Recensione a “Buio”, un libro che è una sorta di introduzione dalle 414 pagine

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Buona sera cucchiaini,
mi è capitato di leggere “Buio” di Elena P. Melodia e per quanto ripensi a questo libro e cerchi di guardarne i lati positivi continuo a pensare che è… inconcludente. Si, credo sia il termine più giusto u_u”
Lo si potrebbe chiamare un’introduzione dalle 414 pagine.

nel piattino abbiamo: paranormal 01 - compulsivamente lettrice - 5 croassant paranormal sul blog letterario de le tazzine di yoko / contemporaneo 01 - compulsivamente lettrice - 8 torta contemporanei sul blog letterario de le tazzine di yoko

buio - le tazzine di yokoBuio

Elena P. Melodia
Edito da Fazi Editore (1 ottobre 2009)
Pagine 415
€ 18,50 cartaceo
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TRAMA DELL’EDITORE
Diciassette anni, bellissima, apparentemente sicura di sé ma fragile e inquieta, Alma ha un solo credo: “Sorrisi e lacrime possono essere molto pericolosi se lasciati fuori controllo”. Se lo ripete ogni mattina, quando esce di casa per affrontare la Città là fuori e cammina sotto un perenne cielo grigio, diretta a scuola con il suo zaino, rigorosamente viola. Tutto ciò che Alma adora è viola. Come la copertina del quaderno che ha comprato in una strana cartoleria del centro pochi giorni prima, quando tutto ha avuto inizio e la sua vita ha cominciato a scivolare in un assurdo incubo senza fine. Una serie di efferati omicidi sta infatti trasformando in realtà i racconti che Alma scrive di notte, come in preda a un’inspiegabile trance, rendendosi conto solo al suo risveglio che i deliri di paura e violenza affidati alle pagine di quel quaderno anticipano le mosse dell’assassino. Mentre la polizia indaga senza risultati e i giornali si scatenano, Alma si ritrova sempre più isolata, alle prese con qualcosa di grande e oscuro, che sfiora la natura stessa del Male e che pure sembra riemergere dal suo passato, insieme ai continui, lancinanti mal di testa che la assalgono come per avvertirla di qualche pericolo. Soltanto Morgan, il ragazzo più misterioso e sfuggente della scuola, i cui incredibili occhi viola sanno leggere nel suo cuore come nessun altro, sembra in grado di fornirle le risposte sulle sinistre presenze che le si addensano intorno.

RECENSIONE DI YOKO:
Due stelline e mezzo!
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Il problema di questo libro è che il gioco non vale la candela: non è granchè e viene ulteriormente declassato dal prezzo. Probabilmente se non ci fossero quei 18,50 € spesi per un qualcosa che è mediocre, e preciso non brutto, si ci accanirebbe un po’ meno nel surclassarlo a emerita schifezza. Invece no, i soldi buttati pesano e verrebbe anche a me di buttarlo dalla finestra inveendo. C’è da dire che la pubblicità che gli è stata fatta all’epoca dell’uscita è stata notevole e si sono davvero dati da fare per farlo apparire al meglio, no scusate, al meglio che non è. Se non mi fossi aspettata tanto sarei stata più buona con quest’autrice essendo questa, da ricordare, la sua prima opera e non è poi così male nello scrivere. Quindi vediamo di toglierci di dosso il peso del prezzo, e di tutta quella pubblicità spazzatura, e dare un’opinione alla mera opera.

pretty little liars - le tazzine di yokoL’ho letto in due giorni e questo vorrà dire qualcosa, quantomeno che l’autrice ha scritto qualcosa di piuttosto scorrevole, facendo spesso similitudini e paragoni che non mi sono dispiaciuti. Non ci vedo nessuna ricerca del poetico nel tipo di scrittura, piuttosto qualcosa di leggero che si è fatto leggere.
La caratterizzazione iniziale di protagonista e coprotagoniste è una grande pecca, vengono appioppate caratteristiche e sfaccettature come fossero post-it per poi continuare a descrivere personalità completamente diverse. Non so se l’autrice volesse dare l’idea di un cambiamento graduale che porta a una maturazione dei personaggi, ma se è così lo fa in maniera un po’ confusa. Quello che ci troviamo davanti nella prima parte del libro è questo:
Alma vede il mondo come una sorta di lotta alla sopravvivenza, non hai un’arma degna di nota? Allora sei un perdente. La sua forza è la bellezza, il sentirsi guardare e accarezzare dallo sguardo ovunque si trovi, la bellezza da potere. Con le sue tre amiche forma un quartetto stile reginette della scuola, a una di loro è stato fatto un torto? Vendetta!! La loro “giustizia” in questo caso cade su Adam, il tipo ha fatto un filmino a una delle ragazze quando era a cambiarsi nello spogliatoio facendolo girare in tutta la scuola. Studiano le sue mosse, lo aspettano dove fa di solito il suo giro di jogging la sera e anche se è già stato visibilmente pestato a sangue la loro vendetta cade su di lui sottoforma di bomboletta spray al peperoncino ben sparata negli occhi.spray al peperoncino

La prima cosa che ho ben chiara è che nella protagonista, tantomeno nelle sue amiche, non mi ci immedesimo proprio. Alma viene descritta come una ragazza frivola, narcisista, decisa e soprattutto estremamente pessimista, stile “il mondo fa schifo e io ci vivo dentro”. Questa è l’idea che da ed è l’idea di un personaggio a mio parere un tantino odioso, però come dicevo sono post-it e appena quel poco di colla cede cadono. L’attenzione di Alma sulla sua bellezza e quella che suscita negli altri scompare come se non fosse mai esistita dopo un paio di capitoli e se la ragazza è mai stata un tipo deciso non lo è stata certo nelle pagine di questo libro. Decisamente un tipo cupo e pessimista lo è e anche frivola, visto che sembra dare soprattutto importanza alle cose sbagliate, i primis nel considerare vere amiche quelle tre ragazze che invece da l’idea più che altro di aver conosciuto da una decina di giorni. best friends amichePerò queste due caratteristiche, che per lo meno si sono rivelate veritiere, mi descrivono un personaggio più interessante che alla fine del libro sembra persino migliorato ed aver acquisito compassione e il significato di affetto e amicizia. Meno male!
Già il titolo, o quantomeno il genere in cui identifichiamo questo libro, ci fa aspettare di trovarvi dentro qualcosa di oscuro che crea suspense, aspettativa, e quel fiato sospeso per sapere come andrà a finire la vicenda. Bene, scordatevelo per le prime 100/120 pagine, in quelle sono solo riuscita a rimanere perplessa. Non capivo dove voleva andare a parare, perché mi stava facendo una pantomina su queste quattro ragazze e la loro piatta vita scolastica. Forse ora l’ho identificato come un tentativo dell’autrice di dare l’idea dell’ambientazione che ha in testa, ma ci ha davvero messo troppo, facendo risultare la prima parte del libro come un allungare il brodo decisamente inutile, riassumibile in una trentina o quarantina di pagine.

Verso pagina 180 invece eccola lì che arriva finalmente un po’ di quell’aspettativa e suspense che attendevo; i personaggi sono migliorati, la curiosità sale e gli eventi non sono più una mera successione di quotidianità. Alma dimostra finalmente di dare una qualche importanza ai macabri sogni che continua a fare la notte e alla terrificante sensazione che gli incubi siano omicidi premeditati. paura maniE’ infatti con mano tremante che la ragazza li ritrova nei quotidiani, palesemente uguali ai suoi sogni, e si convince che non può essere mera coincidenza.
Iniziano i dubbi, le domande, gli interrogativi… quelli che si fa lei e quelli che mi faccio io, sono felice che finalmente il libro inizia a scorrere velocemente e mi prende. Me lo divoro in un baleno per poi arrivare alla fine e scoprire che è quella che definirei un’introduzione dalle 414 pagine: una lettura inconcludente che non da risposte, si limita a porre interrogativi interessanti a cui non da spiegazioni di sorta e lasciarti con l’amaro in bocca. Non è un libro da buttare, delle cose buone ci sono. Passata pagina 180 prende, ma è un libro a metà, senza parte finale, senza quelle risposte (e mica le chiedo tutte, ma almeno un paio cavolo) che avrebbero potuto risollevare da un inizio vuoto. Da questo si capisce l’inesperienza della scrittrice nel dosare le cose da dire e quelle da tenersi per i seguiti, visto che è una trilogia.
C’è da dire che ora le basi per il prossimo libro sono buone: ha protagonisti migliori, una doppia dose di risposte da dare e buone capacità di scrittura che si sono intraviste. Spero abbia giocato bene le tue carte e che sia migliorata dai suoi errori.

Il seguito potrebbe davvero essere interessante… credo…

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8 Comments
  • Avatar photo
    valy
    11 Dicembre, 2015

    Letto pure io anni fa e non mi è piaciuto. Gli avrei dato due tazzine. L’ho preso per il tuo stesso motivo, perché la trama era interessante e la pubblicità all’epoca tanta, ma concordo su tutto. Protagonista e amiche odiose e superficiali, ma soprattutto lentezza nella narrazione, inconcludente nel finale e scrittura scialba e priva di emozione.

  • fruttidibosco
    12 Dicembre, 2015

    Ciao! Io non sono del tutto d’accordo con te! Sono dalla parte soldi ben spesi! Inanzi tutto non so se lo sai D= questo non è il primo libro dell’autrice…da una parte, dall’altra è il suo primo libro come Elena p. Melodia. Già che ci sei, visto che lo hai iniziato, io ti direi di continuare e arrivare all’ultimo libro…mi piacerebbe sapere cosa ne pensi anche degli altri due! E secondo non è tutto così scontato, non è che non ti è piaciuto proprio perchè non è come tutti gli altri libri rose e fiori? Non direi scialbo il modo in cui scrive, direi particolare! Forse accentua quel lato di vita i cui si trovano le persone che hanno a che fare con ragazzi e ragazze false e se lei si sente in un mondo che fa schifo un motivo c’è…xD Beh insomma sappimi dire! :3

    • tazzine e zollette - yoko
      yoko
      12 Dicembre, 2015

      La conosco solo come Elena P. Melodia… sotto che altro nome la posso trovare Fruttidibosco?
      Il fatto che non sia rose e fiori non mi pesa, il paranormal mi piace in ogni suo genere, qui il punto è che davvero ho sentito la troncatura e se dici che non è il suo primo libro la cosa mi pesa pure di più 🙁 gli elementi, come scritto su, sono buoni, sopratutto passata la prima parte acquisisce ritmo, ma non mi porta da nessuna parte. E’ come leggere Il Signore degli Anelli col primo libro che finisce appena fuori dal bosco oltre la Contea, senti che c’è qualcosa di buono, sei incuriosita, ne capti il potenziale, ma è tutto lì e tu hai finito il libro e ti senti con un pugno di mosche in mano…
      Però credo leggerò il secondo, voglio vedere se l’autrice si riprende.

  • Federica Ribaga
    12 Dicembre, 2015

    La trama sembrava carina ma dalla tua recensione ho capito che è meglio starne alla larga!!! (18,50?! Stiamo scherzando?! È tantissimo 🙁 )

    • tazzine e zollette - yoko
      yoko
      12 Dicembre, 2015

      già già ^^”” sono quei prezzi che stroncano… però ora lo trovi senz’altro anche usato a molto meno!

  • Ellenita
    12 Dicembre, 2015

    L’ho letto che sarà un paio d’anni e non mi aveva particolarmente colpita, però avevo preso anche il secondo che si è rivelato migliore del primo, ma non a sufficienza da farmi prendere il terzo. E’ una trilogia che vorrei comunque finire, ma diciamo che non sono ancora “corsa” a comprare l’ultimo.

  • tazzine e zollette - strega del crepuscolo
    strega del crepuscolo (Chiari)
    14 Dicembre, 2015

    Io ho comprato questo libro tempo fa ma non l’ho ancora letto. ^^” Credo che rimarrà a far polvere ancora per molto.

  • Valentina Panzetta
    14 Dicembre, 2015

    La trama è molto interessante, ma prezzo e recensione mi fanno davvero rimanere sulle mie! Davvero un peccato, perchè la base c’è!

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