evidenti da infastidirmi come invece è successo con altri libri. Lettura decisamente consigliata, se avete amato Odyssea, vi consiglio di leggere Raven Boys.

QUALCHE INFO SULL’AUTORE
Amabile Giusti è nata in Calabria ed è lì che vive ancor oggi: proprio sulla punta dello stivale, fra il mare e la montagna, vicino a una distesa di verde che, vista dall’alto, sembra la sagoma di un cavalluccio marino.
Ha frequentato il liceo classico e si è laureata in Giurisprudenza. Fa l’avvocato ma non si sente avvocato. Scrivere è la sua vita vera, al di fuori degli schemi imposti dal linguaggio secco e avaro del diritto. Si addormenta la sera sognando di scrivere, si sveglia la mattina con lo stesso chiodo fisso in testa, non è escluso che perfino davanti a un giudice, mentre perora una causa, la sua mente divaghi pensando a come plasmare una storia o finire un capitolo.
Dunque non sceglietela come avvocato, scriverebbe una citazione pensando alle favole!
È un tipo che ascolta molto e parla poco ma quando scrive non si ferma più… Se volete farla contenta regalatele un saggio su Jane Austen, un ninnolo di ceramica (preferibilmente blu), un manga giapponese, o una piantina grassa (più spine ci sono meglio è). Preferibilmente tutti insieme. Spera di invecchiare lentamente (perché questo pare sia l’unico modo per vivere a lungo…) ma mai invecchiare dentro! Dentro avrà sempre un’età con poco passato e molto futuro e scarsa saggezza.