Recensione a “Non andartene docile in quella buona notte” di Elizabeth Hawkins

[custom_frame_center]Elizabeth Hawkins - le tazzine di yoko[/custom_frame_center]

Ciao a tutti,
Elizabeth Hawkins mi ha passato il suo libro “Non andartene docile in quella buona notte” e finalmente sono riuscita ad avere il tempo per leggerlo.
Ringrazio Elizabeth per avermi fornito il suo romanzo! Eccovi la mia recensione!

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Non andartene docile in quella buona notte

Non-andartene-docile-in-quella-buona-notteElizabeth Hawkins
Auto pubblicato (2014)
Pagine 103
€ 2,68 ebook (gratis al momento su Amazon)
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TRAMA DELL’EDITORE
Ginny e Jason sono due ragazzi di vent’anni di Padova che si incontrano in circostanza particolari: in un reparto psichiatrico. Entrambi stanno infatti passando un brutto momento: lei è reduce da un tentativo di suicidio, lui ha appena perso la sorella gemella. Le circostanze non sono ottimali, eppure l’amore sboccia, dolce e tenero e li sorregge nei momenti bui che attraversano dopo le dimissioni dall’ospedale. Riuscirà l’amore ad essere abbastanza? La loro storia sarà il fattore scatenante per la loro guarigione o quello che li trascinerà a fondo?
Una storia di dolore e speranza. Due ragazzi che nella sofferenza comunicano tramite la poesia e grazie all’amore trovano la via per uscire dall’oscurità.

RECENSIONE DI VALY:
Una lettura non “bella”, ma comunque con qualcosina di piacevole… tre tazzine tonde tonde.
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Delicata, romantica, triste e fuori dagli schemi, ecco come è la storia che ci racconta Elizabeth Hawkins in questo suo romanzo.

I ragazzi protagonisti sono Ginny e Jason, entrambi sui vent’anni, con tutta una vita ancora davanti ma poca voglia di viverla.20130827023727205
I due, nonostante la loro giovane età, sono anime in pena, hanno subito gravi traumi in passato, dai quali non si sono ancora risollevati. Lei ha tentato il suicidio, per carenza di affetto e altri motivi che l’hanno spinta a pensare non ci fosse nulla di meglio che la morte; lui ha perso sua sorella gemella e non riesce a darsi pace da quel tragico avvenimento.

Ginny e Jason si conoscono in un reparto psichiatrico, dove si trovano in seguito alle loro drammatiche esperienze e hanno una simpatia immediata. Iniziano a passare del tempo insieme, condividendo i rispettivi dolori e speranze e il desiderio reciproco di aiutarsi diventa col tempo più forte. Entrambi sono persone tormentate e molto sensibili, con emozioni ed energie potenti dentro di sé che hanno difficoltà a uscire fuori. Il mezzo di comunicazione verso l’esterno e di comunione con l’altro diventa la poesia, pura espressione delle pene e delle gioie del loro animo. I due arrivano a capirsi a fondo, a vibrare sulla stessa frequenza, a toccarsi nel profondo dei loro pensieri. Attraverso le poesie che si scambiano e che si leggono a vicenda, Ginny e Jason riescono a iniziare un processo di guarigione delle loro ferite interiori che li porterà ad thinnamorarsi l’uno dell’altra.

L’amore è una forza che prende vita dalle pagine di questo libro e travolge il lettore come un fiume in piena, facendolo riflettere sul senso della luce e del buio, sul perché dei momenti tragici e sulla scelta che si può fare per affrontarli.
Ho trovato la scrittura di Elizabeth Hawkins migliorabile in più punti, la presenza di refusi non ha giovato, ma allo stesso tempo sono rimasta colpita e affascinata dalla profondità di quello che ha scritto e dal modo genuino e poetico in cui l’ha fatto. Inoltre, non mi sono mai occupata di psichiatria, personalmente, e leggere di questo mondo a me sconosciuto ha tenuto alta la mia curiosità e il mio interesse per le vicende dei due protagonisti. Consiglio il libro per chi si ritiene sensibile e romantico, per chi ama la poesia e per chi ha speranza in un futuro migliore, qualsiasi situazione si ritrovi a vivere.

L’AUTRICE DICE DI SE:
Elizabeth Hawkins è lo pseudonimo con cui firmo le mie opere. Ho deciso di nascondermi dietro questo nome per diversi motivi, uno dei quali è che anche se è in gran parte un’opera di fantasia, nel mio libro ci sono raccontati anche dei fatti reali della mia vita di cui non voglio che le persone che conosco vengano a conoscenza. Sono una studentessa di psicologia e blogger. Ho tante passioni: leggere, dipingere e naturalmente scrivere… Ho iniziato a scrivere per caso, come terapia, poi è diventata una passione e adesso scrivo a più non posso, la mia mente è sempre piena di storie che devo riversare da qualche parte. Non so esattamente quando la scrittura sia diventata così importante per me, credo che si sia insinuata piano piano,subdolamente e mi abbia rapito così il cuore e ne sono felice…
– QUI il sito dell’autrice –

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2 Comments
  • pamela viotti
    21 Novembre, 2014

    *_* mi piace la trama di questo romanzo e anche la recensione è bellissima credo che ci farò un pensierino <3

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    valy
    22 Novembre, 2014

    Grazie Pamela!

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