recensione a La Locanda delle emozioni di carta

[custom_frame_center]Viviana Picchiarelli - le tazzine di yoko[/custom_frame_center]

Buon Giorno a tutti,
eccomi qui a recensire il romanzo di Viviana Picchiarelli: La Locanda delle emozioni di carta.

nel piattino abbiamo: contemporaneo 01 - compulsivamente lettrice - 8 torta contemporanei sul blog letterario de le tazzine di yoko / presenza di storie d’amore 01 - compulsivamente lettrice - 6 ciambella romance sul blog letterario de le tazzine di yoko

La Locanda delle emozioni di carta

Viviana Picchiarelli
edito da Bertoni Editore
la locanda delle emozioni di carta - le tazzine di yokolunghezza di stampa 404 pagine
€ 2,99 ebook

TRAMA
“La Locanda dei Libri” è il nome di un agriturismo sul lago Trasimeno, in Umbria, un posto che è diventato negli anni il punto di riferimento per amanti dei libri e per scrittori. Qui, dopo trent’anni, si ritrovano Matilde, ex psicoterapeuta e proprietaria della locanda, e Matteo, avvocato di professione e scrittore per passione. La loro storia si è interrotta bruscamente anni prima e solo grazie alle pagine del romanzo scritto da Matteo, dai risvolti dichiaratamente autobiografici, i due, in qualche modo, si ritrovano ma devono fare i conti con il tempo che è trascorso, con le loro vite attuali e con gli errori commessi in nome dei rispettivi egoismi.
Parallelamente, per due individui che cercano di (ri)scoprirsi, altri due, Ginevra e Riccardo, in balia dei propri demoni, faticano a lasciarsi andare, seppur consapevoli della potenza del legame a cui, loro malgrado, non possono sottrarsi.
Due storie agli antipodi, un unico, potente e devastante sentimento.
Un romanzo dal sapore retrò in cui sono proprio “le emozioni di carta”, lette e scritte, quelle da cui tutto ha origine e a cui tutto torna.

Due cenni sull’autrice:
Nata sotto il segno dell’Acquario, Viviana Picchiarelli ne rispecchia in maniera quasi imbarazzante i tratti distintivi.
Cresciuta a pane, Nutella e Tv (quella pionieristica delle emittenti commerciali anni ’80), con frequenti incursioni nelle pagine scritte, di ogni genere ed epoca. Innamorata della Danza, quella vera, nonostante le sue promesse mancate.
Affascinata dalle immagini, quelle statiche che imprigionano gli attimi, e quelle dinamiche che li sommano, gli attimi.
Perennemente in bilico tra il bianco e il nero, coraggiosamente cosciente di questa dualità e della fragilità che ne deriva.
Amante delle parole, scritte, lette, urlate e taciute.

“La Locanda delle emozioni di carta” è il suo ultimo libro.

leggi altre info sull’autrice…

RECENSIONE DI STREGA DEL CREPUSCOLO:
Quattro tazzine e mezzo!
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La Locanda delle Emozioni di Carta è un bel libro: ben scritto, ben strutturato con personaggi interessanti, fragili e molto, molto umani.

Matteo è (beato lui) uno scrittore di successo, si dedica al genere noir e si porta dietro una situazione famigliare molto complessa e difficile. Il libro che lo ha fatto arrivare al successo è anche il testo che gli ha rovinato la vita.

“La libraia dai capelli rossi” è un romanzo autobiografico dove Matteo racconta della felice relazione avuta con Matilde una bella ragazza dai capelli rossi che lavorava in libreria. Matteo è stato costretto dalle circostanze a lasciarla ma anche oggi, sposato e con una figlia, non riesce a dimenticare Matilde ed è tormentato dalle incertezze e dai rimpianti.

L’uscita del romanzo ha rovinato il rapporto dello scrittore con la sua unica figlia: Ginevra. La giovane ha scoperto, grazie al romanzo del padre, che la sua famiglia è sempre stata un castello di carte e la pubblicazione del romanzo è stato l’alito di vento che l’ha fatto crollare.

8c3c0fc790b5183e89eb241936840f0cDopo essere stato costretto dalla famiglia a lasciare Matilde e a intraprendere la carriera di avvocato Matteo è stato spinto a sposare una donna della quale non era innamorato. Dal matrimonio, un mero accordo senza affetto o amore, è nata Ginevra.

La situazione della ragazza è molto dolorosa. La madre non la voleva e non riesce a darle lo stesso affetto che riserva alla prima figlia, avuta da un altro uomo. Così, Ginevra costruisce un rapporto molto forte, quasi simbiotico, con il padre. Per lei, scoprire la verità sulla famiglia è un duro colpo, una ferita profonda che la ragazza non riesce e non vuole far rimarginare. Dopo l’uscita del libro la madre e la sorellastra si trasferiscono e Matteo divorzia dalla moglie.

Ginevra è una ragazza fragile e… dal carattere un pò estremo. Ha sofferto molto tuttavia, a tratti, nel corso del romanzo l’ho trovata troppo infantile nei confronti del padre verso cui prova un rabbia cieca per aver costruito quella parvenza di famiglia e averla poi, consapevolmente, distrutta.

Mentre Matteo cerca di rimettere in piedi la sua vita e di prendere una decisione importante, decisione che potrebbe allontanarlo definitivamente dalla figlia, la storia ci presenta gli altri protagonisti del libro.

Matilde, dopo la rottura con Matteo, ha abbandonato l’amore per i libri per dedicarsi alla professione della psicologa, si è sposata ma anche lei non è riuscita a trovare la felicità. Una delle (poche) cose buone che il suo mestiere le ha portato è l’amicizia con Emma. Emma era solo una delle tante pazienti di Matilde, all’inizio. Insegnante in pensione, con un tremendo trauma alle spalle, Emma era disperata quando si è recata da Matilde per avere aiuto.

Vedova, Emma aveva due figli: Stefania e Riccardo. Un giorno che mai Emma potrà scordare, Riccardo e Stefania sono usciti insieme in moto sotto un’acquazzone… l’asfalto bagnato, la velocità.. l’incidente. Sefania si è spenta tra le braccia del fratello e Emma non è mai riuscita a perdonare il figlio. Due vite distrutte. Ora, Emma è riuscita ad arginare un pò il dolore e, con Matilde, ha trovato il progetto della locanda per distrarsi, Matteo no. Il ragazzo sta affogando nel dolore, consciamente si lancia in corse pericolose e forsennate con la moto col desiderio di punirsi per la morte della sorella.

I protagonisti, ognuno col suo dolore, finiranno per intrecciare le loro vite con risultati inaspettati.
Il romanzo parla di seconde opportunità, di scelte sbagliate, dell’amore per i libri e di come non è mai troppo tardi per rimediare.

Matteo cerca in tutti i modi di riavvicinarsi alla figlia e di concedersi una seconda opportunità con Matilde. Comprensibilmente, nemmeno la donna sa cosa spettarsi anche se è stata proprio lei a contattare Matteo con la scusa di un evento letterario. La Locanda dei Libri è un luogo splendido e magico (chissà se nella realtà esiste qualcosa di simile) sul lago Trasimeno, un posto dove scrittori e amanti dei libri possono passare lunghe giornate leggendo o passeggiando. Le camere sono a tema c’è “la stanza del thriller”, quella “dei classici” e sono tutte piene di volumi. Ogni stanza ha la sua libreria e gli ospiti possono scegliere di leggere i libri presenti nella camera. C’è anche una vera e propria sala lettura un paradiso, insomma.
La Locanda ha i suoi affezionati clienti tra cui un pittore famoso con una cotta per Emma e una famiglia… complicata.

L’elemento culinario è abbastanza presente nel romanzo anche se non in maniera preponderante come in altri libri dello stesso genere. Ginevra arriva a Perugia per fare un servizio sul cioccolato e d’altro canto, Emma è una cuoca provetta. In generale, l’autrice presta particolare attenzione ai piatti e mette in evidenza le prelibatezze del nostro paese, senza, tuttavia, eccedere in descrizioni di pranzi luculliani che possono risultare stucchevoli.

Il destino farà in modo di far incrociare le vite di Ginevra e Riccardo mentre Matteo e Matilde si riavvicinano cercando di capire come continuare da dove si erano interrotti trent’anni prima.

Un libro delicato e scorrevole. L’autrice riesce a trattare di temi difficili, come la morte di Stefania, con delicatezza senza far diventare il libro eccessivamente triste e malinconico.

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4 Comments
  • Benedetti Franca
    21 Ottobre, 2016

    Equilibrato nel raccontare rimpianti e tristezze. Descrizioni stupende che mi hanno fatto rivivere ambienti che conosco. Una storia che è troppo vera e ti fa quasi dubitare essere solo frutto di fantasia. Tratta sentimenti profondi come amicizia vera, amore e ricordo di un amore sempre vivo anche se solo nel cuore di chi l’ha vissuto intimamente senza mai esplicitarlo finchè poi esso stesso ha il sopravvento quasi come entità propria

  • Elysa Pellino
    1 Giugno, 2017

    Wow. sto scoprendo tantissimi libri interessanti…
    Grazie Tazzine ^_^
    Anche questa volta, leggendo questo libro mi è venuta la pelle d’oca, non conoscevo quest’autrice e nemmeno il libro…
    La trama è molto forte, e delicata allo stesso tempo, c’è un pò di tutto… Amore, Dolore, Sofferenza, Rimpianti, Voglia di ricominciare 🙂
    Da leggere assolutamente, ho voglia di scoprire la vita e le storie di ogni singolo protagonista 🙂
    Commovente e Profondo!!

    • Elysa Pellino
      1 Giugno, 2017

      Ma esiste davvero quel posto fantastico che avete citato? stupendo!!

  • tazzine e zollette - strega del crepuscolo
    strega del crepuscolo (Chiari)
    1 Giugno, 2017

    Ciao Elysa, temo che, purtroppo la Locanda dei Libri esista solo in questo romanzo, anche se la trovo davvero una bellissima idea. All’estero esistono degli alberghi a tema letterario qui in Italia temo che, per il momento, non ce ne siano.

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