Recensione a “Wolfheart” di Alessia Coppola

alessia coppola - le tazzine di yoko

Buon giorno cuplovers! Oggi vi parlo di “Wolfheart”, l’ultimo romanzo di Alessia Coppola.
Siete pronti a lottare al fianco di Aylena? Cacciatori, lupi, streghe e crudeli damoir vi attendono tra le sue pagine.

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Wolfheart 

Alessia Coppola
Edito da La Corte Editore (19 ottobre 2017)
Pagine 318
€ 16,90 cartaceo – € 6,99 ebook
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TRAMA DELL’EDITORE
Aylena non è una ragazza come le altre. È stata maledetta ed è costretta a convivere con due nature: quella di demone e quella di lupo. Per liberarsi dal maleficio e ritrovare la sua umanità, dovrà così affrontare un viaggio irto di pericoli, attraverso il tempo e le distanze, che la faranno diventare una spietata cacciatrice. Ma tutto cambierà, quando arriva Adrien, un soldato a servizio di un ordine di cacciatori di creature soprannaturali. Sarà lui la chiave che le permetterà di essere finalmente libera, ma sarà anche colui che imbriglierà il suo cuore. Tra battaglie, incantesimi, segreti e cospirazioni Aylena compierà il suo destino, scoprendo però che il prezzo da pagare sarà più alto di quanto avesse mai temuto.

RECENSIONE DI STREGA DEL CREPUSCOLO:
Quattro tazzine e mezzo!
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Wolfheart si è rivelato una bella lettura. La cosa che mi ha colpito maggiormente di questo romanzo è lo stile di Alessia, che sembra migliorare di libro in libro e farsi sempre più bello e poetico: ne sarete incantati!

Wolfheart ci trasporta in un mondo molto simile al nostro, ma popolato da creature magiche. Aylena è una cacciatrice immortale, da anni alla ricerca di un mostro in particolare la cui morte la libererà dalla maledizione che la affligge. Ben presto la strada di Aylena incrocerà quella di Adrien, un giovane thanam, un ordine di letali cacciatori che uccidono i damoir da secoli.
I damoir sono ombre che, tanto tempo prima, un potente stregone rese di carne, creò per loro un involucro, un corpo, che i damoir mantengono cibandosi di cuori umani. I damoir, tuttavia, sono solo una piccola parte del mondo soprannaturale creato dall’autrice, queste creature, infatti, si riproducono mordendo delle donne umane incinte, infettando i feti. Danno così vita ai mezzosangue, degli ibridi, dotati delle caratteristiche e dei poteri più disparati.
Aylena e Adrien sono più simili tra loro di quanto non sembri all’inizio, entrambi non hanno avuto la possibilità di scegliere la loro strada ma si sono ritrovati costretti dalle circostanze a intraprendere una via che li ha portati a combattere i damoir. Adrien è l’unico figlio del capo dei thanam, ed è destinato a prendere, un giorno, il posto del padre alla guida dei Cacciatori. Una vita che gli lascerà ben poche libertà e che il ragazzo non è convinto di volere. Aylena, invece, era una totemki, molti anni prima fu maledetta e, da allora, ogni giorno il suo corpo si muta in quello del suo animale totem: il lupo. Costretta sotto forma animale di giorno, Aylena torna umana tutte le notti e a complicare il tutto, Aylena è anche una mezza damoir, il suo padre naturale, morse sua madre mentre era incinta, la bambina crebbe come una normale totemki finché, una notte, un giovane invidioso della sua posizione tentò di ucciderla. In quell’occasione, l’istinto e i poteri damoir di Aylena si rivelarono e la ragazza uccise il suo aggressore con un morso.
Purtroppo per lei, uno dei parenti del ragazzo, era un potente sciamano che, per punirla di quel brutale assassinio, la maledì, incatenandola per sempre alla forma di lupo. Tuttavia, dato che Aylena è per metà damoir, l’incantesimo funzionò a metà costringendola a trasformarsi in lupo ogni giorno per tornare umana di notte. Il maleficio può essere sciolto solo se Aylena troverà il damoir che l’ha generata e lo ucciderà, motivo per cui la ragazza ha iniziato a dare la caccia a tutti i damoir indiscriminatamente, contando, prima o poi, di imbattersi in quello che sta cercando.
Aylena è una donna forte, determinata e anche fredda, all’occorrenza, la sua esistenza immortale l’ha costretta a rinunciare all’amicizia e all’amore. Inevitabilmente, il tempo, si è portato via tutte le persone che amava, lasciandola sola, e la donna non ha intenzione di soffrire ancora. Eppure, in tutta la sua lunga vita e benché abbiano lo stesso obiettivo, uccidere i damoir, Aylena non si è mai ritrovata prima faccia a faccia con un Thanam. Né ha mia pensato a un metodo più rapido per trovare colui che l’ha generata. Aylena ama combattere e lo fa con ferocia, con abilità ma ho avuto la sensazione, leggendo il romanzo, che avesse addosso un paraocchi, tanto che, pur vivendo e lottando da così tanto tempo contro i damoir, sa meno cose su di loro di quante ne sanno i Cacciatori. Per sua fortuna, Adrien decide di aiutarla scortandola da suo padre, Aymon, alla ricerca di informazioni.

Sulla loro strada, Aylena e Adrien, incontreranno, amici e nemici, tra cui il piccolo Damien, un mezzosangue dotato di grandi poteri psichici in grado di mutare la materia e Maxence, il mio personaggio preferito, un pittore, migliore amico di Adrien. Maxence è … Simpatico, allegro, sarcastico, pungente e schietto oltre ad essere un ottimo amico per Adrien a cui non mancherà di elargire consigli, richiesti o meno.

Il mondo soprannaturale di Wolfheart è ben strutturato e ricco di creature soprannaturali interessanti, dai damoir ai totemki tutto è molto accurato e ogni creatura, ogni trasformazione, segue regole ben precise. Il personaggio che spicca maggiormente è la protagonista, Aylena, una donna che, a causa della maledizione, ha sofferto molto e si è allontanata da tutti coloro che amava. Aylena ha una forza immensa ed è praticamente invincibile, proprio per questo non mi aspettavo che… finisse nei guai così facilmente.
Per quanto riguarda gli antagonisti… sapete che ho un debole per i cattivi ma, nonostante Vanius, il capo dei damoir, sia indubbiamente malvagio, non mi ha affascinato come mi aspettavo. Il suo scopo è quello di riportare in vita Lilith e, per questo, vuole Aylena. Mi sarebbe piaciuto, magari grazie a qualche flashback o a qualche ricordo del damoir, vedere Lilith, capire meglio il suo rapporto con i figli e che cosa comporterebbe un suo ritorno, questo per avere un’idea più precisa della minaccia che rappresenta.

Tirando le somme posso dire che Wolfheart si è rivelato una bella lettura, i personaggi principali sono ben delineati, l’autrice ha dato vita a un mondo soprannaturale complesso e ben strutturato con delle regole precise e con creature originali e interessanti che non ho mai visto in nessun’altro romanzo di questo genere. Non manca una bella storia d’amore e un finale… Che non è un finale! Le avventure di Aylena e Damien sono ben lungi dall’essere concluse e, in un certo senso, tutto finisce dove era iniziato e se, da un lato, non mi aspettavo questa svolta, d’altro canto mi aspettavo e avrei voluto un colpo di scena diverso. In questo modo si vanno a ricreare le problematiche che i protagonisti hanno già affrontato in questo primo volume e c’è il rischio che la storia tenda a ripetersi. Sono curiosa di scoprire quali novità ci attendono nel secondo volume, se ci saranno personaggi e creature nuove e come risolveranno la situazione.

ATTENZIONE, DA QUI SONO PRESENTI SUL FINALE spoiler

Il finale ci riporta all’inizio della storia: per salvare la vita ad Adrien, Aylena chiede ed Elizar di trasformarlo in un ibrido. Il piano è, apparentemente, semplice: mutare Adrien in un ibrido e poi uccidere il generatore di Elizar che è stato fatto prigioniero dai thanam… peccato che, seppur prigioniero nella fortezza dei cacciatori, in una prigione fatta apposta per contenere questo tipo di creature: il generatore riesce a scappare. Come è stato possibile?
Aylena si mette subito al suo inseguimento e sono sicura che farà di tutto per ritrovarlo ma… riuscirà a catturarlo prima che per Adrien si trasformi?
Il finale ci riporta, quindi, all’inizio della storia solo che invece di Aylena ora è Adrien ad essere un ibrido alla ricerca del suo generatore. Un finale del tutto aperto, spero che il secondo volume non si concentrerà solo sulla caccia al generatore di Adrien ma che ci sarà qualche nuova minaccia da affrontare e nuove, magiche creature da scoprire. In attesa del secondo volume non posso che consigliarvi Wolfheart.
DELLA STESSA AUTRICE
Il filo rosso
Vincolo di sangue
Blue Dream
Alice from Wonderland
Il cuore di Koral

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7 Comments
  • Alessia Coppola
    17 Novembre, 2017

    Grazie infinite per questa bellissima e accurata recensione. ^_^ Mi ha fatto tanto piacere vederti a Lucca. <3Se ti va, potresti copiare uno stralcio della recensione su amazon, per favore? ^_^

  • Simona
    17 Novembre, 2017

    Mi ispira davvero molto, adoro questo tipo di libri con tante creature strane. Poi l’autrice ho già avuto modo di conoscerla con la sua altra serie su Alice nel Paese delle Meraviglie. Lo prenderò senz’altro

  • Silvietta
    17 Novembre, 2017

    L’avevo preso alla fiera del libro in anteprima ma ancora non ho avuto modo di leggerlo 🙂 è un piacere leggere che ti è piaciuto così tanto, le devo assolutamente recuperare

    • tazzine e zollette - strega del crepuscolo
      strega del crepuscolo (Chiari)
      17 Novembre, 2017

      Grazie Silvietta ^_^

  • Daria F.
    21 Novembre, 2017

    Premetto che questo libro mi sia piaciuto, ma ammetto che mi aspettavo un po’ di originalità in più. La carne al fuoco era interessante però mi è sembrato che per arrivare presto a una conclusione si siano tralasciati e poco sviluppati elementi che potevano fare la differenza, insomma ho sentito la mancanza di pagine in più.

    • tazzine e zollette - strega del crepuscolo
      strega del crepuscolo (Chiari)
      1 Dicembre, 2017

      Forse qualche pagina in più avrebbe giovato, diciamo che, sopratutto nella parte finale, c’è davvero molta azione. Comunque, sinceramente, non è questo il mio romanzo preferito tra quelli di Alessia. Hai letto altri suoi romanzi?

  • Giuseppina Rietta
    24 Novembre, 2017

    La Coppola è una delle autrici “in erba” italiane che mi piace di più , lo prenderò sicuramente.

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