Recensione di “Paper Magician” di Charlie N. Homberg

Macinare audiolibri in estate è facile, mi infilo le cuffiette dopo essermi fatta un bel bagno e mi godo la lettura comodamente sdraiata sull’asciugamano. L’abitudine però è rimasta e, durante il tragitto in macchina mentre vado a lavorare, invece della musica sto continuando ad ascoltare qualche libro.
Questa volta è toccato a “Paper Magician” di Charlie N. Homberg, romanzo che avevo addocchiato da un po’ ma non mi decidevo ad acquistare per colpa di alcuni commenti che avevo letto. Conclusione? I commenti erano fondati, però il libro mi è piaciuto lo stesso 😛

nel piattino abbiamo: love story / fantasy classico

Paper Magician

Charlie N. Homberg
Edito da Fanucci editore (17 settembre 2015)
Pagine 558
€ 14,90 cartaceo – € 1,99 ebook
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TRAMA DELL’EDITORE
Ceony Twill, giovane e talentuosa allieva dell’accademia di magia Tagis Praff, sta finalmente per cominciare l’apprendistato che la legherà per tutta la vita all’elemento magico che ha sempre desiderato. Eppure, contrariamente a quanto sognava, il suo destino non sarà scritto nel metallo ma sulla carta. Tra fogli che si animano dando vita a personaggi incredibili e storie fantastiche che la lasceranno a bocca aperta, toccherà allo stravagante mago Emery Thane convincerla delle qualità straordinarie di un elemento così delicato e allo stesso tempo prodigioso. Così, quando Lira, malvagia praticante di arti magiche proibite, priverà il maestro del suo cuore, Ceony per tenerlo in vita gliene confezionerà uno di carta, per poi volare sulle ali di un enorme aeroplanino all’inseguimento della perfida maga, verso un’avventura che porterà alla luce i ricordi più lontani e i segreti più taciuti, nascosti nell’angolo più remoto dell’anima.

DAVVERO BELLO, 4 tazzine più qualche cosina

Penso di dover partire col dirvi che ho divorato questo libro. Mi sembra strano dirlo per un audiolibro, ma anche per loro credo debba essere tenuta in considerazione la smania con cui si vuole tornare ad avvicinarsi al libro/alla narrazione. Ebbene io tornavo alla mie cuffiette con smodata curiosità e aspettativa, volevo sentire cosa succedeva, quale altra strana magia riusciva ad inventarsi Holmerg. Inoltre ho trovato i personaggi principali davvero ben caratterizzati.

Il punto forte di Paper Magician è indubbiamente l’originalità. Pur essendo un romanzo che si accosta alla magia in stile Harry Potter – la protagonista ha infatti appena finito il suo periodo di studi in una scuola e sta iniziando una specie di apprendistato presso un mentore – porta con sé quella vena di novità che ti fa apprezzare un libro quando lo leggi.
Ogni persona può comandare un solo elemento e si lega a questo per sempre. Solo un elemento sembra essere bandito: la carne, darebbe al suo possessore troppo potere sulle persone. Ceony ha da sempre desiderato essere legata al ferro, ma visti i pochi maestri della carta gli viene imposta quest’ultima. Mi sono trovata vicina al suo evidente sconforto davanti alla notizia, per quanto la ami io stessa penso che il ferro sia un elemento più potente e utile della carta. Il suo mentore però saprà farle cambiare idea… e a poco a poco insieme a Ceony capiamo che la carta può molto di più di quello che si ci aspetti. La carta vive delle parole che vi sono impresse, può diventare fredda come ghiaccio o prendere vita. E mentre apprendiamo le varie nozioni facciamo anche la conoscenza dello stravagante Emery Thane. Un mago della carta che nasconde più di quello che vuole mostrare e si dedica a Ceony con dedizione e lungimiranza.

Tutto sembra filare per il verso giusto, Ceony inizia ad appassionarsi al suo elemento e Emery si rivela una persona affasciante. Questo fino all’arrivo di Lira, una maga della carne che sembra avere un conto in sospeso con Thane. Ne ruba il cuore e lo lascia in fin di vita. A quel punto non sembra così strana l’idea di Ceony che crea un cuore di carta per lui e l’ovvia comprensione che la carta se bagnata di sangue non durerà poi molto, quello che mi ha lasciata perplessa -mooolto perplessa – è l’insana idea della ragazza di voler inseguire la maga in solitaria, quando maghi tremila volte più potenti di lei rinunciano davanti al suo potere!
Ho trovato questa mossa davvero stupida e in qualche modo non troppo consona alla caratterizzazione del personaggio, una forzatura insomma, in un personaggio che ritengo davvero riuscito. Come del resto quello di Emery Thane che, pur mancando per quasi metà romanzo, avrà modo di farci sentire la sua presenza tramite immagini e ricordi. Un buonissimo espediente per farci affezzionare a lui. Lira, la maga nella carne, anche se presente rimane invece un personaggio un po’ piatto.

Un libro insolito, originale e affascinante, che ha saputo incuriosirmi pagina dopo pagina nonostante gran parte del romanzo manchi di effettivo movimento narrativo e ne risenti un po’. Punti extra per Prezzemolo, un delizioso cagnolino di carta. Una bella lettura… che sto già preseguendo con l’ascolto del secondo libro *-*

VALUTAZIONE ASCOLTO AUDIOLIBRO