Recensione di “Grande amore”: un amore struggente che si dipana nei secoli


Conoscete Ann Brashares?
Quest’autrice ha raggiunto il successo con la fortunata serie per ragazze “4 amiche e un paio di jeans”, ma nel 2010 è uscito in Italia “Grande amore”, primo libro di un nuovo filone che gira intorno alla capacità del protagonista di ricordare le vite passate. La sua è una vita di ricordi, in cui incontra sempre le stesse anime cercando di raggiungerne davvero solo una.

Un bellissimo libro che però aspetta ancora un seguito… ormai da dieci anni T_T

nel piattino abbiamo:

Grande amore

(My name is memory)
Ann Brashares
Edito da Newton Compton (18 ottobre 2010)
Pagine 366
€ 3,99 ebook – cartaceo fuori edizione
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TRAMA DELL’EDITORE
Daniel ha attraversato gli oceani del tempo per trovare Sophia. La sua “memoria” – la capacità di ricordare le sue tante vite passate – è per lui un dono ma anche una maledizione. Sophia ora si chiama Lucy, è una studentessa liceale, e non crede a una sola parola di ciò che le dice Daniel: le sembra impossibile che in passato si siano amati e poi siano stati separati da una crudele forza misteriosa. Ma lui sa che si sono conosciuti molto tempo prima, nel 541 d.C. E poi, nel corso dei secoli, Daniel l’ha sempre rincorsa pur di stare insieme a lei: sulla via per la Cappadocia nel 776, nell’Inghilterra del 1918, e poi in Virginia nel 1972. Brevi, fugaci attimi che la morte ha sempre brutalmente spezzato. Anche oggi le loro anime si stanno cercando, e ancora una volta quella forza oscura è pronta a separarli.
Un romanzo magico, un’avventura romantica che si snoda attraverso i secoli per abbracciare non una, ma tante vite, inseguendo l’unico, vero, grande amore.

DIRETTAMENTE DEI MIEI PREFERITI, OCCHI A CUORICINO!
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Penso che quando si scorgano i lati negativi di un libro e ci si trovi ad apprezzarli invece che denigrarli allora quello è il libro, quello da cinque stelline, quello che anche quando lo finisci lo tieni a portata di mano, quello che volevi leggere ancora prima di averne visto la copertina o letto la trama. Grande Amore è il libro che vorrei aver scritto di mio pugno, è essenzialmente nelle mie corde e scandisce la sua particolarità con una scrittura mai ricercata, ma semplice, accurata e determinante.
Una lettura che ha saputo colpirmi e che comunque, guardandola con un occhio più distaccato, reputo possa non piacere a tutti come è piaciuto a me. Come ho già detto i lati negativi (seppur per me positivi) sono presto identificabili: è un libro estremamente riflessivo, incentrato sulla complicanza di un pensiero piuttosto che su una frase detta, per questo penalizza in larga misura i dialoghi, pochi e sostanzialmente essenziali. La storia inoltre si dirama attraverso salti temporali che possono far perdere al lettore l’attenzione su quello che definirei il filone principale, cosa che però reputo necessaria per avere un’ottica generale dalle vicende senza cadere nelle banali frivolezze. Poi forse bisognerebbe dire che i due protagonisti sono gli unici personaggi davvero ben caratterizzati, ma per contro questo fa si che essi spicchino in maniera marcata e che l’attenzione non sfugga verso altri.
Quello che intriga maggiormente è questa teoria della Brashares sulla reincarnazione, sull’anima che abbandona il corpo e si prepara per un nuovo ciclo, un nuovo involucro e un’altra vita che però, che questo si ricordi o meno, si porterà sempre dietro un po’ delle esperienze passate.

Daniel è nato nel Nord Africa intorno alla prima metà del 500 d.C., è la sua prima esistenza… o per lo meno la prima di cui ricorda qualcosa. Con lo scorrere del tempo i dettagli si perdono e interi frangenti si dimenticano, ma lui cerca sempre di catalogarne gli avvenimenti e tenere a mente il più possibile, in qualche modo pensa che questo lo faccia rimanere la stessa “persona” nonostante i secoli. Quella sua prima vita però la ricorda per un motivo particolare, quello che diventerà una ricorrenza e un’ossessione nelle successive. Ha ammazzato una ragazza innocente, l’ha guardata negli occhi e l’ha vista morire sentendo crescere in se il rimorso e la macchia della vergogna. Si è sporcato le mani altre volte, per motivi diversi, per lo più nobili, ma mai è riuscito a togliersi lei dalla mente. L’ha incontrata in varie vite, all’inizio ha cercato di espiare la sua colpa in qualche modo, poi ha iniziato a guardarla con reverenza e alla fine se ne è innamorato, perdutamente. Ma non basta la “voglia” di una sola anima perché questa nasca accanto ad un’altra e Daniel è determinato ad avere accanto la sua Sophia almeno per la durata di una vita, l’ha incontrata in punto di morte quando era Constance e lei ha creduto alle sue parole, ora è Lucy e ha finalmente la sua stessa età, è la sua occasione.

Grande Amore è il racconto di un amore struggente che si dipana nei secoli e invece di affievolirsi si rinforza e mai scompare, sopravvive e vive a sua volta. Essenziali per capire la profondità dei sentimenti di Daniel sono i suoi ricordi delle diverse vite vissute, estremamente riflessivi nel senno di poi, ma intimi nella loro lucidità senza abbellimenti. La presenza di Johaquim, fratello “cattivo” di Daniel, mi ha fatto inferocire e quella di Ben, amico del protagonista che come lui ricorda le sua vite passate, sento che sarà un buon alleato per i problemi che verranno.
Una lettura che mi ha incantato e coinvolto come poche riescono a fare, non vedo l’ora di avere tra le mani il seguito… e nonostante siano passati ormai troppi anni continuo a non perdere la speranza. Scrivi Ann, scrivi!

La serie

  1. Grande Amore (My Name is Memory)

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1 Comment
  • Sara Sara
    5 Agosto, 2020

    Ciao! Si vede che ti è piaciuto davvero tanto come libro! 🙂
    Tuttavia non mi convince più di tanto, non sono sicura che potrebbe fare al caso mio!

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