Recensione de “Il Confine di un Attimo”, un respiro di vita

Buonasera cucchiaini, ho appena finito di leggere “Il Confine di un Attimo” di J.A. Redmerski e con la mente ancora a caldo ho buttato giù la mia recensioncina.

Tutti hanno bisogno di aiuto per sentirsi di nuovo vivi di tanto in tanto.

Consiglio questo libro, mi ha catturato per la sua realtà e la voglia di vivere la libertà. Una riscoperta di se stessi al di là dell’abbandono emotivo, dell’amore non richiesto donato con gioia e dolcezza, dell’abbandono dei pregiudizi, della certezza che il destino non è solo fortuna e bisogna sempre lottare per esso.

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Il Confine di un Attimo

(The Edge of Never)
J.A. Redmerski
edito da Fabbri Editore (luglio 2013)
riedito Rizzoli BUR (luglio 2014)
€ 14,90 / € 9,90 cartaceo – € 6,99 ebook
link diretti all’acquisto:
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Una lettura che decisamente sfora le 4 tazzine, non da cinque… ma da quattro e un po’.

Il Confine di un Attimo è un libro intenso, che va vissuto.
Cam e Andrew sono due ragazzi alla deriva, l’una diretta verso il nulla e l’altro diretto verso la strada più lunga per ritrovare se stesso… caso vuole che entrambi vadano nella stessa direzione. Due storie attuali che si incontrano e scoprono che possono dare ancora qualcosa al mondo, fosse anche solo per quel conforto che elargisco l’uno all’altra.
Un romanzo che non per nulla ha scalato le classifiche, coinvolge il lettore e il suo lato razionale portandolo a chiedersi “come sarebbe partire con uno zaino in spalla, senza una destinazione, e lasciandosi tutto e tutti dietro?”.

Il cuore vince sempre sulla mente. Il cuore, anche se incauto, suicida o masochista, ha sempre l’ultima parola. La mente sa cosa è giusto e cosa no, ma io non la ascolto più. Per adesso voglio vivere nel presente.

Camryn Bennett si sente soffocare, dalla sua monotana routine e dalla sua stessa esistenza. Sa che nella vita ci potrebbe essere di peggio, ci potrebbe essere di peggio che perdere il proprio ragazzo del liceo in un incidente stradale, di una famiglia a rotoli con i genitori separati e il fratello in carcere e dell’unica vera amica che preferisce non crederti per non guardare in faccia alla realtà. Cam è stanca, stufa del mondo.
Una mattina invece di andare al lavoro riempie uno zaino e parte, lasciandosi trasportare dal momento e abbandonando tutto dietro le proprie spalle, compresa la razionalità. E’ diretta verso il nulla, non ha idea di come ritrovare se stessa, di come era prima che le catene della società la imbrigliassero in una vita che non sente sua.
Dall’altra parte c’è Andrew, in fuga dalla realtà, in fuga da un destino che gli sorride arcigno. A lui la vita piace e sa esattemente cosa apprezzare della propria esistenza, lui è in fuga dalle cose brutte, quelle che accadono e non si possono evitare… solo lasciarsele dietro per un pò, prima che tornino a galla.

Sai una cosa? Ho sempre odiato l’espressione “Pensa a chi sta peggio di te”. Certo, lo so che è giusto vedere le cose anche dal punto di vista degli altri: non sono mica stupido, no? Però non è una gara, cazzo. Hai capito? Il dolore è dolore, piccola. Solo perché i problemi di una persona sembrano meno gravi di quelli di un’altra non significa che facciano meno male.

Così entrambi salgono su quell’autobus della speranza, diversi ma uguali nella loro disperata ricerca di conforto. Il primo passo verso un viaggio che segnerà le loro vite e le legherà per sempre.

Un romanzo New Adult che raccoglie esperienze di vita, pregiudizi lasciati alle spalle e una dolcissima storia d’amore.
L’ambientazione è dinamica, via via che si prosegue a leggere ci lasciamo le corriere alle spalle e ci buttiamo in un vero e proprio viaggio on the road con una colonna sonora rock per eccelezza a fargli da contorno. Ogni giorno è all’insegna della conoscenza di se stessi e del mondo.
Andrew non è il classico ragazzo belloccio tutto muscoli e senza cervello, è un’anima che vale la pena di scoprire scartandola pagina dopo pagina, lasciando per un attimo da parte la bellezza che sta in superficie. Il suo modo di godere delle piccole gioie della vita e i suoi pensieri, il più delle volte inopportuni (ihih), per Camryn te lo fanno amare, mettere là sull’altarino e rimirare per bene.
Ho adorato i capitoli in cui il narratore in prima persona era Andrew, fosse stato per me avrei scritto tutto il libro dal suo punto di vista. Quello che mi separa dal definire davvero bellissimissimo il libro riguarda proprio questo: sono riuscita a immedesimarmi da subito nel personaggio di Andrew, ma un pò meno in quello di Cam. Non è una protagonista antipatica, quello no, ha i suoi lati positivi ed ha un nerbo forte sotto tutti quegli strati da cui si è rivestita. Quello che non mi ha permesso di immedesimarsi è stata credo la mia estrema razionalità, sono una sognatrice romanticona ma ho i piedi ben piantati per terra e non ho condiviso molte scelte prese da Camryn.


PICCOLA CHICCA: a Cam e Andrew è stata dedicata una pagina su Pintarest che raccoglie delle immagini davvero carine ce assocerei assolutamente ai due personaggi del libro.

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6 Comments
  • elisa vangelisti
    11 Settembre, 2017

    assolutamente d’accordo. di tanto in tanto lo rileggo e mi piace sempre. a questo punto non mi resta che dirti di leggere il sequel “Il confine dell’eternità”. io li ho entrambi e me li tengo stretti.

    • tazzine e zollette - yoko
      yoko
      12 Settembre, 2017

      Bello anche il seguito? In realtà avevo un po’ paura di rovinarmi il ricordo di questo che è molto bello…

  • Damiana Filifino
    12 Settembre, 2017

    Adorato, troppo bello, leggi il seguito che non te lo rovina fidati 🙂

  • Serena
    12 Settembre, 2017

    Letto anni fa ma sempre ai primi posti nel mio cuore, una lettura che mi ha lasciato qualcosa 🙂 bella recensione, anche io a volte Camryn ho faticato a capirla ma ha un suo perchè come personaggio

  • Martina B.
    12 Settembre, 2017

    Che bello questo libro, sono d’accordo su tutto quello che hai scritto!

  • Ellenita
    18 Settembre, 2017

    Devo leggerlo assolutamente ne ho sentito parlare da tutti benissimo!

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