Recensione a L’uomo che attraversò il tempo per me

Buongiorno cuplovers,
oggi vi voglio parlare di un libro che ho letto un paio di anni fa, ma che mi è rimasto particolarmente impresso.
Sto parlando de L’uomo che attraversò il tempo per me di Francesca Borrione, un romanzo contemporaneo che sposa divertenti citazioni di film e telefilm con una storia a sfondo romantico. Il titolo stesso fa riferimento a un frase di Terminator:

Voglio qualcuno che attraversi il tempo per salvarmi”.

Era andato fuori edizione (essendo del 2008 ci stava anche), però fortunatamente da un mesetto a questa parte ha una nuova edizione.

nel piattino abbiamo: romance / contemporaneo

L’uomo che attraversò il tempo per me

Francesca Borrione
Edito da Gruppo Albatros Il Filo (gennaio 2008)
poi da Triskell Edizioni (9 luglio 2014)
Pagine 211
€ 15,00 cartaceo 1^ edizione
€ 5,99 cartaceo col nuovo editore

TRAMA DELL’EDITORE
Selma è una persona nella quale è impossibile non identificarsi un po’. È una donna che ha sofferto per amore, che si sente inadeguata, incompresa. È una donna che preferisce perdersi nel bianco e nero di un vecchio film invece che affrontare la realtà che la circonda e mostrarsi vulnerabile. Il suo mondo apparentemente perfetto viene scosso brutalmente quando viene raggiunta al telefono un uomo misterioso che, attraverso la sua voce e la sua penna, richiamandole alla memoria l’eroe dei suoi sogni, la spinge a darsi una nuova opportunità e a lasciarsi amare. Riuscirà Selma a smettere di essere spettatrice e diventare protagonista del grande film che è la sua vita?

RECENSIONE DI YOKO:
Quattro tazzine e mezzo!

Mi sono avvicinata a questo libro attratta dal titolo, non sapendo minimamente cosa aspettarmi, tantomeno intuendo che genere fosse. Ebbene, ora posso dire per certo che non è racconto con quel pizzico di paranormale come forse poteva indurre a pensare il titolo, ma uno spaccato di vita, semplice, fresco e intenso.

Si è fatto leggere con una facilità e una voglia che mi ha conquistato praticamente da subito. Sono arrivata a leggere la parola fine col sorriso sulle labbra e con una buona dose di stupore per non aver intuito fino in fondo la verità e chi c’era dietro a tutto.

Alla donna in attesa dell’uomo che attraversi il tempo per lei: probabilmente non avevi bisogno di cercare tanto lontano.
Magari ti bastava aprire gli occhi sul mondo e renderti conto che se tu esisti non dipende soltanto dalla genetica. Se esisti è perché hai una strada da seguire e un destino da compiere. Se esisti è perché qualcuno possa alzarsi al mattino e avere te come suo primo pensiero. Se esisti è perché sei visibile anche quando ti nascondi in casa e abbassi le tapparelle. Se esisti è perché hai delle emozioni e dei sentimenti da regalare. Se esisti è perché tu possa urlare, sbattere e piangere quanto vuoi, e buttare in aria la casa soltanto per la frase sbagliata di una persona troppo invadente. Se esisti è perché hai il potere di scegliere cosa fare della tua vita. E’ perché hai un cuore, una mente e un’anima che sono la parte più bella di te, e fanno di tutto per far si che anche il mondo se ne accorga. Se esisti è per tutte queste ragioni, e molte di più. E’ per le decisioni che sai di dover prendere ma continui a rimandare.”

Questo è uno dei tanti manoscritti che arrivano di punto in bianco a casa di Selma, non c’è mittente e non c’è firma. Il primo lo trova davanti alla porta di casa dopo una giornata all’insegna della normalità, una giornata vuota, in cui lei passa il tempo a evitare gli altri e ad abbassare lo sguardo quando questi sembrano voler cercare un qualche contatto.

La verità è che lei stessa si sente un persona piuttosto vuota, sola e invisibile agli altri.
Selma guarda il mondo attraverso spessi pregiudizi ed etichette. Ritiene di conoscere le persone soltanto guardandone l’atteggiamento esteriore, per lei vale la presunzione di colpevolezza. E’ con grande stupore quindi che leggere questi manoscritti, che parlano di lei dimostrando di conoscerla nel profondo come nessuno.
All’inizio c’è stupore, paura (qualche pazzo assassino in vista?), ma poi c’è amicizia e affinità, perché colui che scrive e prende a farsi chiamare Reese (visto il di lei amore per il protagonista di terminator)inizia a prendere le sembianze di un punto di svolta della sua vita. Lo sente per telefono, le da consigli e ci litiga pure, ma tutto questo la aiuta a guardare il mondo attraverso occhi diversi, ad aprirsi anche all’amore.
Chissà poi se il giovane attore tanto perfetto che sembra dimostrare interesse per lei, potrebbe essere la vera identità di Reese? Selma arriva a desiderlo davvero.

Un bel racconto, con personaggi intensi dalle sfaccettature studiate e in continua evoluzione messi in evidenza da una velata psicanalisi a opera di Reese, che in alcuni casi mi ha fatto pensare a uno psicologo sociopatico sotto mentite spoglie. Non mancano le risate, le riflessioni e le congetture, e ci sono un’infinità di citazioni di film. Insomma… un libro da leggere, soprattutto per il finale (che non nascondo mi ha lasciato un minimo di amarezza per Reese e mi ha fatto regalare a questo libro una mezza tazzina in più)!